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CYBERSICUREZZA, NIS2: Sicurezza reti informatiche. Pubblicato Regolamento per applicazione clausola di salvaguardia prevista dalla normativa NIS2

Pubblicato nella GURI n. 33 del 10 Febbraio 2025 il DPCM 9 dicembre 2024, n. 221 “Regolamento per la definizione dei criteri per l’applicazione della clausola di salvaguardia di cui all’articolo 3, commi 4 e 12, del decreto legislativo del 4 settembre 2024, n. 138, di recepimento della direttiva (UE) 2022/2555, relativa a misure per un livello comune elevato di cybersicurezza nell’Unione, recante modifica del regolamento (UE) n. 910/2014 e della direttiva (UE) 2018/1972 e che abroga la direttiva (UE) 2016/1148”

Questo il link al testo del DPCM, recante il Regolamento di definizione dei criteri per l’applicazione della clausola di salvaguardia che consente di derogare all’applicazione del criterio di aggregazione dei dati per la determinazione della qualifica di media o grande impresa, in attuazione di quanto previsto dal DLGS 138/2024, di recepimento della direttiva cosiddetta NIS2, in materia di cybersicurezza delle reti informatiche.

In particolare, il  DLGS 138 prevede che per determinare se un soggetto sia da considerarsi una media o grande impresa, i suoi dati non vengano valutati isolatamente ma si considerino anche quelli delle imprese associate e collegate, in modo da riflettere la reale dimensione economica del soggetto. Tuttavia, un’impresa può essere considerata separatamente – applicando la c.d. clausola di salvaguardia – nel caso in cui questa sia indipendente dalle sue imprese collegate sia in termini di sistemi informativi e di rete che in termini di servizi che fornisce.

Nello specifico, il Regolamento stabilisce le condizioni e le modalità in base alle quali un’impresa può essere considerata indipendente dalle sue imprese collegate, e prevede che la clausola di salvaguardia possa essere accolta qualora il soggetto dichiari congiuntamente:

  • Indipendenza sistemi informativi e di rete NIS da quelli delle imprese collegate – I sistemi informativi e di rete delle imprese collegate non contribuiscono in alcun modo al funzionamento dei sistemi informativi e di rete NIS del soggetto medesimo;
  • Indipendenza attività e servizi NIS dalle imprese collegate – Le attività e i servizi delle imprese collegate non contribuiscono in alcun modo allo svolgimento delle attività e all’erogazione dei servizi NIS del soggetto medesimo.

L’applicazione della clausola può essere richiesta nell’ambito della registrazione nella piattaforma digitale sul sito dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), da effettuarsi entro il 28 Febbraio p.v..

In ogni caso, la clausola non può essere richiesta dai soggetti che, indipendentemente dalle dimensioni, soddisfano almeno uno dei seguenti criteri:

  • Adottano decisioni o esercitano un’influenza dominante sulle decisioni relative alle misure di gestione del rischio per la sicurezza informatica di un soggetto importante o essenziale;
  • Detengono o gestiscono sistemi informativi e di rete da cui dipende la fornitura dei servizi del soggetto importante o essenziale;
  • Effettuano operazioni di sicurezza informatica del soggetto importante o essenziale;
  • Forniscono servizi TIC o di sicurezza, anche gestiti, al soggetto importante o essenziale.

Maggiori informazioni sul sito dell’ACN.

Fonte: ANIE News

Chiarezza e confronto: la replica di ASSIV e Legacoop Produzione e Servizi sulla Gazzetta di Modena

Nei giorni scorsi, la Gazzetta di Modena e la Gazzetta di Reggio hanno pubblicato un articolo che riportava accuse anonime da parte di una Guardia Particolare Giurata su presunti comportamenti scorretti da parte degli imprenditori della vigilanza privata nei confronti dei lavoratori.

Più videocamere e controlli alla stazione ferroviaria di Brescia

Deciso in prefettura il potenziamento della sorveglianza e nuove misure di prevenzione

Più videocamere e controlli alla stazione ferroviaria di Brescia e nuove misure organizzative finalizzate a migliorare la sicurezza dell’intera infrastruttura.

Sono queste le principali misure decise nel corso della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta oggi dal prefetto, Andrea Polichetti.

Sulla base al protocollo sottoscritto recentemente tra il ministero dell’Interno e Ferrovie dello Stato Italiane (FS), il comitato ha condiviso la necessità di rafforzare ulteriormente la sicurezza. In tale direzione, si procederà con il potenziamento della videosorveglianza e l’attivazione di servizi di sicurezza sussidiaria, con la possibile introduzione di guardie particolari giurate sui binari, negli spazi comuni e nelle aree commerciali. FS introdurrà, inoltre, ulteriori misure organizzative per potenziare la sicurezza della stazione.

Il piano prevede anche la riqualificazione ambientale e il sostegno alle situazioni di marginalità presenti nell’area, con l’obiettivo di rendere la stazione più fruibile e sicura per cittadini e viaggiatori.

Fonte: Ministero dell’Interno

Sottoscritto in prefettura il “Patto per Terni Sicura”

Rafforzamento della videosorveglianza e della illuminazione pubblica tra le misure previste dall’intesa

Promuovere azioni integrate e sviluppare progetti mirati per la sicurezza urbana, puntando sulla prevenzione e il contrasto alla criminalità diffusa.

Questo l’obiettivo principale del “Patto per Terni Sicura”, che prevede il rafforzamento dei sistemi di controllo del territorio attraverso l’impiego di nuove tecnologie, il potenziamento della videosorveglianza con l’installazione di nuove telecamere e il miglioramento della rete di illuminazione pubblica.

L’accordo è stato sottoscritto ieri dal prefetto Antonietta Orlando, dalla Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, dal Vice Presidente della Provincia di Terni, Francesco Maria Ferranti, e dal Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi.

A livello operativo, il Patto punta a intensificare la collaborazione tra le Forze di polizia e la Polizia locale, garantendo un controllo più incisivo del territorio. Saranno potenziati i meccanismi di interscambio informativo tra le rispettive sale operative, così da migliorare l’efficacia delle azioni di contrasto alla criminalità.

Prevista inoltre l’istituzione di una cabina di regia, coordinata dalla prefettura e composta da rappresentanti della Regione, della Polizia Locale e Provinciale, della Questura, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato. L’organismo avrà il compito di garantire un costante scambio informativo e un’analisi congiunta dei risultati ottenuti, consentendo di adattare progressivamente le strategie alle esigenze del contesto.

«Desidero ringraziare le Istituzioni firmatarie del Patto, il cui obiettivo è eliminare progressivamente le aree di degrado e illegalità, nel pieno rispetto delle competenze delle autorità di Pubblica Sicurezza e ottimizzando l’integrazione della Polizia locale»”, ha dichiarato il prefetto al termine della sottoscrizione.

Fonte: Ministero dell’Interno