In data 10 marzo 2022 è stata pubblicata la nuova norma UNI 10891 “Servizi – Istituti di Vigilanza Privata – Requisiti” a distanza di poco più di un ventennio dalla prima edizione.  

La norma UNI 10891:2022 definisce i requisiti minimi obbligatori per la gestione degli Istituti di Vigilanza Privata di qualsiasi natura giuridica e dei servizi dagli stessi erogati sulla base di specifica autorizzazione, ai fini della valutazione della loro conformità in riferimento alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065 e alla legislazione vigente.

La nuova UNI 10891:2022, in linea con il quadro regolamentare cogente richiamato dai DM n. 269/2010 e n. 115/2014 nonché dal Disciplinare del Capo della Polizia del 24.02.2015, individua e definisce tutte le figure apicali e gli operatori chiamati ad erogare i servizi di vigilanza privata ora tutti definiti anche in termini di qualità a indubbio vantaggio dei clienti e, più in generale, dell’intero mercato.

In quest’ottica la norma esalta i requisiti di queste qualificate e importanti imprese che, su richiesta dei clienti, partecipano attivamente alla tutela delle loro proprietà mobiliari e immobiliari ma anche a più complessi e delicati compiti, quali quelli di sicurezza sussidiaria/complementare nell’ambito degli aeroporti, dei porti, delle stazioni ferroviarie e dei trasporti terrestri quando non vi provvedono le Forze di Polizia e per il cui espletamento non è richiesto l’esercizio di pubbliche funzioni.

La nuova UNI 10891 rafforza quindi l’impiego e il coinvolgimento nella pianificazione dei servizi delle figure professionali altamente qualificate quali quella, ad esempio, del Security Manager che affianca e supporta l’alta Direzione. Di particolare interesse gli aspetti che attengono ai requisiti dell’impresa e l’attenzione dedicata ai rapporti con i clienti, alla selezione e qualifica dei fornitori, agli approvvigionamenti, alla formazione, addestramento e aggiornamento del personale in linea con la vigente normativa.

La nuova edizione della norma va a colmare inoltre i vuoti immediatamente emersi all’indomani del varo del quadro legislativo cogente, prevedendo pertanto tra i servizi anche quelli ricompresi nella Classe Funzionale C nonché i servizi di Classe Funzionali A regolamentati da leggi speciali quali ad esempio DM 85/99, DM 154/2009, DM 139/2019. (Fonte: UNI).

Assiv è stata una delle principali protagoniste al tavolo che ha elaborato la riedizione della norma, contribuendo in maniera significativa alla stesura del testo.

Per Assiv è stato fondamentale arrivare ad una formulazione che non prevedesse ulteriori oneri per le aziende e non imponesse livelli di servizio e misurazioni sicuramente gravosi per l’organizzazione aziendale.