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ICQM: Project Manager con le novità del D.Lgs 36/2023 e le nuove norme UNI ISO 21500:2021, UNI ISO 21502:2021 e la UNI 11648:2022 – 3 e 5 aprile 2024

ICQM: Project Manager con le novità del D.Lgs 36/2023 e le nuove norme UNI ISO 21500:2021, UNI ISO 21502:2021 e la UNI 11648:2022 – 3 e 5 aprile

ICMQ organizza un corso di sedici ore, suddivise tra il 3 e il 5 aprile dalle ore 9.00 alle ore 18.00 di aggiornamento normativo per tutti coloro che sono già certificati come Project Manager, ai RUP, ai Progettisti, ai Direttori dei Lavori e a chi è Project Manager di fatto in Società di Ingegneria, Studi Professionali, Imprese.

Project Management e RUP: le novità del D.lgs 36/2023. Tutto cambia, tutto deve essere aggiornato. Le nuove norme, entrata in vigore, UNI ISO 21502:2021, UNI ISO 21500:2021 – e la UNI 11648:2022 – hanno sostituito i 39 processi con ben 63 pratiche, senza contare le 17 pratiche di gestione e le 8 pratiche integrate di Project Management.

ICMQ ha inteso quindi dare la possibilità – a tutti coloro che sono già certificati come Project Manager, ai RUP, ai Progettisti, ai Direttori dei Lavori e a chi è Project Manager di fatto in Società di Ingegneria, Studi Professionali, Imprese – di apprendere in sole due giornate quanto previsto dalle nuove norme. I limiti presenti nella UNI ISO 21500:2013 sono superati grazie ad una focalizzazione presente nelle sopracitate nuove norme, rappresentative di un approccio innovativo che pone l’accento sulle “pratiche” e non sui “processi”. Il concetto a base delle nuove norme è infatti più ampio degli stereotipati processi, lasciando così, a tutti gli attori del progetto, l’organizzazione sponsor, lo sponsor, il Project Manager e i work package leader, specifiche responsabilità e relative declinazioni di compiti.

La norma appare, quindi, proprio per la sua duttilità di azione e di mezzi – grazie a ben 63 pratiche elementari – molto adatta a tutti i campi in cui il prototipo, cioè il progetto, è sempre il prodotto finale, come appunto nel mondo delle costruzioni e dei relativi impianti.
Il Project Manager avrà così la possibilità di un più ampio approccio “tailoring” proprio grazie alle 63 pratiche elementari, che, nello specifico, riterrà vantaggioso utilizzare; pratiche che sono inquadrate nel fondamentale e realistico gruppi di processi, tipico di ogni progetto: avvio, pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura.

Molti Appalti Pubblici, di servizi e/o di lavori, gestiti con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, richiedono, in sede di offerta, per alcune figure la certificazione di Project Manager e attribuiscono alla medesima sino a 10 punti per l’offerta tecnica. L’aggiornamento, anche per coloro che sono già certificati, si rende quindi necessario, stante il fatto che esistono RUP a loro volta certificati sulle nuove norme.

ICMQ tiene conto del know how già acquisito da parte dei partecipanti e ha organizzato un corso di due giornate in cui il relatore, quale componente del Gruppo di Lavoro UNI sul Project Management ed in particolare per queste due nuove norme spiega ogni aspetto delle medesime, esemplificandole, con concreti esempi applicati in recenti, attuali appalti pubblici in cui è stato chiesto all’Impresa aggiudicataria, già in sede d’offerta, tematiche di Project Management presenti nelle nuove norme (mobilitazione, gradualità dei controlli con sbarramento al proseguo dell’appalto se non si sono raggiunti gli obiettivi intermedi.

Il corso è valido ai fini del mantenimento della certificazione di Project Manager.

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ICQM: La matrice dei rischi e il risk management per la progettazione e la gestione delle commesse (nuovo Codice D.lgs 36/2023) – 2 e 8 aprile 2024

ICQM: La matrice dei rischi e il risk management per la progettazione e la gestione delle commesse (nuovo Codice D.lgs 36/2023)

Il corso di 8 ore si terrà in modalità online il 25 e 27 marzo dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
L’analisi dei rischi è fondamentale per approcciare a qualunque progetto. La matrice dei rischi è sempre più richiesta dalle Stazioni Appaltanti pubbliche quali il Politecnico di Milano, l’Università di Perugia, etc. come documento d’offerta in sede di gara con il criterio dell’offerte economicamente più vantaggiosa, unitamente ai concetti di rischio negativo e di rischio positivo/opportunità.
Il successo di un progetto dipende infatti dalla oggettiva e sapiente gestione di più variabili, fra cui i rischi da prevedere e gestire. In tutti i progetti ormai, è fondamentale poter disporre della capacità di individuare i rischi connessi al progetto stesso e, più in generale, all’intervento in atto, in modo da poter mitigare e comunque gestire i rischi medesimi; per il vero occorre osservare che il rischio, se ben gestito, può diventare un’opportunità (opportunità in quanto l’aver saputo gestire i rischi di un progetto/intervento porta ad essere concorrenziale sia dalla fase di offerta rispetto a chi non ha saputo gestire il rischio).

Il Corso di 8 ore, suddiviso in due moduli, si rivolge a liberi professionisti, società di ingegneria, imprenditori, dirigenti pubblici e privati che intendono acquisire una nuova opportunità professionale nel campo della progettazione, nella gestione delle commesse, allo scopo di mitigare i rischi e di poterli trasformare in opportunità. Saranno esposti casi reali di risk management in cui il relatore è stato consulente.

Obiettivo generale del Corso di Risk Analysis e Risk Management, è la formazione di una figura professionale capace di ridurre il rischio di derive del progetto attraverso una tempestiva analisi dei rischi applicata all’attività progettuale e gestionale delle commesse di opere sia pubbliche che private. La formazione di tale figura professionale è la risposta alla richiesta del mercato del lavoro di figure più ricche di competenze tecnico-manageriali, in grado di individuare e valutare i rischi, nonché di sviluppare strategie per governare gli stessi nelle diverse fasi tecniche, economiche, finanziarie e amministrative del progetto. Il corso terrà conto della Norma UNI ISO 31000/2018.

Obiettivo specifico del Corso di Risk Analysis e Risk Management è la formazione di un nuovo professionista capace di inserirsi nelle fasi tecniche e gestionali del progetto e della commessa, in grado di identificare potenziali rischi e poterne mitigare i più pericolosi, trasformandoli, ove possibile, in un’opportunità, ma soprattutto ottimizzare attraverso queste analisi, le risorse per un miglior rendimento del progetto e dell’intero processo costruttivo.

Una figura professionale, quindi, con un taglio fortemente polivalente, tale da consentirle di comprendere accanto ai problemi della progettazione, della programmazione e della gestione, il loro impatto in termini di rischi tecnici, economici, finanziari e sociali. Tutto ciò permetterà di approcciare complessi processi progettuali, costruttivi, industriali, con particolare attenzione alle criticità realizzative, nonché anche per evitare possibili conflitti di interesse.
Le procedure, le metodologie e le tecniche di Risk Management apprese fanno sì che il partecipante possa gestire al meglio le attività progettuali e tutti i processi necessari per la realizzazione di un progetto/commessa o di un bene immobiliare o industriale. Il Risk Manager è in grado così di agire nell’ambito degli obiettivi prescelti e strategici, al fine di garantire il controllo della realizzazione del progetto e della migliore gestione della commessa.

Il Risk Management attiene alla metodologia finalizzata ad un’efficace individuazione e analisi dei potenziali rischi in cui si può incorrere durante la progettazione e/o la gestione delle commesse, per poter limitare dunque l’esposizione ai rischi medesimi.

La Risk Analysis permetterà oltre alla valutazione dei rischi anche la classificazione dei medesimi in base alla loro possibile gravità e frequenza, in modo da individuare la migliore politica per ottimizzare la loro gestione, e, ciò in linea con le possibilità e le capacità finanziarie disponibili; nonché la definizione delle misure di eliminazione o prevenzione dei rischi individuati in coordinamento con i tecnici coinvolti nel progetto/commessa e nella verifica dei risultati e in relazione al controllo nel tempo.

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Maria Cristina Urbano: Aziende e sindacati remino nella stessa direzione o il comparto sicurezza affonda

Huffington Post, Maria Cristina Urbano: Aziende e sindacati remino nella stessa direzione o il comparto sicurezza affonda

di Maria Cristina Urbano – 18 Marzo 2024 alle 11:56

Le aziende si sono rese disponibili a condizioni contrattuali assolutamente migliorative, sanando le situazioni oggettivamente critiche e ponendo le condizioni per proseguire il percorso di alta professionalizzazione del loro personale

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro con il sottosegretario al Ministero del Lavoro, sen. Claudio Durigon, nel corso del quale si è affrontato il tema dell’integrazione del CCNL di comparto, sulla quale è stato raggiunto l’accordo tra le parti lo scorso 16 febbraio. 

ASSIV ha ribadito la magnitudo delle difficoltà che le aziende si trovano ad affrontare nel sostenere un così cospicuo e repentino aumento dei salari relativi agli operatori della sicurezza, cui si aggiunge quello per il personale decretato. Si è trattato di un negoziato difficilissimo, condizionato da fattori esogeni, che ASSIV ha affrontato con grande senso di responsabilità, con l’obiettivo di perseguire un risultato di compromesso, capace di mediare fra la necessità di riallineamento dei costi legati al lavoro e la loro sostenibilità nel lungo periodo.

Allo stesso tempo ASSIV e Lega delle Cooperative, supportati dalle rispettive strutture di confederazione nel limitare la pretesa sindacale già accettata da parte del tavolo datoriale, convinte del valore intrinseco connesso alla salvaguardia dell’unità del tavolo intorno al quale erano rappresentate tutte le parti sociali, hanno svolto un faticoso lavoro di ricucitura che ha messo a dura prova i nervi, ma che ha conseguito risultati positivi che sono stati riconosciuti come tali da tutte le parti interessate.

A ogni modo l’interlocuzione con il ministero si è sviluppata su tre assi, il primo e il più importante la richiesta della pubblicazione in tempi rapidissimi delle tabelle del costo medio orario del lavoro da adottare con Decreto Ministeriale, strumento indispensabile per consentire ai committenti, sia pubblici che privati, l’elaborazione di bandi di gara valorizzati secondo gli attuali costi del lavoro. Quindi l’emanazione, da parte del Ministero del Lavoro, di una Circolare o di una Nota di accompagnamento, che ribadisca l’obbligo, per la stazione appaltante, di indicare il CCNL di riferimento e l’incomprimibilità degli oneri derivanti dal costo del lavoro. Infine l’introduzione di una norma ad hoc che garantisca il riallineamento economico dei contratti in esecuzione, per tener conto del sostanziale aumento delle retribuzioni conseguenza del nuovo quadro contrattuale o, in caso di mancato adeguamento dei corrispettivi, quantomeno la facoltà per l’appaltatore di sciogliere il vincolo contrattuale.

Ci pare di poter affermare, senza possibilità di smentita, che le aziende si sono rese disponibili a condizioni contrattuali assolutamente migliorative, sanando le situazioni oggettivamente critiche e ponendo le condizioni per proseguire il percorso di alta professionalizzazione del loro personale. Ci attendiamo che i sindacati sappiano comunicare correttamente tale sforzo ai lavoratori, in un rinnovato patto sociale che non potrà che garantire al comparto nuovo slancio. Allo stesso modo, ci attendiamo che governo e istituzioni vogliano accompagnare questo percorso garantendo la piena applicazione della normativa di riferimento. Sulla barca, o si rema tutti nella stessa direzione o si affonda…

Leggi l’articolo sull’Huffington Post

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Inps: Incentivo al posticipo del pensionamento per i lavoratori dipendenti che abbiano maturato i requisiti minimi per l’accesso al trattamento di pensione anticipata flessibile nell’anno 2024

Inps: Incentivo al posticipo del pensionamento per i lavoratori dipendenti che abbiano maturato i requisiti minimi per l’accesso al trattamento di pensione anticipata flessibile nell’anno 2024

Messaggio 14 marzo 2024, n. 1107: Articolo 1, comma 140, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, che modifica l’articolo 1, comma 286, della legge 29 dicembre 2022, n. 197. Incentivo al posticipo del pensionamento per i lavoratori dipendenti che abbiano maturato i requisiti minimi per l’accesso al trattamento di pensione anticipata flessibile nell’anno 2024