Mille occhi sulla città e la pubblica sicurezza. L’auspicio e l’obiettivo di ASSIV

Mille occhi sulla città è un protocollo d’intesa nato per iniziativa dell’allora Ministro dell’Interno Roberto Maroni, in tema di pubblica sicurezza. 

Avviato nel 2010, fu stipulato inizialmente tra il Ministero, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e le varie Associazioni del settore degli Istituti di Vigilanza Privata, al quale hanno poi aderito anche quasi tutte le prefetture del Paese.

“Infatti – specificano da Assiv – lo strumento diviene territorialmente operativo  quando la Prefettura si associa al protocollo nazionale rinnovato sottoscrivendone uno di sua competenza con quegli istituti di vigilanza operanti nel territorio che vengono invitati a partecipare, a titolo gratuito, al progetto”.  

Rinnovato da ultimo il 25 gennaio, in modalità a distanza a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, “ai sensi del documento – sottolineano da Assiv – gli Istituti di Vigilanza si impegnano nell’ottica della sicurezza complementare a collaborare con le forze dell’ordine, segnalando ogni anomalia rilevata che possa interessare l’ordine pubblico, non solo i reati perseguibili d’ufficio (obbligo già sancito dal codice penale per gli incaricati di pubblico servizio), ma anche fatti che possono pregiudicare la sicurezza urbana, stradale o i servizi pubblici essenziali, come eventuali fattori di degrado ambientale o sociale, disponendo inoltre sinergia tra le centrali operative e garantendo la trasmissione di dati e informazioni utili”. 

Come già evidenziato in più occasioni, anche in una recente audizione al Parlamento, “l’auspicio di Assiv – evidenziano dall’Associazione Vigilanza e Servizi Fiduciari – è che si possa cogliere una volta per tutte l’occasione del rinnovo per prevedere l’introduzione di meccanismi ed indirizzi coerenti e uniformi sul territorio nazionale, che includano gli Istituti di Vigilanza privata in un disegno organico di riforma della sicurezza. Mille occhi sulla città è infatti un progetto che prevede un rapporto di collaborazione tra Istituti di Vigilanza Privata, Polizia Locale e Forze di Polizia nazionali. Se non si cogliesse quest’ulteriore occasione si tratterebbe di una nuova mancanza per gli enti pubblici locali e nazionali ed un mancato riconoscimento per l’opera svolta quotidianamente dalle Guardie Particolari Giurate per garantire la sicurezza dei territori. GPG che da sempre svolgono con abnegazione e senso del dovere il proprio lavoro, da ultimo in occasione delle vicissitudini connesse alle misure di lockdown e distanziamento sociale, imposte dalla pandemia da covid-19”. 

L’obiettivo di Assiv, nella sua azione quotidiana a supporto delle istituzioni, quindi non cambia: sinergia pubblico-privato in un’ottica di sussidiarietà complementare con un occhio all’innalzamento complessivo dei livelli di sicurezza del Sistema-Paese.

di Monica Bertolo S News