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PIL: l’Istat conferma la crescita dell’economia italiana

PIL: l’Istat conferma la crescita dell’economia italiana

La stima completa dei conti economici trimestrali conferma la crescita sostenuta del Pil dell’economia italiana nel secondo
trimestre del 2021 diffusa nella stima preliminare, con aumenti del 2,7% in termini congiunturali e del 17,3% in termini tendenziali.

Il forte recupero dell’attività produttiva riflette un aumento marcato del valore aggiunto sia nell’industria, sia nel terziario. Dal lato della domanda, a sostenere la crescita del Pil sono state le componenti interne dei consumi e degli investimenti il cui contributo è stato di +2,6 e +0,5 punti percentuali, mentre la componente estera ha fornito un apporto di 0,3 punti. Negativo è il contributo delle scorte per 0,8 punti percentuali.

Le ore lavorate sono cresciute del 3,9% in termini congiunturali, le posizioni lavorative dell’1,9%, mentre i
redditi pro capite sono risultati sostanzialmente stazionari.

Fonte: ISTAT

Certificazione Verde Covid-19, vaccini e lavoro: cosa avviene all’estero? Il caso francese

Certificazione Verde Covid-19, vaccini e lavoro: cosa avviene all’estero? Il caso francese

In questi giorni, in Italia si sta discutendo dell’obbligo di dotarsi del Green Pass per accedere ad alcuni servizi e attività, con le relative ricadute (anche critiche) che la normativa di riferimento pone in termini di gestione dei rapporti di lavoro (per un approfondimento si veda Benincasa G., Piglialarmi G., Green Pass e rapporti di lavoro, Working Paper SALUS n. 7/2021).

Tuttavia, i governi di altri paesi sembrano essere stati più incisivi di quello italiano. In Francia è stato introdotto il c.d. Pass Sanitaire, che si ottiene in circostanze analoghe a quelle individuate dalla normativa italiana (e cioè, a seguito di vaccinazione, in caso di guarigione da Covid-19 o, fino al 16 ottobre, in possesso di un test negativo eseguito nelle 72 ore precedenti). Tutti i lavoratori, volontari e persone che operano in determinati settori dal 30 agosto 2021 dovranno dotarsi del Pass Sanitaire (ospitalità e turismo; bar e ristoranti; istituzioni culturali, ricreative o sportive, cinema, teatri, sale per spettacoli o concerti, monumenti, musei, bowling, sale giochi, zoo, parchi a tema, ecc.; seminari, fiere e fiere che riuniscono più di 50 persone e sono organizzati all’esterno dei locali dell’azienda; trasporto di persone a lunga distanza; grandi centri commerciali su decisione prefettizia, etc.). Dal 30 settembre 2021 l’obbligo di possedere ed esibire il Pass Sanitaire – che rimarrà in vigore fino al 15 novembre 2021 (cfr. Le Ministère du Travail, de l’Emploi et de l’Insertion, Loi relative à la gestion de la crise sanitaire du 05 août 2021: mesures sanitaires relatives aux travailleurs, 12 agosto 2021) – sarà esteso anche ai lavoratori minorenni (come nel caso degli apprendisti).

A partire da oggi, ogni datore di lavoro è tenuto a verificare che tutti i lavoratori che prestano la propria attività lavorativa in luoghi (e orari) aperti al pubblico, siano in possesso del Pass Sanitaire. Il controllo avverrà tramite l’applicazione TousAntiCovid Verif e, scansionando il QR Code della certificazione verde Covid19, potranno essere verificati validità in corso del Pass, nome, cognome e data di nascita del titolare del certificato. In caso di mancanza del Pass Sanitaire o di esito negativo (Pass non valido), il lavoratore non potrà accedere al luogo di lavoro, con la conseguenza che sarà costretto, in accordo con il datore di lavoro, ad usufruire dei giorni di ferie o dei giorni di riposo previste dai contratti collettivi di riferimento. In mancanza della possibilità / volontà di fruire di tali istituti, il lavoratore sarà sospeso dal lavoro e dalla retribuzione (fino a quando il lavoratore non presenterà un Pass Sanitaire valido). Dopo tre giorni di sospensione, il datore di lavoro può convocare il lavoratore al fine di individuare una soluzione congrua rispetto alle esigenze organizzative aziendali (come la ricollocazione in una posizione non soggetta all’obbligo del possesso del Pass nonché le possibilità di telelavoro se le attività possono essere svolte in tale modalità di lavoro).

In tale contesto normativo, risulta fondamentale sottolineare che l’impiego del Pass Sanitaire si inserisca nell’ambito del dialogo sociale. A tal proposito, il Comitato Economico e Sociale (CSE) deve essere informato e consultato quando l’obbligo di utilizzo del Pass ha conseguenze e ricadute nell’organizzazione aziendale. La consultazione può essere effettuata entro un mese dalla predisposizione del Pass (cfr. Le Ministère du Travail, de l’Emploi et de l’Insertion, Pass sanitaire en entreprise : les conséquences sur le contrat de travail, 9 agosto 2021).

Oltre all’obbligo di dotarsi del Pass Sanitaire nei luoghi previsti dalla normativa di riferimento, nell’ordinamento francese – al pari di quello italiano – vige altresì l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19 per determinate professioni sanitarie ai sensi dell’articolo 12 della legge del 5 agosto 2021, fatta eccezione per i lavoratori di ditte esterne che intervengono saltuariamente, cioè in modo non ricorrente per mansioni di brevissimo termine.

Giada Benincasa

Assegnista presso il Dipartimento di Economia Marco Biagi

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

@BenincasaGiada

Giovanni Piglialarmi

Ricercatore presso il Dipartimento di Economia “M. Biagi”
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

@Gio_Piglialarmi

Fonte: ADAPT

Istat: Fiducia dei consumatori e delle imprese

Istat: Fiducia dei consumatori e delle imprese

Ad agosto, dopo 8 mesi consecutivi di aumento, l’indice di fiducia delle imprese registra un calo di 1,7 punti percentuali, rimanendo comunque su livelli storicamente elevati. A determinare il calo dell’indice contribuiscono principalmente il settore manifatturiero e quello delle costruzioni, dove tutte le componenti dell’indice sono in peggioramento, nonché i servizi di
mercato con le attese sugli ordini in decisa diminuzione.


Anche per l’indice di fiducia dei consumatori si registra una lieve diminuzione, dopo quattro mesi consecutivi di aumento. La discesa della fiducia è causata sostanzialmente da un marcato calo delle attese sulla situazione economica generale e da un deterioramento dei giudizi sia sulla situazione familiare sia sull’acquisto di beni durevoli.

Fonte: ISTAT

Green pass e rapporti di lavoro

Green pass e rapporti di lavoro

A partire dal 6 agosto 2021, il legislatore ha imposto l’esibizione della Certificazione Verde Covid-19 (cd. Green Pass) per
accedere ad alcuni ambienti.

Tuttavia, persistono incertezze su alcuni aspetti che incidono sulla gestione dei rapporti di lavoro: dalla possibilità di
richiedere il Green Pass per l’accesso alla mensa aziendale, alla possibilità di estendere tale onere ai lavoratori impiegati
nell’ambito di appalti endo-aziendali (come nel caso delle attività di pulizia all’interno delle Scuole e delle Università).

Sebbene la necessità di dotarsi della certificazione verde non sia attualmente prevista né come presupposto per accedere, indistintamente, nei luoghi di lavoro, né tra le condizioni per la gestione in sicurezza dei relativi spazi comuni, quali,
ad esempio, le mense, l’aggiornamento dei protocolli di sicurezza negoziati dalle parti sociali sembra essere la strada
principe per risolvere le criticità che la normativa solleva in relazione alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
ed evitare contestualmente iniziative individuali e unilaterali “a macchia di leopardo”.

I protocolli – siglati al livello nazionale, settoriale e aziendale – hanno infatti la possibilità di prevedere delle disposizioni per far fronte alle diverse peculiarità organizzative delle imprese. In questo modo, la gestione di questa nuova fase registrerebbe, ancora una volta, la partecipazione attiva del sindacato, a cui oggi, nonostante l’impegno profuso durante la prima stagione pandemica,
sembra essere additata la responsabilità di ogni criticità relativa alla messa in sicurezza degli ambienti di lavoro.

di Giada Benincasa, Giovanni Piglialarmi, WP Salus n. 7/2021

Fonte: ADAPT