Videosorveglianza sui mezzi pubblici a Reggio Emilia, firmato protocollo in prefettura

Potenziata la collaborazione tra Società Emiliana Trasporti Autofiloviari, Agenzia per la mobilità e Forze di polizia

Il prefetto di Reggio Emilia, Iolanda Rolli, ha sottoscritto oggi insieme al presidente della Società Emiliana Trasporti Autofiloviari e all’amministratore dell’Agenzia per la Mobilità e il Trasporto Unico Locale, il protocollo d’intesa per l’uso dei sistemi di videosorveglianza presenti a bordo di tutti gli autobus Seta in servizio sulle reti urbane ed extraurbane del territorio.

«L’accordo vuole massimizzare l’utilizzo della videosorveglianza per innalzare i livelli di sicurezza reale e percepita dei cittadini. L’implementazione e l’estensione dei sistemi di videosorveglianza, comprese le telecamere sui parabrezza, che documentano le dinamiche di eventuali incidenti, arricchiscono inoltre la collaborazione tra istituzioni e aziende del servizio pubblico con le Forze di polizia, come strumento utile sia a fini preventivi che investigativi», ha commentato il prefetto.

I sistemi di videosorveglianza sono già presenti sui circa 270 mezzi della Seta, in servizio nel bacino provinciale di Reggio Emilia, ed equipaggeranno anche tutti i nuovi bus che saranno acquistati dall’azienda.

Ciascun sistema di videosorveglianza prevede un numero di telecamere installate a bordo degli autobus a seconda delle dimensioni del mezzo, registrazione continua e conservazione delle immagini acquisite nel rispetto della normativa vigenti, attivazione delle stesse telecamere con allarme manuale azionato dall’autista o automatico azionato da sensori di movimento. Se necessario, il conducente del bus potrà contattare la sala operativa dell’azienda attraverso un pulsante di allarme che comporta l’immediata geolocalizzazione del mezzo, consentendo l’attivazione in tempo reale del flusso video dalle telecamere sul mezzo e l’intervento immediato anche delle Forze dell’ordine.

In conclusione, è stata sottolineata l’efficacia deterrente di tali dispositivi contro effrazioni e atti vandalici, dal momento che sono in funzione 24 ore su 24 e utilizzati anche quando il bus è fermo al capolinea o parcheggiato in deposito.

Fonte: Ministero dell’Interno