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Contratto di lavoro a termine: deroghe Covid applicabili ai lavoratori in forza al 23 marzo 2021

Contratto di lavoro a termine: deroghe Covid applicabili ai lavoratori in forza al 23 marzo 2021

Con la nota n. 762 del 2021, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro interviene con dei chiarimenti riguardanti il lavoro a tempo determinato proponendo una logica interpretazione estensiva delle deroghe alla disciplina ordinaria di tale tipologia contrattuale. Viene chiarito, infatti, che le previsioni riguardanti la possibilità di rinnovo o la proroga di contratti a termine, relativi a lavoratori in forza presso aziende che fruiscono degli strumenti di integrazione salariale previsti dalla normativa emergenziale Covid-19, riguarda una platea di lavoratori definita in base alla applicabilità dei vari decreti che si sono susseguiti dal Cura Italia in poi.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato la nota n. 762 del 12 maggio 2021, in cui fornisce chiarimenti sul rinnovo o la proroga di contratti a termine relativi a lavoratori in forza presso aziende che fruiscono degli strumenti di integrazione salariale previsti dalla normativa emergenziale Covid-19.

Già con il decreto Cura Italia dello scorso anno, infatti, il legislatore ha consentito al datore di lavoro che aveva fatto ricorso agli strumenti di integrazione salariale emergenziali la possibilità di rinnovare o prorogare contratti a termine, anche a scopo di somministrazione di lavoro, in deroga, al generale divieto di cui all’art. 20, comma 1, lett. c), del D. Lgs. n. 81/2015 che preclude la stipula di contratti a tempo determinato in “unità produttive nelle quali sono operanti una sospensione del lavoro o una riduzione dell’orario in regime di cassa integrazione guadagni, che interessano lavoratori adibiti alle mansioni cui si riferisce il contratto a tempo determinato.

In tutti questi casi, dunque, non si prevede la trasformazione del contratto in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato”.

Le successive discipline che si sono succedute nell’ultimo anno hanno provveduto a riproporre la disposizione dettata dal Cura Italia e l’Ispettorato chiarisce in modo definitivo che, ai fini della corretta individuazione della platea dei lavoratori attualmente destinataria degli strumenti di integrazione salariale emergenziali, deve farsi riferimento ai lavoratori in forza alla data di entrata in vigore di ciascuno dei decreti Covid-19.Ciò premesso, l’INL conferma che è possibile rinnovare o prorogare contratti a termine anche per i lavoratori che accedono ai trattamenti di integrazione salariale, laddove gli stessi siano in forza alla data del 23 marzo 2021 (data di entrata in vigore del decreto Sostegni).

Fonte: IPSOA

Governo: Approvato il Decreto “Riaperture”

Governo: Approvato il Decreto “Riaperture”

“RIAPERTURE”, ANTICIPO DEL CALENDARIO

Misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da COVID-19 (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da COVID-19.


In considerazione dell’andamento della curva epidemiologica e dello stato di attuazione del piano vaccinale, il testo modifica i parametri di ingresso nelle “zone colorate”, secondo criteri proposti dal Ministero della salute, in modo che assumano principale rilievo l’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione complessiva nonché il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva.


Inoltre, nelle “zone gialle” si prevedono rilevanti, ancorché graduali, modifiche. Di seguito le principali:

dall’entrata in vigore del decreto, il divieto di spostamenti dovuti a motivi diversi da quelli di lavoro, necessità o salute, attualmente previsto dalle ore 22.00 alle 5.00, sarà ridotto di un’ora, rimanendo quindi valido dalle 23.00 alle 5.00. A partire dal 7 giugno 2021, sarà valido dalle ore 24.00 alle 5.00. Dal 21 giugno 2021 sarà completamente abolito;

dal 1° giugno sarà possibile consumare cibi e bevande all’interno dei locali anche oltre le 18.00, fino all’orario di chiusura previsto dalle norme sugli spostamenti;

dal 22 maggio, tutti gli esercizi presenti nei mercati, centri commerciali, gallerie e parchi commerciali potranno restare aperti anche nei giorni festivi e prefestivi;

anticipata al 24 maggio, rispetto al 1° giugno, la riapertura delle palestre;

dal 1° luglio potranno riaprire le piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere, nel rispetto delle linee guide e dei protocolli;

dal 1° giugno all’aperto e dal 1° luglio al chiuso, sarà consentita la presenza di pubblico, nei limiti già previsti (25 per cento della capienza massima, con il limite di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso), per tutte le competizioni o eventi sportivi (non solo a quelli di interesse nazionale);

dal 22 maggio sarà possibile riaprire gli impianti di risalita in montagna, nel rispetto delle linee guida di settore;

dal 1° luglio sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò potranno riaprire al pubblico;

parchi tematici e di divertimento potranno riaprire al pubblico dal 15 giugno, anziché dal 1° luglio;

tutte le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi saranno di nuovo possibili dal 1° luglio;

dal 15 giugno saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, tramite uso della “certificazione verde”. Restano sospese le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso;

dal 1° luglio sarà nuovamente possibile tenere corsi di formazione pubblici e privati in presenza.

Fonte: Governo

Agenzia delle Entrate: chiarimenti sui contributi a fondo perduto

Agenzia delle Entrate: chiarimenti sui contributi a fondo perduto

Circolare n. 5 del 14 maggio 2021: Chiarimenti ai fini della fruizione dei contributi a fondo perduto previsti dai commi da 1 a 9 dell’articolo 1 del Decreto-Legge 22 marzo 2021, n. 41 (recante «Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19») e da altri provvedimenti.

Assiv, Merlo: le azioni della Commissione per l’Innovazione

Assiv, Merlo: le azioni della Commissione per l’Innovazione

ASSIV l’Associazione Italiana Vigilanza Servizi Fiduciari, con la Commissione per l’Innovazione, recentemente costituita e della quale fanno parte Dario La Ferla, Consigliere Delegato di Sorveglianza Italiana, Francesco Crescini, Direttore Generale di VCB Securitas, Andrea Forte, Direttore Operativo di Forte Secur Group ed Elena Merlo, Consigliere Delegato di IVNG, intende elaborare progetti di carattere innovativo per la promozione del comparto Sicurezza Privata.
Dopo aver incontrato La Ferla, Crescini e Forte, S News incontra Elena Merlo (nella foto), Consigliere Delegato di IVNG, Istituto Vigilanza Notturna Gallarate.

Elena Merlo

Come intendete operare, dottoressa Merlo, per raggiungere gli obiettivi della neo Commissione?

La nostra idea è di iniziare dal concetto di Associazione, intesa non tanto come gruppo, bensì come un vero e proprio centro di interessi comuni, in cui l’unione tra le società consente di portare un valore aggiunto a ciascun associato.
Vogliamo pertanto partire da una visione di insieme, dove il singolo non è una realtà a sé stante, ma rappresenta la congiunzione fondamentale di un grande anello, al cui centro vengono poste le necessità, i requisiti e le reali esigenze del mondo della Vigilanza. Sono cresciuta con un grande insegnamento “l’unione fa la forza” e anche per questo noi giovani dobbiamo credere sempre di più nelle potenzialità che possiamo avere se collaboriamo, se riuniamo le nostre energie e ci supportiamo a vicenda, al fine di crescere ed ottimizzare le nostre possibilità di miglioramento, in un mondo sempre più competitivo e famelico.

Quali, quindi, le azioni che metterete in campo?

In tale contesto, la Commissione si propone di agire in due direzioni: prima di tutto dall’interno dell’Associazione, e in particolare dai singoli associati, che devono riacquisire coscienza delle enormi potenzialità di Assiv, e, in seconda istanza, all’esterno, ovvero rivolgendoci al collettivo, poco o per nulla consapevole delle capacità del nostro comparto.
Il primo passo sarà quindi quello di coinvolgere i membri dell’Associazione, talvolta passivi alle iniziative e alle evoluzioni del gruppo, chiedendo loro una maggiore apertura e condivisione di progetti ed idee, finalizzata all’interesse comune.
Al contempo, ci impegneremo a far emergere il settore, che non gode ad oggi della fama e della reputazione che merita. Attraverso un utilizzo intelligente e ben calibrato dei mass media, ci dedicheremo alla promozione e alla valorizzazione del ruolo che gli Istituti di Vigilanza hanno all’interno della società. A questo proposito offriremo supporto e un aiuto concreto alla nostra Presidente, che ha già iniziato questo percorso, volto ad una rappresentazione vera e tangibile della divisione di cui facciamo parte, con grande orgoglio.

a cura di Monica Bertolo

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