In questi giorni si parla molto del nuovo sistema di alert che verrà installato negli ospedali di Verona. Si tratta di un dispositivo wireless che medici e infermieri potranno indossare per segnalare subito un’aggressione o una situazione di pericolo. È sicuramente un passo avanti, perché la tecnologia può aiutare a reagire più in fretta, ma come ha sottolineato Flavio Tosi, non basta.
Il punto è semplice: il personale sanitario deve curare, non fare il lavoro della sicurezza. Quando un medico o un’infermiera subiscono un’aggressione, non è sufficiente che possano premere un pulsante per chiamare aiuto. In quei minuti, spesso decisivi, restano comunque soli. Lo ha detto bene Tosi: non possiamo scaricare sulle vittime la responsabilità di difendersi.
Con una spesa relativamente contenuta si otterrebbe un grande risultato: personale più sicuro, cittadini meglio tutelati, e probabilmente anche un clima più sereno nei reparti.
In definitiva, il sistema alert è utile e va mantenuto, ma da solo non basta. La vera sicurezza arriva quando accanto al medico o all’infermiera c’è qualcuno che può difenderli davvero.
Fonte: Verona Sera