Oggi 12 Giugno 2018, presso la Sala Conferenze dell’ANCI, si è tenuto il convegno sul delicato tema “Safety & Security nelle manifestazioni pubbliche”, con la partecipazione di esponenti delle Istituzioni e relatori di alto profilo professionale.

Ad aprire i lavori, il Segretario Generale dell’ANCI, Dott.ssa Veronica Nicotra che, dopo i saluti di benvenuto, ha dato una panoramica di quanto è accaduto e sta accadendo a livello normativo ed istituzionale a seguito degli eventi verificatisi a Torino il 3 Giugno 2017.

A seguire, gli interventi del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell’Interno Prefetto Bruno Frattasi, del Sindaco di Napoli, nonché Delegato Sicurezza e Legalità dell’ANCI Luigi De Magistris, del Vice Capo di Gabinetto e Delegato alla Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale Marco Cardilli che si è focalizzato sul tema “L’attività autorizzatoria del Comune”, del Comandante Generale della Polizia Locale di Venezia Marco Agostini sul tema “Le circolari ministeriali e i riflessi sulla Polizia Locale”, del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Gioacchino Giomi che ha spiegato “Il ruolo dei Vigili del Fuoco nella gestione degli eventi”, del Direttore della UOC Maxi emergenze Azienda Regionale emergenza Sanitaria del Lazio – Ares 118 Anna Maria Matarese che si è soffermata su “Il ruolo del 118 nella gestione sanitaria degli eventi”.

Anche Assiv ha partecipato nella persona del Presidente Maria Cristina Urbano che ha dato il suo contributo spiegando quali sono i “profili di responsabilità della Vigilanza Privata nel servizio di stewarding”.

Grande assente il Prefetto Mario Morcone, recentemente ritiratosi dal servizio attivo, che nella sua qualità di Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, ha firmato la cosiddetta “Direttiva Morcone“ del 28 Luglio 2017, provvedimento che ha tentato di dare sistematicità alle circolari del Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli e a quella del Prefetto Bruno Frattasi, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, che si sono succedute a seguito dei fatti di Manchester e Torino.

A moderare il Dott. Antonio Ragonesi, Responsabile Area Relazioni Internazionali Sicurezza, Legalità e Diritti civili, Territorio e infrastrutture, Ambiente, Protezione civile e Sport – Anci.

L’incontro, che ha visto una straordinaria partecipazione di pubblico, proveniente da numerosi Comuni d’Italia, è stato di grande interesse, ed ha fornito molti spunti di riflessione sull’attualissimo problema della gestione degli eventi pubblici, sotto il profilo della security & safety, che, secondo le direttive, devono essere assicurate con una azione sinergica fra i vari organismi pubblici preposti (Prefetture, Questure, Comuni, VVFF, Responsabili Emergenze Sanitarie) ed in maniera integrata con soggetti privati “secondo il collaudato modello organizzativo previsto per le manifestazioni sportive…mediante il concorso di un servizio di stewarding calibrato secondo le esigenze, che esalti la partnership tra pubblico e privato, in un’ottica di gestione partecipata della sicurezza”. Orbene, ad avviso di ASSIV, solo un attento risk assessment preventivo all’evento, che pure viene richiamato come indispensabile dalla Direttiva Morcone, può fare emergere di quali profili di sicurezza l’evento in questione necessiti: e cioè se di interventi di sicurezza attiva riservati, ciascuno nel proprio ambito di legittimità, agli Steward (manifestazioni calcistiche), agli addetti ai servizi di controllo alle attività di intrattenimento e spettacolo (per le manifestazioni di intrattenimento e spettacolo), o alle Guardie particolari Giurate, sempre nei limiti dettati dalla normativa di settore. Se l’analisi del rischio rilevi anche la necessità di compiti di sicurezza passiva, allora si dovrà capire se, come noi pensiamo, gli addetti ai servizi fiduciari da impiegare nelle manifestazioni pubbliche debbano essere comunque inquadrati in strutture aziendali che garantiscano struttura di supporto e coordinamento, tipicità e sicurezza del rapporto di lavoro, disponibilità di attrezzature e mezzi, anche di protezione individuale, necessari all’espletamento dei servizi in oggetto, oltre ai requisiti richiesti dalla committenza, o se invece, come parte dei rappresentati comunali ha invocato, si possa attingere ad associazioni di “volontari” che, sicuramente esclusi da compiti di vigilanza attiva, difficilmente, se realmente “volontari”, potrebbero garantire i requisiti sopra descritti. Il dibattito resta aperto e, come già annunciato, vi saranno iniziative da parte di Anci nei confronti del Ministero dell’Interno, tese a chiarire quali compiti ed oneri spettino ai Comuni in materia di security e safety di eventi pubblici.