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Decreto Milleproroghe 2024: le proroghe di termini in materia di lavoro

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 27 dicembre 2024, n. 202 recante “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi“.

Di seguito, le principali novità sui termini in materia di lavoro:

  • prorogata al 31 dicembre 2025 la facoltà di utilizzo nei contratti di lavoro dipendente a tempo determinato nel settore privato della causale basata sulle “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti”, qualora non vi siano causali individuate dalla contrattazione collettiva, come previsto dall’art. 19, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81;
  • sono limitate a 3 anni a decorrere dal 2025 le facoltà assunzionali previste nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni;
  • prorogata al 31 dicembre 2025 la facoltà per le ONLUS di accreditarsi per l’accesso alla ripartizione del cinque per mille anche se non iscritte al RUNTS;
  • si assegna al Dipartimento per gli Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri l’attività istruttoria per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni – LEP e dei relativi costi e fabbisogni standard fino al 31 dicembre 2025, a decorrere dal 5 dicembre 2024.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali

Legge di Bilancio 2025 e Correttivo Codice Appalti in Gazzetta Ufficiale

Approdano sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 la Legge 30 dicembre 2024, n. 207 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027” e il Decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 recante “Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36” .

Scarica i provvedimenti in Gazzetta Ufficiale

Legge di bilancio 2025

Correttivo Appalti

Collegato Lavoro: prime indicazioni dell’INL

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha emanato la nota n. 9740 del 30 dicembre 2024, con la quale fornisce le prime indicazioni sui contenuti del cd. Collegato Lavoro (Legge n. 203/2024).

La nota si sofferma sui seguenti articoli:

Art. 20 (Disposizioni relative ai procedimenti di conciliazione in materia di lavoro).

Art. 1 (Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81);

Art. 6 (Sospensione della prestazione di cassa integrazione);

Art. 10 (Modifiche al decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, in materia di somministrazione di lavoro);

Art. 11 (Norma di interpretazione autentica dell’articolo 21, comma 2, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, in materia di attività stagionali);

Art. 13 (Durata del periodo di prova);

Art. 14 (Termine per le comunicazioni obbligatorie in materia di lavoro agile);

Art. 17 (Applicazione del regime forfetario nel caso di contratti misti);

Art. 18 (Unico contratto di apprendistato duale);

Art. 19 (Norme in materia di risoluzione del rapporto di lavoro);

Scarica la nota INL 9740 del 30 dicembre 2024

‘Zone rosse’ nelle grandi città, direttiva del Ministro Piantedosi per innalzare la sicurezza urbana

Specifiche aree del territorio saranno vietate a soggetti pericolosi o con precedenti penali

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l’importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne quindi disporre l’allontanamento. 

Viene in tal modo esteso ad altre città questo strumento che ha già dato positivi risultati nel corso della sua prima applicazione a Firenze e Bologna dove complessivamente, negli ultimi 3 mesi, sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su 14mila persone controllate.

Il ricorso alle cosiddette “zone rosse” rientra nella più ampia strategia volta a garantire la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini. Tali ordinanze sono particolarmente utili in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado, come le stazioni ferroviarie e le aree limitrofe, nonché le “piazze dello spaccio”, dove sono già in atto le operazioni interforze ad alto impatto.

Le misure potranno essere applicate anche in altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate da un’elevata concentrazione di persone e attività commerciali e dove si registrano spesso episodi di microcriminalità (furti, rapine), violenza (risse, aggressioni), vandalismo, abuso di alcol e degrado. In vista del Capodanno, l’applicazione delle “zone rosse” rappresenta inoltre un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste.

Scarica la direttiva inviata ai prefetti

Fonte: Ministero dell’Interno