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Sicurezza urbana a Pistoia: riunione in prefettura sul tema della mala movida

Sicurezza urbana a Pistoia: riunione in prefettura sul tema della mala movida

Condivise strategie di prevenzione e contrasto del fenomeno

Il prefetto di Pistoia, Licia Donatella Messina, ha presieduto una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno preso parte il sindaco di Montecatini Terme, i vertici provinciali delle Forze di polizia, insieme a rappresentanti della Provincia, del comune di Pistoia, di Confcommercio e Confesercenti.

Al centro dell’incontro, la messa in campo di strategie condivise di prevenzione e contrasto del fenomeno della mala movida nei luoghi del territorio provinciale che esprimono particolare vocazione turistica e presso i quali si registra una maggiore concentrazione di locali ed esercizi pubblici in grado di favorire le occasioni di svago e i momenti di aggregazione.

Il prefetto ha rimarcato la particolare attenzione prestata sul tema dalle Forze di polizia che, mediante la programmazione dei servizi di controllo coordinato del territorio, assicurano con costanza l’impegno congiunto di diverse risorse e specialità nelle aree interessate dalla movida.

In questa direzione, le associazioni di categoria hanno assicurato il massimo impegno nella sensibilizzazione dei propri iscritti a segnalare tempestivamente alle Autorità preposte ai controlli ogni situazione di irregolarità.

A margine della riunione, il comitato ha espresso parere favorevole rispetto ai progetti di ampliamento della videosorveglianza presentati dai comuni di Serravalle Pistoiese e Uzzano.

Fonte: Ministero dell’Interno

On line la relazione annuale 2023 dell’Agenzia per la cybersecurity nazionale

On line la relazione annuale 2023 dell’Agenzia per la cybersecurity nazionale

In un contesto in cui le minacce informatiche sono in costante aumento e interessano sempre più da vicino le vite di numerosi cittadini, nonché le funzioni essenziali dello Stato, la cybersicurezza è diventata cruciale per garantire l’interesse del Paese. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), anche nel 2023, è stata in prima linea per accompagnare il Paese in uno sforzo multidimensionale volto ad assicurare una maggiore sicurezza e resilienza cibernetica.

L’ACN ha, infatti, contribuito a gestire la minaccia cyber a tutela degli interessi nazionali nello spazio cibernetico, mettendo in atto un coordinamento istituzionale capace di anticipare e rispondere a minacce sistemiche. Indispensabile è stato lo sforzo volto a garantire l’utilizzo di reti e sistemi sicuri, specialmente se sono funzionali all’operatività delle infrastrutture cruciali per la tenuta del Sistema Paese.

L’Agenzia ha coltivato, inoltre, ogni possibile sinergia con gli operatori privati, con le amministrazioni pubbliche e con il mondo dell’università, della ricerca e dell’innovazione, così da promuovere, a tutti i livelli, un innalzamento della postura di cybersicurezza che contribuisca a ridurre le vulnerabilità e prevenire eventuali rischi e favorisca l’emergere di soluzioni tecnologiche innovative, a sostegno dell’autonomia tecnologica nazionale ed europea. In tal senso, particolare attenzione è stata dedicata alla formazione a tutti i livelli e all’accrescimento della consapevolezza cyber di base di tutti i cittadini.

Per rispondere a tutte queste sfide, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha proseguito il suo percorso verso la piena operatività, dotandosi di competenze, strumenti e procedure per assolvere al meglio alle sue funzioni istituzionali.

Attività 2023

Eventi e incidenti cibernetici

Nel corso del 2023, in un contesto caratterizzato dal considerevole incremento della minaccia cyber, l’Agenzia ha rafforzato il proprio impegno per garantire la diffusione di informazioni sui rischi cyber oltre che per fornire assistenza alle vittime. Grazie anche a un’opera di rilevamento, analisi e allertamento su possibili attacchi e vulnerabilità, è stata portata avanti una costante e puntuale attività di prevenzione, non disgiunta dal supporto, sia da remoto che in loco, in caso di incidenti.

In tale contesto, le periodiche riunioni del Nucleo per la cybersicurezza hanno consentito all’Agenzia di assicurare la condivisione informativa in merito allo stato della minaccia cyber, nonché il coordinamento interistituzionale a livello tecnico-operativo tra le varie amministrazioni coinvolte. A livello europeo, l’ACN ha contribuito al consolidamento dei meccanismi europei per la prevenzione e preparazione alle crisi cibernetiche, attraverso la partecipazione alla rete CyCLONe e alle numerose esercitazioni.

Resilienza infrastrutture digitali

Il rafforzamento della resilienza cyber del Paese è tra i primari obiettivi dell’Agenzia, che contribuisce alla protezione degli asset critici nazionali attraverso un approccio sistemico orientato alla prevenzione, gestione e mitigazione del rischio. Ciò sia mediante il mantenimento di un quadro normativo aggiornato e coerente, sia con misure, strumenti e controlli che possano contribuire a rendere l’ecosistema digitale più sicuro e resiliente.

L’ACN, nel corso del 2023, è stata impegnata per rafforzare la capacità di far fronte alle minacce cyber attraverso il potenziamento della cybersicurezza e della resilienza, in particolare di quelle componenti più rilevanti per la tenuta del Paese. Tale obiettivo ha richiesto uno sforzo volto a ridurre i rischi connessi all’uso di strumenti digitali, tramite soluzioni di certificazione e di scrutinio tecnologico che garantiscano alti standard di sicurezza. A ciò si aggiunge, oltre al coinvolgimento dell’ACN nelle attività correlate all’esercizio dei poteri speciali (c.d. Golden Power), il ruolo svolto nei processi relativi alla transizione al cloud della PA e nella valorizzazione della crittografia come strumento di cybersicurezza.

Il percorso volto all’innalzamento dei livelli di sicurezza e resilienza cyber del Paese passa anche attraverso le prescrizioni del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica (PSNC), nonché attraverso quelle che discendono dalla normativa europea sulla sicurezza dei Network and Information Systems, e cioè dalla Direttiva NIS del 2016 e la successiva Direttiva NIS 2 del 2022, che la sostituisce integralmente.

Investimenti PNRR

Nel quadro delle riforme per la digitalizzazione dell’Italia, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dedica significativa attenzione alla sicurezza cibernetica, proponendo, tra le varie attività, un percorso di miglioramento della postura di sicurezza del sistema Paese nel suo insieme, a partire dalla Pubblica Amministrazione.

L’Investimento 1.5 “Cybersecurity” della Missione 1 – Componente 1 – Asse 1 del PNRR, a titolarità DTD e di cui l’Agenzia è Soggetto attuatore, prevede una dotazione di 623 milioni di euro al fine di migliorare le difese del Paese ponendo la cybersicurezza e la resilienza a fondamento della trasformazione digitale della PA, così come del settore privato. Ciò mira a rafforzare l’ecosistema digitale nazionale potenziando le capacità dell’Agenzia e sostenendo la crescita dell’autonomia tecnologica nazionale.

In quest’ottica, l’ACN sta coordinando diverse progettualità dedicate principalmente a potenziare la resilienza cyber delle PA, sviluppare servizi cyber nazionali e sostenere la creazione di una rete nazionale di laboratori di scrutinio e certificazione tecnologica.

Cooperazione internazionale

Il 2023 ha visto un’intensa attività internazionale dell’ACN, che ha approfondito le proprie relazioni in molteplici direzioni, sia a livello bilaterale che multilaterale, oltre che nell’articolato quadro della governance cyber dell’Unione europea. In costante raccordo con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), le attività dell’Agenzia hanno sostenuto la più ampia proiezione internazionale, privilegiando il rafforzamento dei rapporti non solo con omologhe agenzie dei Paesi like-minded, ma anche con quelle del vicinato strategico, in particolare del Mediterraneo allargato e dei Balcani.

Il potenziamento del ruolo internazionale dell’ACN, a tutti i livelli, ha permesso di consolidare un rapporto di fiducia e collaborazione con altri Paesi, con un impatto diretto sugli obiettivi di resilienza e sicurezza cyber, ad esempio attraverso il dialogo e lo scambio informativo e di buone prassi per affrontare sfide comuni e transnazionali.

Allo scopo di accrescere la cooperazione a favore della resilienza dello spazio cibernetico, l’ACN ha invitato le agenzie e i centri responsabili per la cybersicurezza dei paesi G7 a riunirsi per la prima volta a Roma durante la Presidenza italiana del 2024.

Ricerca e innovazione, formazione, consapevolezza

Un indispensabile snodo della strategia dell’ACN per affrontare le sfide di cybersicurezza riguarda la necessità di dotare Pubbliche Amministrazioni, imprese e cittadini di un’adeguata capacità per cogliere al meglio le opportunità dischiuse dalle evoluzioni tecnologiche. Altrettanto imprescindibile è il contributo del sistema universitario e scolastico nel suo complesso, dal quale dovranno emergere non solo i professionisti della cybersicurezza del domani, ma anche cittadini più informati dei rischi cyber e dunque più capaci di porvi rimedio. Si tratta di uno sforzo a tutto tondo e i cui risultati saranno apprezzabili appieno solo nel lungo periodo, ma che l’ACN considera prioritario nel percorso di rafforzamento delle difese cyber del Paese.

Inoltre, l’azione istituzionale volta al miglioramento della consapevolezza si è rafforzata nel 2023 anche attraverso la costruzione di una rete di collaborazioni che vede coinvolte le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, gli Organi costituzionali, le università e i centri di ricerca, le associazioni di categoria e il settore privato in tutte le sue molteplici forme, dalle grandi imprese, alle PMI fino alle startup.

Attuazione Strategia nazionale

In un contesto dinamico e di rapida evoluzione tecnologica, l’Agenzia ha svolto nel 2023 un ruolo centrale di indirizzo, coordinamento e monitoraggio dell’attuazione del Piano di implementazione della Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026. L’azione mirata, svolta tramite il sostegno alle amministrazioni responsabili nella definizione e pianificazione di specifici interventi di attuazione delle misure della Strategia, contribuisce a uno sforzo multilivello.

Nel corso del 2023 l’Agenzia ha seguito lo sviluppo degli interventi necessari a raggiungere gli obiettivi definiti dalla Strategia, anche grazie a fondi appositamente messi a disposizione, e ha monitorato puntualmente l’avanzamento dei relativi progetti.

Organizzazione e funzionamento

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale sta rafforzando progressivamente le proprie capacità operative così da poter assolvere al proprio mandato istituzionale, nonché ai nuovi compiti assegnati dal legislatore.

Nel 2023 sono state potenziate le risorse umane e strumentali dell’Agenzia, ingaggiando competenze qualificate al fine di assicurare a tutte le sue strutture adeguate risorse per garantire l’espletamento delle proprie mansioni e un costante aggiornamento all’evolversi della sfida tecnologica.

L’ACN si sta impegnando per valorizzare la propria proiezione esterna e per comunicare con una platea sempre più vasta di cittadini, imprese e istituzioni, contribuendo altresì ai dibattiti sullo stato e le prospettive della cybersicurezza al fine di accrescere la consapevolezza e la diffusione della cultura della sicurezza cibernetica.

Scarica la relazione completa

Fonte: Agenzia per la cybersicurezza nazionale

Il Prefetto Paola Spena lascia la guida della Prefettura di Avellino e viene nominata Commissario straordinario per il recupero dei beni confiscati

Il Prefetto Paola Spena lascia la guida della Prefettura di Avellino e viene nominata Commissario straordinario per il recupero dei beni confiscati

Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 23 aprile 2024 ha deliberato su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la cessazione dalle funzioni di Prefetto di Avellino del prefetto dottoressa Paola Spena, con contestuale collocamento fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, ai fini del conferimento dell’incarico di Commissario straordinario di cui all’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, in materia di recupero e rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

VCB Securitas, Crescini e il grande cambiamento della Sicurezza Privata

VCB Securitas, Crescini e il grande cambiamento della Sicurezza Privata

di Monica Bertolo – 30 Aprile 2024

VCB Securitas Dott. Francesco Crescini AD cambiamento della Sicurezza Privata

VCB Securitas è una storica azienda nel settore della Sicurezza Privata, fondata a Brescia negli anni ‘20. S News incontra Francesco Crescini, AD di VCB Securitas.

Che cosa, dottor Crescini, contraddistingue oggi un’impresa del vostro settore?

Ci sono diversi elementi che contraddistinguono un’impresa come VCB Securitas: la combinazione di una storia centenaria di affidabilità ed esperienza, il costante impegno verso i dipendenti ed i clienti e la personalizzazione dei servizi con l’attenzione rivolta anche alla responsabilità sociale e ambientale.
VCB Securitas nasce a Brescia nel 1925 e, sempre diretta dalla nostra famiglia e con una crescita graduale avvenuta solo per linee interne, si è estesa sia a livello territoriale che di offerta. Da Istituto di Vigilanza operante in provincia di Brescia è diventata un’Azienda di Sicurezza che eroga servizi di vigilanza in venti province di cinque regioni. Sviluppa, senza limiti territoriali, soluzioni avanzate integrando i servizi ausiliari con l’installazione e la manutenzione di ogni tipo di impianto.
All’interno di una politica di differenziazione hanno sempre giocato un ruolo fondamentale l’investimento costante nella formazione del proprio personale e lo sviluppo di politiche di welfare, recentemente aggiornate nel nuovo Contratto Integrativo Aziendale.
VCB Securitas ha sempre creduto nell’importanza di certificare le proprie attività ed è per questo che prosegue questa politica, iniziata nel 1995 con l’ottenimento della ISO 9001, con la certificazione UNI Pdr 125 “parità di genere” nel 2023 e, proprio nelle scorse settimane, con la certificazione UNI 11926.

VCB Securitas sede Brescia - ARC (Alarm Receiving Centre)
Parte della sede VCB Securitas di Brescia con l’ARC, Alarm Receiving Centre

Ecco, proprio di questo desideravo parlare. Avevamo affrontato il tema a Fiera Sicurezza, grazie ad ASSIV, in quell’interessante talk show che l’ha vista relatore assieme ad altri esperti di prim’ordine sull’argomento.
Quale quindi la valenza di questa certificazione UNI? Perché è così importante?

La certificazione UNI 11926 assume un’importanza cruciale nell’attuale contesto, considerando il periodo di incertezza economica dovuto all’oneroso rinnovo del C.C.N.L. che, seppur da noi ritenuto equo in termini di riconoscimento delle attività svolte dagli Operatori, è indubbiamente molto sfidante dal punto di vista della sua sostenibilità.
Nel nostro settore il rinnovamento è fondamentale e questa certificazione rappresenta una vera e propria innovazione, non tecnologica ma di processo e di approccio.
L’introduzione di questa norma, unita alla UNI 11925 per gli Operatori dei Servizi Ausiliari, porterà ad un significativo cambiamento nel paradigma del mercato. Non solo ci fornisce un quadro normativo per offrire servizi di alta qualità, ma ci consente di comunicare con chiarezza ai committenti il nostro impegno, aumentando il valore percepito dei servizi che si tradurrà in valori tariffari adeguati. Questo ci permetterà di lavorare su un vantaggio competitivo, che avrà la sua leva principale nella qualità e non nel prezzo.
Tale evoluzione mostrerà i suoi effetti anche nel mercato del lavoro, poiché renderà le nostre aziende più attraenti, permettendoci di offrire opportunità di carriera più allettanti e consolidate per i professionisti che desiderano specializzarsi nel settore della sicurezza.

Questo ci porta direttamente anche ad un ulteriore suo incarico, di recente conferitogli. Lei, infatti, è stato eletto Vice Presidente di ASSIV. Perché tale scelta?

Mi preme ricordare che la nostra azienda è da sempre associata prima alla storica ANIVP e ad ASSIV sin dalla sua costituzione nel 2006. Questo perché crediamo ancora fortemente, soprattutto in questa fase storica così delicata, che sia fondamentale condividere esperienze e visioni con imprenditori e aziende di territori e dimensioni diverse, che vivono però le stesse difficoltà.
Avendo in comune i valori di ASSIV, già nel 2016 ho avuto l’opportunità di entrare nel Consiglio Direttivo e, con la nuova consigliatura che ha visto la conferma della nostra Presidente Maria Cristina Urbano, sono stato nominato in Giunta di Presidenza. L’obiettivo che mi sono proposto è quello di dare un contributo all’azione di rappresentanza di interessi che la nostra associazione svolge quotidianamente.
Ritengo inoltre fondamentale dare supporto concreto alla Presidente per la crescita di ASSIV, sia in termini di opportunità rivolte agli associati, sia in termini di sviluppo della base associativa. Condivido pienamente la visione dell’unità della rappresentanza come valore in sé e strumento per tutelare gli interessi di tutto il nostro comparto.
Questa esperienza sarà molto utile nel mio percorso professionale, grazie alla possibilità di vedere le dinamiche del settore anche da un punto di vista diverso da quello dell’imprenditore.

Aspetto che contraddistingue VCB Securitas, Crescini, è anche il fatto che siete presenti all’estero, specificatamente in Spagna, con una vostra società partecipata. Perché avete scelto di espandervi all’estero e cosa rappresenta l’export nel settore della Sicurezza Privata?

La decisione di avviare una start-up in Spagna nasce da un desiderio coltivato dai tempi universitari, quando rimasi affascinato dalla modernità e professionalità del settore rispetto a come si presentava quello italiano. Nel 2020, a seguito dell’opportunità di avvalerci di un manager italiano di fiducia residente in Spagna, siamo partiti con lo studio delle norme e del mercato per approdare l’anno seguente all’avvio di VCB Alarm S.l., che con licenza di polizia può installare sistemi di sicurezza connessi alla Centrale Operativa.
L’esperienza di operare in un mercato straniero ed in particolare nel dinamico mercato spagnolo, patria dello “smart alarm”, ci porta a cogliere l’opportunità di confrontare le pratiche commerciali, culturali e operative, e da questo scambio continuo possiamo prepararci per il futuro anticipando le tendenze nel settore della sicurezza privata. Oltre a questo, stiamo beneficiando di un grande entusiasmo interno alla nostra Azienda italiana, poiché varie figure sono state coinvolte nel processo, portando ad una crescita sia professionale che umana.

Allargando ulteriormente l’orizzonte al settore della sicurezza nel suo insieme, quale la sua visione, da imprenditore e da Vice Presidente ASSIV, su quella che sarà l’evoluzione dello stesso? Quali i drivers di sviluppo e quali le future esigenze alle quali si dovrà dare risposta?

Non è facile prevedere l’evoluzione del nostro settore, soprattutto oggi che siamo in un’evidente situazione di passaggio. Siamo di fronte ad un grande cambiamento che, come successo con l’introduzione del D.M. 269/10, svilupperà i suoi effetti nel corso del prossimo decennio. Il nuovo C.C.N.L. porterà sicuramente grandi trasformazioni, sia lato offerta che lato domanda, insieme ad auspicabili effetti positivi nel mercato del lavoro.
Le aziende di sicurezza, di ogni dimensione, potranno svilupparsi costruendo le loro offerte di servizio non più basandosi sulla riduzione dei costi, come spesso si è fatto fino ad ora, ma concentrandosi sulla qualità certificata delle prestazioni. Per realizzare questo obiettivo è essenziale investire per la creazione di modelli aziendali moderni, supportati da nuovi piani di marketing e comunicazione e da percorsi sempre più professionalizzanti per gli operatori impiegati.
L’approvazione delle norme di riferimento per gli operatori ausiliari alla sicurezza potrà stimolare un ulteriore percorso di crescita anche della Guardia Particolare Giurata, che rimane la figura principe del settore impegnata sempre di più in ruoli delicati di sicurezza attiva e sussidiaria.
Non dobbiamo trascurare infine l’impatto positivo della tecnologia sulle nostre attività. L’implementazione crescente dei processi tecnologici e la spinta verso la digitalizzazione supporteranno sempre di più lo sviluppo del settore, aiutandolo ad uscire dallo stereotipo che da troppo tempo imprigiona la sua immagine.

VCB Securitas - Guardia particolare Giurata e Operatore Fiduciario

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