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GDPR e certificazione dei trattamenti di dati

GDPR e certificazione dei trattamenti di dati

Qui le FAQ con i primi chiarimenti messe a punto da Garante privacy e Accredia

Che cos’è la certificazione a fini privacy? Quali garanzie fornisce l’accreditamento? Chi può rilasciare certificazioni sul trattamento dei dati e chi può richiederle? Un singolo prodotto, come un software per la gestione dei dati dei dipendenti, può essere certificato ai sensi del GDPR?

A queste e ad altre domande rispondono le FAQ pubblicate dal Garante per la protezione dei dati personali e da Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento degli organismi di certificazione (OdC). Queste prime FAQ, dedicate ad aspetti generali e a cui seguiranno altre più specifiche, sono state elaborate nell’ambito di una convenzione finalizzata allo scambio di informazioni riguardanti le attività di certificazione e accreditamento previste dal Regolamento Ue sul trattamento dei dati.

Il documento fornisce chiarimenti utili a tutti i titolari o responsabili del trattamento dei dati, sia del settore imprenditoriale che di quello della pubblica amministrazione, che desiderano ricorrere a una certificazione per dimostrare il loro impegno nel rispettare gli obblighi di protezione dei dati e la conformità dei trattamenti ai requisiti previsti dal GDPR.

Le FAQ sono consultabili sui siti internet del Garante per la privacy www.gpdp.it o di Accredia www.accredia.it. Nelle pagine dedicate è possibile scaricare anche un opuscolo in formato digitale, realizzato per renderne più agevole la consultazione e la stampa.

Fonte: Garante per la Protezione dei Dati personali

Banca d’Italia: on line il 3°bollettino economico 2021

Banca d’Italia: on line il 3° bollettino economico 2021

L’attività globale è in ripresa

Con i progressi delle campagne di vaccinazione la crescita del prodotto mondiale si è rafforzata; le prospettive, pur se in generale miglioramento, restano eterogenee tra le diverse aree. Nell’area dell’euro i rincari dei beni energetici hanno indotto un aumento dell’inflazione, che però dovrebbe essere temporaneo. Il Consiglio direttivo della BCE manterrà a lungo condizioni monetarie estremamente accomodanti, che restano essenziali per sostenere l’economia. Secondo la nuova strategia di politica monetaria, un’azione espansiva incisiva e persistente è necessaria quando i tassi ufficiali sono prossimi al loro limite inferiore.

La crescita in Italia si rafforza

La crescita del prodotto in Italia ha accelerato nel secondo trimestre grazie al procedere della campagna di vaccinazione e al graduale allentamento delle restrizioni; in base agli indicatori disponibili, sarebbe stata superiore all’1 per cento sul periodo precedente. A una nuova espansione dell’industria si è affiancato l’avvio di un recupero nei servizi.

Sale l’inflazione ma resta molto bassa quella di fondo

L’aumento dei prezzi delle materie prime ha portato l’inflazione in giugno all’1,3 per cento; al netto di energia e alimentari l’inflazione resta tuttavia molto debole. Non vi è evidenza di ulteriore trasmissione dei costi energetici ai listini finali; non emergono segnali di incrementi significativi dei salari.  

Il PIL accelererebbe dall’estate …

In questo Bollettino si aggiornano le proiezioni per l’economia italiana. Nell’ipotesi che continui a migliorare il quadro sanitario nazionale e globale, prosegua il deciso sostegno della politica di bilancio – con l’utilizzo di risorse nazionali e dei fondi europei – e le condizioni finanziarie si mantengano favorevoli, il prodotto accelererebbe in misura significativa dal terzo trimestre, con una crescita in media d’anno attualmente valutabile al 5,1 per cento. Diversamente da quanto osservato dopo le precedenti due recessioni, un forte contributo alla ripresa proverrebbe dagli investimenti.

… ma l’evoluzione della pandemia e l’efficacia delle politiche costituiscono fattori di incertezza

I principali elementi di incertezza rispetto alle proiezioni di crescita sono legati all’evoluzione della pandemia – che può influire su consumi e investimenti -, all’efficacia e tempestività dell’attuazione dei progetti connessi con il PNRR e alla loro capacità di incidere anche sulla crescita potenziale, nonché alla risposta dei consumatori alle riaperture dell’economia.

Allegati

Fonte: bancaditalia.it

Green pass obbligatorio e proroga dello stato di emergenza: varato nuovo Decreto Legge

Green pass obbligatorio e proroga dello stato di emergenza: varato nuovo Decreto Legge

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 22 luglio 2021, alle ore 18.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli ed ha approvato il testo del decreto legge:

Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha deliberato di prorogare fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza nazionale e ha deciso le modalità di utilizzo del Green Pass e nuovi criteri per la “colorazione” delle Regioni.

Green Pass

Sarà possibile svolgere alcune attività solo se si è in possesso di:

  1. certificazioni verdi Covid-19 (Green Pass), comprovanti l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi)
  2. effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore)

Questa documentazione sarà richiesta poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti a partire dall’6 agosto prossimo:

  • Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso
  • Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi
  • Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
  • Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
  • Sagre e fiere, convegni e congressi;
  • Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
  • Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
  • Concorsi pubblici.

Zone a colori

L’incidenza dei contagi resta in vigore ma non sarà più il criterio guida per la scelta delle colorazioni (banca, gialla, arancione, rossa) delle Regioni. Dal primo agosto i due parametri principali saranno:

  1. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19, 
  2. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19.

Si resta in zona bianca 

Le Regioni restano in zona bianca se: 

a. l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive

b. qualora si verifichi un’incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive:

  1. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15 per cento;
    oppure
  2. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10 per cento;

Da bianca a gialla

È necessario che si verifichino alcune condizioni perché una Regione passi alla colorazione gialla

a. l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15 per cento e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 sia superiore al 10 per cento;

b. qualora si verifichi un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona gialla se si verificano una delle due condizioni successive

  1. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30 per cento;
    oppure
  2. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20 per cento;

Da giallo ad arancione

È necessario che si verifichi un’incidenza settimanale dei contagi pari o superiore a 150 ogni 100.000 abitanti e aver contestualmente superato i limiti di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva prevista per la zona gialla

Da arancione a rosso

Una Regione è in zona rossa in presenza di un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti e se si verificano entrambe le condizioni successive

a. il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da COVID-19 è superiore al 40 per cento;

b. il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da COVID-19 è superiore 30 per cento.

Misure per lo svolgimento degli spettacoli culturali

In zona bianca e in zona gialla, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale, e l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19. 

In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso. 

In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto di linee guida adottate.

Misure per gli eventi sportivi

Inoltre per la partecipazione del pubblico sia agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano e del Comitato italiano paralimpico, riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali sia agli eventi e le competizioni sportivi diversi da quelli citati si applicano le seguenti prescrizioni: 

In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso. 

In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico

Sanzioni

I titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. 
In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

Fondo discoteche

È istituito un fondo per i ristori alle sale da ballo.

Tamponi a prezzo ridotto

Il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 definisce d’intesa con il Ministro della salute un protocollo d’intesa con le farmacie e con le altre strutture sanitarie al fine di assicurare fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti che tengano conto dei costi di acquisto

Fonte: governo.it

Relazione annuale Inail 2020: nell’anno della pandemia in calo infortuni e malattie professionali, ma aumentano i casi mortali

Relazione annuale Inail 2020: nell’anno della pandemia in calo infortuni e malattie professionali, ma aumentano i casi mortali

Il presidente Franco Bettoni ha presentato a Palazzo Montecitorio i dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico, le attività realizzate dall’Istituto sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti, e i risultati economici conseguiti. Tra gli obiettivi prioritari per il futuro, il potenziamento delle misure di sostegno alle piccole e medie imprese, per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e l’estensione della tutela assicurativa alle categorie che non ne hanno ancora diritto

ROMA – Il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, questa mattina ha presentato a Roma, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, la Relazione annuale 2020. Dopo aver ringraziato tutto il personale dell’Istituto “per aver saputo in piena pandemia affrontare con impegno, competenza e qualità di risultato sia le funzioni ordinarie che i nuovi compiti attribuiti all’Inail per la gestione dell’emergenza sanitaria”, Bettoni, alla presenza del vicepresidente Paolo Lazzara, dei consiglieri di amministrazione Teresa ArmatoCesare Damiano e Francesca Maione, del direttore generale, Giuseppe Lucibello, e del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Giovanni Luciano, ha illustrato alla Presidenza della Camera dei deputati, al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, e alle altre autorità presenti la situazione del mondo del lavoro che emerge dai dati dell’Istituto, le attività realizzate e i risultati economici conseguiti, per terminare con un focus dedicato agli obiettivi prioritari per il futuro.

“Il pesante bilancio infortunistico ci fa comprendere che non si fa ancora abbastanza – ha sottolineato nella premessa il presidente dell’Inail – Non è sufficiente indignarsi ma occorre agire. Le norme ci sono e vanno rispettate. È necessario un impegno forte e deciso di tutti per realizzare un vero e proprio ‘patto per la sicurezza’ tra istituzioni e parti sociali. Coinvolgere gli attori del sistema nazionale di prevenzione, rafforzare i controlli, promuovere una maggiore sensibilizzazione di lavoratori e imprese, potenziare la formazione e l’informazione per costruire una cultura della sicurezza, a partire dal mondo della scuola, dare sostegno economico alle aziende: sono tutte azioni da perseguire con determinazione e l’Istituto è pronto a fare la sua parte”.


INFORTUNI SUL LAVORO

I dati sulle denunce di infortunio nel 2020 registrano, rispetto all’anno precedente, un calo dei casi in complesso e l’aumento significativo di quelli mortali. Sono state registrate poco più di 571mila denunce di infortuni accaduti nel 2020 (-11,4% rispetto al 2019), un quarto delle quali relative a contagi da Covid-19 di origine professionale. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 375.238 (-9,7% rispetto al 2019), di cui 48.660, pari al 12,97%, avvenuti “fuori dell’azienda”, ovvero con “mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro.

I casi mortali denunciati all’Inail sono stati 1.538, con un incremento del 27,6% rispetto ai 1.205 del 2019 che deriva soprattutto dai decessi causati dal Covid-19, che rappresentano oltre un terzo del totale delle morti segnalate all’Istituto. Gli infortuni mortali per cui è stata accertata la causa lavorativa sono 799 (+13,3% rispetto ai 705 del 2019), di cui 261, circa un terzo del totale, occorsi “fuori dell’azienda” (i casi ancora in istruttoria sono 93). Gli incidenti plurimi, che hanno comportato la morte di almeno due lavoratori contemporaneamente, sono stati 14, per un totale di 29 decessi.

“La pandemia ha fortemente condizionato l’andamento del fenomeno infortunistico nel 2020 – ha spiegato Bettoni commentando questi dati – Da un lato, infatti, ha comportato la riduzione dell’esposizione a rischio per gli eventi ‘tradizionali’ e ‘in itinere’, a causa del lockdown e del rallentamento delle attività produttive, dall’altro ha generato la specifica categoria di infortuni per il contagio da Covid-19”.


MALATTIE PROFESSIONALI

I dati del 2020 indicano un calo notevole delle denunce di malattia professionale. Le patologie denunciate, infatti, sono state poco meno di 45mila, in diminuzione del 26,6% rispetto al 2019. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 35,34%, mentre il 3,33% è ancora in istruttoria. Anche su questa flessione, in controtendenza con gli incrementi rilevati nel quinquennio precedente, ha influito l’emergenza epidemiologica.

Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 31.400, di cui il 38,06% per causa professionale riconosciuta dall’Istituto. I lavoratori con malattia asbesto-correlata sono stati circa 900, mentre quelli deceduti nel 2020 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 912 (-19,79% rispetto al 2019), di cui 205 per silicosi/asbestosi.


INTERVENTI A SOSTEGNO DEI LAVORATORI

Nel 2020 sono state fornite circa 6,4 milioni di prestazioni sanitarie, l’86% delle quali richieste a seguito di infortuni e il resto per malattia professionale. Le prestazioni per “prime cure” effettuate presso i 120 ambulatori dell’Inail sono state, nel complesso, oltre 470mila. Quelle riabilitative, erogate dal Centro protesi di Vigorso di Budrio, con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di riabilitazione motoria di Volterra e dagli 11 centri di fisiochinesiterapia attivi in cinque regioni ammontano, in totale, a 134.951.

Il Centro protesi e le sue filiali, in particolare, hanno erogato complessivamente 6.020 prestazioni di assistenza protesica a favore di 4.028 assistiti: 2.745 infortunati sul lavoro e 1.283 tra assistiti dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) e privati. A queste si aggiungono 11.054 prestazioni per la fornitura di ausili per la cura e igiene personale, per l’informatica, per la mobilità e la domotica, che hanno interessato 6.499 assistiti.

In attuazione dell’accordo quadro del 2012, è proseguita inoltre l’attività di coinvolgimento delle Regioni per l’erogazione di prestazioni riabilitative, integrative rispetto a quelle garantite dal Ssn, in favore dei disabili da lavoro. Attraverso le convenzioni attuative che sono state stipulate con tutte le Regioni e i numerosi accordi contrattuali con strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, nel 2019 sono state erogate 377.319 prestazioni integrative riabilitative a circa 13mila assistiti, per una spesa di 6,3 milioni di euro.

“A testimonianza dell’impegno dell’Inail nella gestione dell’emergenza sanitaria – ha spiegato Bettoni – uno degli interventi più significativi del 2020 è il progetto fortemente innovativo di riabilitazione di tipo multi-assiale degli assistiti, in grado cioè di prendere in carico ogni singolo caso secondo le specifiche esigenze terapeutiche post Covid-19, che possono interessare l’aspetto respiratorio, cardiologico, muscolare e neurologico. Gli avvisi regionali pubblicati lo scorso marzo hanno la finalità di attivare convenzioni con strutture sanitarie dell’intero territorio nazionale, per assicurare agli infortunati che soffrono di postumi di lungo periodo l’assistenza di cui hanno bisogno con la dovuta tempestività”.

Il portafoglio rendite Inail al 31 dicembre 2020 registra 670.287 rendite in gestione, per inabilità permanente e ai superstiti (-3,17% rispetto al 2019). Le rendite per inabilità di nuova costituzione sono circa 12.300. In tema di prestazioni aggiuntive alla rendita a carico del Fondo vittime dell’amianto, la nuova disciplina introdotta con la legge di bilancio 2021 consente di superare la logica della sperimentazione finora seguita, stabilizzando nel tempo sia la misura, determinata nel 15% della rendita in godimento, sia la stessa prestazione aggiuntiva, che dal primo gennaio di quest’anno è erogata insieme al rateo di rendita corrisposto mensilmente. Per l’indennità una tantum destinata alle vittime di mesotelioma non professionale, contratto per esposizione familiare o ambientale all’amianto, è confermato l’importo fisso di 10mila euro, da corrispondere in un’unica soluzione.

Le prestazioni del Fondo infortuni mortali a sostegno dei familiari delle vittime, lavoratori assicurati e non, sono state aggiornate per gli eventi avvenuti nel 2020 nei nuovi importi, che variano da quattromila a 15.500 euro in relazione al numero dei superstiti. Nel frattempo è proseguito l’impegno dell’Istituto per diffondere le novità introdotte dalla legge di bilancio 2019, che ha rafforzato la tutela contro gli infortuni domestici. In questo ambito, si è puntato anche su una maggiore sensibilizzazione sui temi della prevenzione, sottolineando il valore sociale dell’assicurazione che permette di tutelare la salute di tutti coloro che si prendono cura della casa in modo abituale ed esclusivo.

Passi avanti sono stati compiuti anche sul tema dei cosiddetti “rider”, con la firma dei primi contratti che prevedono migliori condizioni di lavoro per i lavoratori autonomi del settore della consegna a domicilio, garantendo diritti fondamentali (compensi orari minimi, indennità integrative, incentivi rapportati al numero di consegne) e l’applicazione delle norme sulla salute e sicurezza (assicurazione Inail e per danni a terzi, formazione, fornitura gratuita di dotazioni di sicurezza).

Rispetto al tema della disabilità, che costituisce una delle priorità trasversali del Piano nazionale di ripresa e resilienza elaborato dal governo, nonostante la situazione emergenziale dovuta alla pandemia l’Inail ha erogato 1,3 milioni di euro per le attività di reinserimento e integrazione lavorativa dei disabili da lavoro. Sono state inoltre intraprese le azioni necessarie all’avvio dei nuovi interventi di sostegno introdotti dalla legge di bilancio 2019, tra cui rientrano una nuova campagna di comunicazione sul reinserimento lavorativo e il bando pubblicato nel mese di dicembre per finanziare con 2,5 milioni di euro progetti di formazione e informazione finalizzati alla diffusione, tra i datori di lavoro e i lavoratori, di una cultura condivisa sulle tutele previste e alla conoscenza delle misure di sostegno messe a disposizione dall’Inail.

Grazie all’accordo sottoscritto con il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio e con il Comitato italiano paralimpico, è nata una piattaforma informatica che ha permesso alle società sportive dilettantistiche di accedere ai finanziamenti per l’acquisto di ausili da concedere in comodato d’uso gratuito ai propri atleti disabili. L’iniziativa ha messo a disposizione 1,5 milioni di euro, valorizzando la pratica sportiva come strumento efficace per il recupero dell’integrità psico-fisica e del reinserimento sociale dei disabili.


INTERVENTI A SOSTEGNO DELLE AZIENDE

Nel 2020 le imprese hanno presentato circa 30.900 istanze di riduzione del tasso di tariffa per interventi di riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro effettuati nel 2019, con una diminuzione del premio per le aziende virtuose di circa 140 milioni di euro. A ottobre è stata disposta la riduzione del 6,81% del premio dovuto per il 2020 per le circa 315mila imprese artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2018-2019, alle quali sono stati destinati 27 milioni di euro. Altre riduzioni del premio hanno riguardato, anche per il 2020, la pesca e la navigazione ed è stato inoltre confermato il beneficio dello “sconto” per il settore edile, in relazione agli operai assunti a tempo pieno.

Nella situazione complicata e incerta per l’intero sistema produttivo, che ha caratterizzato il 2020 e purtroppo permane tuttora, è stato ancora più importante proseguire l’impegno per co-finanziare, al 65% del costo complessivo, i progetti per la sicurezza presentati dalle imprese attraverso gli incentivi Isi, che a partire dal 2010 hanno sostenuto le aziende che investono in prevenzione  con  un importo complessivo a fondo perduto di 2,9 miliardi di euro.

Il nuovo bando Isi Agricoltura 2019/2020, pubblicato a luglio, prevede l’assegnazione di 65 milioni di euro, 20 dei quali finanziati dal Ministero del Lavoro, per sostenere le micro e piccole imprese agricole nell’acquisto o noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari moderni, sicuri e meno inquinanti. In questo modo si è data continuità a un’iniziativa di prevenzione che nel biennio 2016-2018 ha stanziato 115 milioni di euro per la realizzazione di 3.300 progetti. Lo scorso dicembre, con l’avviso Isi generalista 2020, sono stati stanziati altri 211 milioni, 60 dei quali destinati alla bonifica dell’amianto.

In relazione all’emergenza epidemiologica, l’art. 83 del decreto Rilancio ha attribuito all’Inail una nuova competenza in materia di sorveglianza sanitaria eccezionale dei cosiddetti lavoratori “fragili”, maggiormente esposti al rischio di contagio. I datori di lavoro pubblici e privati che non sono tenuti alla nomina di un medico competente si possono avvalere dei servizi territoriali dell’Istituto. Dopo il rilascio, in luglio, di un apposito applicativo per presentare in via telematica le richieste di visita medica, sono pervenute 600 istanze.


ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEL RAPPORTO ASSICURATIVO

Nel 2020 sono state censite circa 3.741.000 posizioni assicurative territoriali (PAT), con una lieve diminuzione (-0,46%) rispetto al 2019. L’Istituto ha continuato a svolgere un’azione di controllo amministrativo per la verifica di congruità nella corresponsione dei premi di assicurazione e il contrasto all’evasione.

Le aziende ispezionate sono state 7.486 e l’86,57% sono risultate irregolari. I lavoratori regolarizzati sono stati 41.477 (-16,76% rispetto al 2019), di cui 39.354 irregolari e 2.123 in nero. Sono state accertate retribuzioni imponibili evase per circa un miliardo e mezzo di euro e richiesti premi per oltre 38 milioni di euro.

Gli ispettori hanno svolto anche un’intensa attività di supporto per l’area amministrativa, con circa 2.900 indagini relative a infortuni mortali, gravi, in itinere e a malattie professionali. Anche quest’anno la qualità dei risultati raggiunti nonostante il progressivo assottigliarsi delle risorse ispettive, che a dicembre 2020 erano pari a 246 unità (nel 2019 erano 269), testimonia l’efficacia della procedura di business intelligence.


RICERCA

La pandemia ha fortemente condizionato anche le attività di ricerca dell’Istituto che, da un lato, si sono arricchite di nuove funzioni e competenze derivanti dalla gestione dell’emergenza sanitaria e, dall’altro, sono state svolte con modalità innovative imposte dalle misure di contrasto al Coronavirus.

L’attribuzione all’Inail della funzione di validazione straordinaria e in deroga dei dispositivi di protezione individuale (dpi) , disposta nel marzo 2020 dal decreto Cura Italia, ha richiesto un impegno considerevole da parte del personale tecnico e amministrativo dedicato, per assicurare la più celere conclusione possibile dei procedimenti. Fino allo scorso 10 maggio sono state processate più di 9.500 richieste ed emesse circa 7.200 note di risposta, 720 delle quali sono provvedimenti positivi di conformità alla normativa vigente dei dpi proposti.

L’Inail ha partecipato attivamente ai lavori del Comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione Civile, fornendo un importante supporto alle sue attività, anche attraverso la redazione di documenti ed elaborati tecnici con cui sono state fornite indicazioni utili e misure organizzative per il contenimento dei contagi. È stato inoltre fornito un contributo tecnico per la stesura dei protocolli relativi alle misure per il contrasto della diffusione del virus nei luoghi di lavoro e alla somministrazione dei vaccini nelle aziende.

Nel 2020 si è ulteriormente consolidata la rete qualificata di collaborazioni con università, enti pubblici di ricerca, Irccs, centri di ricerca, associazioni e organismi scientifici di rilevanza nazionale e internazionale, che costituisce ormai il tratto distintivo della ricerca dell’Inail. Lo dimostrano anche gli 80 progetti attivati grazie ai bandi competitivi Bric 2018 e 2019, che hanno consentito l’instaurazione di ben 275 collaborazioni istituzionali.

Nell’ambito delle linee di ricerca riguardanti la chirurgia e la riabilitazione robotica, le nuove protesi di arto inferiore e arto superiore e i sistemi di valutazione delle abilità residue della persona disabile, sono stati sottoscritti numerosi accordi di partenariato. Quello siglato in luglio con il Campus Bio-Medico di Roma, che vede come partner anche l’Istituto di Bio-Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, punta allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per il pieno reinserimento sociale e lavorativo di soggetti amputati.

Importanti i risultati frutto della collaborazione scientifica con l’Istituto italiano di tecnologia attivata nel 2017: si sono conclusi i progetti “Mela”, volto a realizzare un software per la classificazione strumentale automatica del rischio biomeccanico, e “Nanokey”, per la prevenzione dei rischi legati ai processi di produzione dei nanomateriali, ed è stata avviata la procedura di trasferimento tecnologico per l’esoscheletro collaborativo di supporto all’operatore nella movimentazione manuale di carichi.


INNOVAZIONE DIGITALE

L’anno della pandemia ha segnato l’avvio del Piano triennale per l’organizzazione digitale 2020-2022, che prevede il ripensamento delle modalità di lavoro dell’Inail in un’ottica “agile”, il supporto alle altre amministrazioni nella digitalizzazione e nella semplificazione dell’accesso ai servizi, anche tramite l’utilizzo esclusivo del sistema di identificazione digitale (Spid), la raccolta e analisi dei dati sul rischio sanitario e gli sportelli virtuali di contatto e presa in carico dell’utenza.

Un riconoscimento importante del ruolo svolto dall’Istituto per la crescita digitale del settore pubblico è la partecipazione al Comitato consultivo per la transizione amministrativa, istituito lo scorso maggio con il compito di supportare le trasformazioni organizzative nella pubblica amministrazione legate soprattutto alla digitalizzazione dei processi. L’Inail, inoltre, è partner del progetto Ibsi (Italian blockchain service infrastructure), promosso dall’Agenzia per l’Italia digitale per sviluppare un ecosistema informatico per l’erogazione di servizi di interesse pubblico.


INVESTIMENTI

Sul fronte degli investimenti, rivestono una particolare importanza gli interventi relativi al programma di iniziative immobiliari a elevata utilità sociale, avviato con la legge di stabilità 2015, per cui l’Inail ha finora stanziato complessivamente oltre mezzo miliardo di euro. Gli investimenti autorizzati nel 2020 sono stati quattro, per un importo complessivo di circa 27 milioni di euro.

Per quanto riguarda i piani di edilizia scolastica, prosegue l’istruttoria delle 56 proposte di “scuole innovative” selezionate dal Miur. Nel frattempo sono state avviate le attività istruttorie per gli investimenti immobiliari nel settore termale e alberghiero-termale, con la predisposizione di un programma per la redazione e valutazione dei progetti, che dovranno garantire un modello curativo per gli assistiti Inail.

Gli investimenti in forma indiretta legati alla partecipazione dell’Istituto ai fondi di investimento immobiliari chiusi “i-3core”, “i3-Inail” e “i-3Università”, gestiti da InvImit Sgr Spa, si sono concretizzati nel versamento di equity per circa sei milioni di euro. Nel mese di aprile, in particolare, è stato autorizzato il quarto apporto al fondo “i-3Inail”, con il conferimento di 72 unità immobiliari e la sottoscrizione di 30 quote per l’importo complessivo di 17,3 milioni di euro. Proseguono anche gli investimenti mobiliari nel fondo QuattroR, con contributi per 33 milioni di euro.

Nell’ambito degli investimenti istituzionali, procede il piano di rilascio degli immobili ex Fip (Fondo immobili pubblici), per i quali l’Inail sostiene i costi delle locazioni, attraverso iniziative di acquisto di edifici da destinare alle proprie sedi. Nel 2020, inoltre, sono state cedute 69 unità immobiliari, per un valore netto di bilancio pari complessivamente a 14 milioni di euro.


RISULTATI FINANZIARI ED ECONOMICI

I dati del preconsuntivo 2020 mostrano che si sono registrate entrate di competenza per 10 miliardi e 17 milioni di euro, circa 195 milioni in più rispetto al 2019. Le uscite di competenza si sono attestate a otto miliardi e 464 milioni, con prestazioni istituzionali sostanzialmente stabili per cinque miliardi e 569 milioni. Positivi i risultati finanziario ed economico. Le riserve tecniche sono pari a circa 34 miliardi e 338 milioni, coperte per circa il 96% da liquidità versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione.


PROSPETTIVE E IMPEGNI PER IL FUTURO

Gli impegni prioritari individuati da Bettoni, in coerenza con gli indirizzi formulati dal Consiglio di indirizzo e vigilanza nella Relazione programmatica per il triennio 2022-2024, sono quattro: estendere la tutela assicurativa agli oltre tre milioni di lavoratori che non ne hanno ancora diritto, migliorare le prestazioni economiche per gli infortunati e i tecnopatici, destinare maggiori risorse per il potenziamento della prevenzione attraverso i diversi filoni di intervento e affinare gli strumenti di rendicontazione dell’Istituto.

“La pandemia – ha sottolineato il presidente – ha riaperto la questione dell’esclusione dalla tutela Inail di soggetti particolarmente esposti al rischio contagio, come quella dei medici di famiglia e dei medici liberi professionisti”, che insieme ad altre categorie “non possono beneficiare della copertura assicurativa e delle conseguenti prestazioni economiche, socio-sanitarie, riabilitative e di reinserimento”.

“Alla luce dell’aumento degli infortuni con menomazioni più lievi e dell’insorgenza della nuova tipologia rappresentata dai contagi da Covid-19 – ha aggiunto il presidente dell’Inail – riteniamo fondamentale garantire un indennizzo per i danni all’integrità psicofisica del lavoratore a seguito di incidenti sul lavoro e malattie professionali anche con un’invalidità inferiore al 6%. Raggiungere l’obiettivo della completa eliminazione della franchigia sarebbe un atto di grande civiltà”.

Un’altra delle sfide più urgenti da affrontare riguarda il rafforzamento delle iniziative di prevenzione. “Ci impegneremo per incrementare i fondi destinati ai bandi Isi, soprattutto per le piccole e medie imprese – ha assicurato a questo proposito Bettoni – e lavoreremo per potenziare il ruolo strategico della ricerca, in una logica di rete e di condivisione delle conoscenze, diventata ormai una metodologia consolidata ed efficace”.

  • Relazione annuale 2020 Nella Relazione del presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, i dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico nell’anno della pandemia da Covid-19 e i risultati più rilevanti ottenuti sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti
  • Infortuni e malattie professionali – 2020 Infografiche sull’andamento infortunistico e tecnopatico nel quinquennio 2016-2020 e sugli infortuni del 2020 accertati sul lavoro dall’Inail per modalità di accadimento (in occasione di lavoro e in itinere) e differenza di genere

Fonte: Inail.it