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Governo: istituita l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale

Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN).

Il provvedimento completa la strategia di cyber-resilienza nazionale, avviata con la disciplina sul perimetro cibernetico, e accresce, attraverso la promozione della cultura della sicurezza cibernetica, la consapevolezza del settore pubblico, privato e della società civile sui rischi e le minacce cyber.

L’Agenzia opererà sotto la responsabilità del Presidente del Consiglio dei ministri e dell’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica e in stretto raccordo con il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e sarà tra l’altro incaricata di:

  • esercitare le funzioni di Autorità nazionale in materia di cybersecurity, a tutela degli interessi nazionali e della resilienza dei servizi e delle funzioni essenziali dello Stato da minacce cibernetiche;
  • sviluppare capacità nazionali di prevenzione, monitoraggio, rilevamento e mitigazione, per far fronte agli incidenti di sicurezza informatica e agli attacchi informatici, anche attraverso il Computer Security Incident Response Team (CSIRT) italiano e l’avvio operativo del Centro di valutazione e certificazione nazionale;
  • contribuire all’innalzamento della sicurezza dei sistemi di Information and communications technology (ICT) dei soggetti inclusi nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, delle pubbliche amministrazioni, degli operatori di servizi essenziali (OSE) e dei fornitori di servizi digitali (FSD);
  • supportare lo sviluppo di competenze industriali, tecnologiche e scientifiche, promuovendo progetti per l’innovazione e lo sviluppo e mirando a stimolare nel contempo la crescita di una solida forza di lavoro nazionale nel campo della cybersecurity in un’ottica di autonomia strategica nazionale nel settore;
  • assumere le funzioni di interlocutore unico nazionale per i soggetti pubblici e privati in materia di misure di sicurezza e attività ispettive negli ambiti del perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (direttiva NIS), e della sicurezza delle reti di comunicazione elettronica.

Inoltre, il decreto istituisce il Comitato interministeriale per la cybersicurezza (CIC) e prevede specifici poteri di controllo da parte del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR).

Infine, quale tempestivo adeguamento alla normativa europea, il Governo ha individuato l’Agenzia quale Centro nazionale di coordinamento italiano, che si interfaccerà con il “Centro europeo di competenza per la cybersicurezza nell’ambito industriale, tecnologico e della ricerca” di recente istituzione, concorrendo ad aumentare l’autonomia strategica europea nel settore.

Fonte: Governo

Certificazioni verdi: via libera del Garante della privacy

Certificazioni verdi: via libera del Garante della privacy

Certificazioni verdi: via libera del Garante, con adeguate garanzie
Disposto il blocco provvisorio per l’App IO

Il Garante per la protezione dei dati personali, all’esito di lunghe e proficue interlocuzioni con il Ministero della salute, ha dato parere favorevole sullo schema di decreto attuativo, che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del green pass, prevedendo adeguate garanzie per l’utilizzo delle certificazioni verdi. Il green pass, introdotto dal decreto “Riaperture” per consentire gli spostamenti tra Regioni e l’accesso a eventi pubblici e sportivi, è ora previsto, nelle zone gialle, anche per partecipare alle feste in occasione di cerimonie civili e religiose.

L’Autorità, che ha già avvertito il Governo sulle criticità dell’attuale versione del decreto “Riaperture”, ricorda la necessità di individuare con chiarezza, in sede di conversione in legge del decreto, i casi in cui può essere chiesto all’interessato di esibire la certificazione verde per accedere a luoghi o locali.

Proprio l’attuale indeterminatezza delle circostanze in cui è richiesta l’esibizione del green pass ha favorito l’adozione, da parte di alcune Regioni e Province autonome, di ordinanze che ne hanno imposto l’uso anche per scopi ulteriori rispetto a quelli previsti nel decreto riaperture e nei confronti delle quali il Garante è già intervenuto.

L’Autorità sottolinea, inoltre, che anche il Regolamento europeo sul green pass, attualmente in fase di adozione, prevede che lo stesso possa essere utilizzato dagli Stati membri per finalità ulteriori, rispetto agli spostamenti all’interno dell’Ue, ma solo se ciò è espressamente previsto e regolato da una norma nazionale.

L’Autorità – pur valutando positivamente, nel complesso, lo schema di Dpcm, che recepisce gran parte delle indicazioni fornite del Garante nel corso delle interlocuzioni con il Ministero della Salute – rileva alcuni profili sui quali ritiene necessario un intervento di modifica.

In particolare, il Garante chiede chiarezza sulle finalità per le quali potrà essere richiesto il green pass che dovranno essere stabilite con una norma di rango primario. Inoltre, la norma dovrà prevedere che le certificazioni possano essere emesse e rilasciate solo attraverso la Piattaforma nazionale-DGC e verificate esclusivamente attraverso l’App VerificaC19. Tale app infatti è l’unico strumento in grado di garantire l’attualità della validità della certificazione verde, in conformità ai principi protezione dei dati personali, garantendo inoltre che i verificatori possano conoscere solo le generalità dell’interessato, senza visualizzare le altre informazioni presenti nella certificazione (guarigione, vaccinazione, esito negativo del tampone).

Altra misura, chiesta e ottenuta dal Garante nel corso delle interlocuzioni con il Ministero della salute, è che i soggetti deputati ai controlli delle certificazioni verdi siano chiaramente individuati e istruiti.

Quanto alle modalità con le quali ottenere il green pass, lo schema di decreto prevede che venga messo a disposizione attraverso diversi strumenti digitali (sito web della Piattaforma nazionale-DGC; Fascicolo sanitario elettronico; App Immuni; App IO) che permetteranno agli interessati di consultare, visualizzare e scaricare le certificazioni. Inoltre gli interessati potranno rivolgersi anche al medico di famiglia e al farmacista per scaricare la certificazione verde.

In merito alle app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l’uso dell’App Immuni, ma ha rinviato l’impiego dell’App IO a causa delle criticità riscontrate in merito alla stessa.

Nella stessa riunione del Collegio, con distinto provvedimento, l’Autorità, in relazione a criticità di ordine generale sul funzionamento dell’App IO, ha ordinato in via d’urgenza alla società PagoPA di bloccare provvisoriamente alcuni trattamenti di dati effettuati mediante la predetta app che prevedono l’interazione con i servizi di Google e Mixpanel, e che  comportano quindi un trasferimento verso Paesi terzi (es. Usa, India, Australia) di dati particolarmente delicati (es. transazioni cashback, strumenti di pagamento, bonus vacanze), effettuato senza che gli utenti ne siano stati adeguatamente informati e abbiano espresso il loro consenso.

Profili sui quali l’Autorità aveva già richiamato l’attenzione con diversi provvedimenti del 2020 fornendo peraltro indicazioni per rendere conforme l’uso dell’app alla normativa sulla privacy.

Fonte: GPDP

Istat: ad aprile la produzione industriale raggiunge i livelli pre-pandemia

Istat: ad aprile la produzione industriale raggiunge i livelli pre-pandemia

Istat: l’indice mensile della produzione industriale italiana (aprile 2021)

Ad aprile, col quinto mese consecutivo di crescita congiunturale, il livello dell’indice destagionalizzato della produzione industriale supera i livelli prepandemici di febbraio 2020.

Tutti i principali settori di attività registrano incrementi su base mensile, tra cui spicca quello osservato per i beni strumentali.

In termini tendenziali, l’indice corretto per gli effetti di calendario registra fortissimi incrementi per quasi tutti i settori, dovuti ai livelli produttivi particolarmente bassi dell’aprile dello scorso anno, quando ebbero luogo le maggiori restrizioni all’attività produttiva per il contenimento dell’epidemia di Covid-19.

Fonte: Istat

Dl “Reclutamento” in Gazzetta Ufficiale

Dl “Reclutamento” in Gazzetta Ufficiale

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.136 del 09-06-2021) il decreto legge  9 giugno 2021, n. 80: Misure urgenti per il rafforzamento della capacita’ amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia. cd Dl Reclutamento