Home Blog Pagina 190

Nota INL 1159/2023 : rivalutazione delle sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Nota INL 1159/2023 : rivalutazione delle sanzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Con la nota n. 1159 del 9.11.2023 , l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL)  fornisce il prospetto con tutte le ammende e le sanzioni amministrative in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro oggetto di rivalutazione, ai sensi del Decreto Direttoriale n. 111 del 20 settembre 2023. 

La rivalutazione trova applicazione esclusivamente con riferimento alle violazioni commesse a far data dal 6 ottobre 2023. Con la recente nota n. 724/2023 l’ Ispettorato ha fornito indicazioni in merito al profilo applicativo della rivalutazione delle ammende e delle sanzioni amministrative in materia di igiene , salute e sicurezza sul lavoro. 

Fonte : INL – Lavorosi

Agenzia delle Entrate – Risposta n. 462/2023 : Welfare aziendale, nessuna ritenuta se erogato da enti bilaterali con finalità assistenziale

Agenzia delle Entrate – Risposta n. 462/2023 : Welfare aziendale – nessuna ritenuta se erogato da enti bilaterali con finalità assistenziale

Nel dare riscontro ad un istanza di interpello, la risposta n. 462/2023, l’ Agenzia delle Entrate ha recentemente fornito chiarimenti riguardo la corretta tassazione delle prestazioni di welfare aziendale erogate da un ente bilaterale nei confronti dei propri iscritti. 

Nell’ambito delle prestazioni previste dal ”Regolamento prestazioni di welfare territoriale 2023 per i lavoratori”, l’ente bilaterale intende erogare: 

  1. un “Contributo per malattia di lunga durata” una tantum di mille euro in misura fissa ; 
  2. un ”Bonus straordinario Covid-19” una tantum di 200 euro. 

L’ Agenzia procede con l’analisi finalizzata a valutare se le suddette somme possano essere considerate come sostitutive di redditi inquadrabili in una delle categorie previste dall’articolo 6 del Tuir. 

Nel valutare l’imponibilità delle prestazioni, l’ amministrazione conclude che non concorrono alla formazione del reddito imponibile e non sono soggetti a ritenuta a titolo di acconto i contributi in misura fissa, corrisposti dall’ente bilaterale, unicamente per scopi assistenziali, ai propri iscritti, indipendentemente dalla retribuzione percepita dai beneficiari e non sostitutivi di altri redditi inquadrabili in una delle categorie dell’articolo 6 del Tuir. 

Nello specifico il contributo per malattia di lunga durata è previsto a fronte di una situazione patologica (malattia o infortunio) dell’iscritto ed è erogato dall’istante in coerenza con i propri fini assistenziali, per contrastare gli effetti negativi provocatiti dalla malattia o dall’infortunio a danno del dipendente.  

Il bonus Covid-19 ha invece natura puramente assistenziale, il suo scopo è attenuare le ripercussioni negative sui lavoratori e le loro famiglie derivanti dalle restrizioni applicate nel periodo della pandemia, come i limiti posti per la mobilità, che hanno determinato una necessaria riorganizzazione della quotidianità, ad esempio, per l’assistenza ai figli e alle persone fragili. 

In linea con precedenti documenti di prassi l’ Agenzia attribuisce alle indennità la natura di contributi straordinari, concessi a richiesta dall’ente agli iscritti, corrisposti una tantum e in misura fissa per finalità assistenziali e, pertanto, non inquadrabili in alcuna delle categorie reddituali individuate dall’articolo 6 del Tuir. 

Fonte: Agenzia delle Entrate – Lavorosi

Furti in abitazione, le misure della prefettura di Brescia

Furti in abitazione, le misure della prefettura di Brescia

Delineate durante una riunione del comitato ordine pubblico

Il prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà, ha presieduto nei giorni scorsi una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica durante la quale è stato esaminato il fenomeno dei furti in abitazione, in lieve incremento nel periodo invernale.

Al riguardo, è stata concordata da prefettura e Forze dell’Ordine una linea di intervento basata su una costante azione preventiva da attuarsi con l’intensificazione del controllo del territorio, oltre che con la prosecuzione dei servizi già in corso posti in essere da personale in borghese degli uffici investigativi.

In merito alle iniziative di prevenzione è stata evidenziata anche l’importanza della collaborazione dei cittadini ,non solo mediante l’adozione di accorgimenti mirati al raggiungimento di una sicurezza sempre più attiva e partecipata ma anche con la tempestiva segnalazione al Numero Unico di Emergenza 112 della presenza di persone o situazioni sospette, in modo  da permettere alle Forze dell’ordine di intervenire rapidamente e con efficacia.

Fonte: Ministero dell’Interno

Pubblicato il Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria 2023

Pubblicato il Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria 2023

Frutto della collaborazione tra Direzione centrale Polizia criminale e Abi, esamina il fenomeno in diversi ambiti economici per strategie di contrasto sempre più mirate

Cresce la sicurezza nelle sedi bancarie italiane e negli altri comparti economici più esposti al rischio di reati predatori, come dimostra il calo delle rapine registrato nel biennio 2021-2022 in questi settori, e in particolare in quello bancario (-46%), rispetto al precedente biennio 2019-2020, a fronte di un aumento del 7,8% del totale delle rapine commesse in Italia nello stesso biennio 2021-2022.

I dati sono contenuti nel Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria 2023 realizzato da esperti del centro di ricerca sulla sicurezza anticrimine (Ossif)  dell’Associazione bancaria italiana (Abi) e del Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale (Dcpc) in collaborazione con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio–Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma, Poste Italiane, Unem e Italiana Petroli.

Il documento, consultabile online, è stato presentato venerdì scorso a Roma nella sede Abi durante il convegno Stati generali della sicurezza. Illustra i dati relativi a furti e rapine commessi ai danni di banche, uffici postali, tabaccherie, farmacie, distributori di carburanti ed esercizi commerciali, e comprende un contributo di analisi realizzato dal Servizio analisi criminale.

Obiettivo della pubblicazione è non solo mettere a disposizione dati oggettivi sul fenomeno della criminalità cosiddetta predatoria nei comparti considerati ma anche, grazie all’attività di analisi su cui si basa, offrire elementi per affinare le strategie di prevenzione e contrasto da parte delle autorità di pubblica sicurezza, degli istituti di credito e degli altri soggetti economici interessati.

Prosegue così la collaborazione tra Direzione centrale della Polizia criminale e Abi – avviata con il protocollo d’intesa del giugno 2006 rinnovato il 5 dicembre scorso – per un monitoraggio approfondito e sempre aggiornato delle minacce criminali tradizionali ed emergenti.

Una collaborazione che «rappresenta un’eccellenza a livello europeo e ci consente di disporre tempestivamente di dati ed elementi di valutazione dei rischi estremamente utili per l‘attività di analisi strategica interforze messa in campo dal Servizio analisi criminale», ha sottolineato il vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza-direttore centrale della Polizia criminale Raffaele Grassi, osservando che questa sinergia «ha consentito di sviluppare nel tempo nuove ed efficaci forme di prevenzione e contrasto al crimine».

«La sicurezza di cittadini e dipendenti è una priorità. L’impegno del mondo bancario trova conferma anche nel significativo calo dei reati registrato negli ultimi anni”, ha commentato il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini, sottolineando l’importanza di «tenere sempre alta l’attenzione e rafforzare ulteriormente la collaborazione con Istituzioni e Forze dell’ordine, per affrontare in modo efficace le sfide impegnative che il mondo globalizzato ci impone».

Scarica il Rapporto intersettoriale sulla Criminalità predatoria 2023

Fonte: Ministero dell’Interno