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CeSIntES: Corsi universitari per la qualificazione e certificazione professionale del professionista della Security

CeSIntES: Corsi universitari per la qualificazione e certificazione professionale del professionista della Security (marzo 2023)

Il mondo è cambiato, tra pandemia e conseguenze di una guerra mai troppo ponderata per le conseguenze che ne derivano in un mondo cosi globalizzato.

Cambia il mondo ed evolve e cresce l’esigenza di Security da parte delle aziende e degli Stati; una security che deve evolvere di pari passo alle esigenze di contesto, con professionisti che devono accompagnare e governare questa evoluzione.

Evolvono e cambiano le minacce, ma non vanno dimenticate quelle “tradizionali”, oltre all’innovazione tecnologica che ci porta a ragionare su nuovi processi e contemplare una cyber security sempre più evoluta,  che deve necessariamente essere approcciata in modo integrato valutandone aspetti fisici, operativi, economici, psicologici e sociologici.

Fondamentale pertanto la “buona” governance tanto pubblica quanto aziendale, il possedere progettualità, capacità e competenze di risk management, per prevenire e gestire situazioni di rischio e per rendere le Organizzazioni resilienti.

I nostri Corsi si rivolgono a tutti coloro che vogliono analizzare e gestire il rischio di Security in Organizzazioni pubbliche come private, per supportarle nella tutela del proprio patrimonio, tangibile ed intangibile, fatto di cose, informazioni e persone.

Costruiamo Professionisti della Security, una figura professionale in continua evoluzione, per complessità operativa, per la continua mutazione di scenari e vulnerabilità, per la compliance normativa a requisiti sempre più cogenti e gravosi per le organizzazioni, e  per la certificazione professionale dei propri requisiti, sempre più richiesta in diversi contesti.

Diamo basi metodologiche, strumenti, conoscenze e competenze che permettano ai Professionisti della Security di operare in qualsiasi contesto organizzativo, ed avviare un proprio percorso di certificazione professionale.

LA DIDATTICA SI SVILUPPA INTORNO AI SEGUENTI CARDINI

  • Metodologia e strumenti per la gestione del rischio 
  • Definizione degli scenari di riferimento per la valutazione e la presa in carico dei rischi
  • Programmazione e governance della funzione security
  • Sicurezza delle informazioni e diritto della sicurezza
  • Approccio organizzativo e sociale per le risposte operative ai rischi di security

LA FACULTY DEI CORSI È COMPOSTA DAI SEGUENTI DOCENTI, PROFESSIONISTI ED ESPERTI

G. Accardi, G. Andrei; V. Capuzza; I. Corradini; G.D’Alascio; R. De Sortis; F.Di Maio; F. Farina; A. L. Fazzari; L. Franchina;  S. Giupponi; E. Jannotti;  A.M. Manfredini; A. Marino; M. Marrocco; A.Mattia; R. Pace; P. Pelargonio;  D.Toselli; F. Scola; A. Soi; D. Vozza:  

LA DURATA DEI CORSI

Il corsi hanno una durata di circa 140 ore distribuite su 3 mesi di didattica con 12 ore settimanali il venerdì (09:00 – 18:00) ed il sabato (09:00 –  13:00) in modalità alternata presenza/distanza.

IL TITOLO DI ACCESSO RICHIESTO

Diploma di istruzione secondaria superiore (quinquennale), o titolo superiore, per il Corso di Formazione; Laurea triennale, o titolo superiore, per il Corso di Perfezionamento.

LE QUOTE DI ISCRIZIONE

  • € 3.200,00

AGEVOLAZIONI PREVISTE

  • gruppi provenienti da una stessa Organizzazione; dipendenti o associati delle aziende convenzionate; Aziende che hanno già formato loro dipendenti presso i nostri corsi (fino al 25% di riduzione della quota di iscrizione);
  • giovani neolaureati meritevoli in cerca di prima occupazione, solo per il Corso di Perfezionamento (fino al 40% di riduzione della quota di iscrizione).

AVVIO AL LAVORO IN SECURITY: TIROCINI PER NEOLAUREATI

Verranno preselezionate FIGURE DA INSERIRE IN TIROCINI PRESSO AZIENDE PARTNERS O PRESSO IL CESINTES 

La selezione consisterà in valutazione di CV e colloquio con i rappresentanti delle Aziende richiedenti.

PER ISCRIVERSI E’ NECESSARIO COMPILARE LA RICHIESTA ENTRO IL 17 FEBBRAIO 2023 AL LINK 

https://www.cesintes.it/professionista-della-security-registrazione/

Decreto trasparenza e lavoro: le prime indicazioni del Garante della Privacy

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Decreto trasparenza e lavoro: le prime indicazioni del Garante della Privacy

Al via il tavolo di confronto con Ministero e Ispettorato Nazionale del Lavoro

Maggiori controlli e rigorose garanzie per l’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzato nel rapporto di lavoro, pubblico e privato. Conciliare il rispetto del Gdpr con il Decreto Trasparenza. Supportare i datori di lavoro nella corretta applicazione della nuova normativa.

Queste le prime indicazioni, fornite dal Garante per la privacy nella comunicazione inviata al Ministero del Lavoro e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro in risposta ai numerosi quesiti ricevuti
da Pa e imprese.

Nella nota, il Garante ha inoltre manifestato la propria disponibilità ad avviare un tavolo di confronto volto a definire una corretta interpretazione delle norme introdotte dal cosiddetto Decreto Trasparenza.

Il decreto, che si applica ai contratti di tipo subordinato e ad altre forme di lavoro, ha introdotto, tra l’altro, l’obbligo per il datore di lavoro di informare adeguatamente i lavoratori nel caso utilizzi sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati ai fini della assunzione o del conferimento dell’incarico, o per altre attività collegate al rapporto di lavoro e alla sua gestione.

I dipendenti, ad esempio, dovranno poter conoscere i parametri principali utilizzati per programmare o addestrare i sistemi automatizzati, inclusi i meccanismi di valutazione delle prestazioni nonché la robustezza e la cybersicurezza dei sistemi. Tali obblighi informativi, ha chiarito il Garante, non sostituiscono quelli già previsti dal Gdpr.

L’Autorità ha anche ricordato che l’introduzione delle nuove garanzie non modifica le tutele già previste dal Regolamento UE per la protezione dei dati personali e dallo Statuto dei lavoratori. L’adozione di sistemi di monitoraggio nel contesto lavorativo deve quindi sempre essere oggetto di una preliminare verifica, da parte del datore di lavoro, delle condizioni di liceità stabilite dalla disciplina in materia di controlli a distanza, nonché di una valutazione dei rischi per verificarne l’impatto sui diritti e sulle libertà degli interessati.

Riguardo infine a sistemi particolarmente invasivi, come gli strumenti di machine learning, di rating e ranking, il Garante ha sottolineato che il loro impiego pone criticità in termini di proporzionalità e rischia di porsi in contrasto con i principi di protezione dei dati e con le norme nazionali di settore a tutela della libertà, della dignità e della sfera privata del lavoratore.

Fonte: Newsletter Garante della Privacy del 24 gennaio 2023

Tavoli, strategie e proposte: si torna a parlare di sicurezza sul lavoro

Tavoli, strategie e proposte: si torna a parlare di sicurezza sul lavoro

di Tiziano Menduto (Punto Sicuro)

Le indicazioni relative al tavolo sulla sicurezza sul lavoro che si è tenuto alla presenza di quattro ministri il 12 gennaio 2023. I comunicati stampa, i pareri sindacali e le proposte per migliorare la prevenzione.

Fonte: Punto Sicuro

Inps:  Esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore

Inps:  Esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore

Per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, limitatamente ai periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, previsto dall’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è riconosciuto – con i medesimi criteri e modalità – nella misura di 2 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Laddove la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima, l’esonero è incrementato di un ulteriore punto percentuale. Con la presente circolare, condivisa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’Istituto fornisce le indicazioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla predetta misura di esonero contributivo.

Circolare 24 gennaio 2023, n. 7: Articolo 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”. Proroga e aumento, per l’anno 2023, dell’esonero di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. Istruzioni operative e contabili. Variazioni al piano dei conti

Fonte: INPS