Banca d’Italia: lo smart working non riduce la produttività

Un recente studio pubblicato dalla Banca d’Italia conferma che lo smart working non comporta una diminuzione della produttività dei lavoratori. L’analisi, condotta su un campione rappresentativo di imprese e lavoratori del settore privato, evidenzia come il lavoro agile – se strutturato con strumenti adeguati e obiettivi chiari – possa garantire livelli di efficienza pari a quelli del lavoro in presenza, offrendo allo stesso tempo benefici in termini di flessibilità e benessere organizzativo.

I risultati principali dello studio

Secondo la Banca d’Italia, la produttività dei lavoratori in smart working rimane stabile e, in alcuni casi, può persino aumentare. Questo avviene soprattutto nei comparti caratterizzati da un forte contenuto digitale, dove la riduzione degli spostamenti e la possibilità di modulare i tempi di lavoro favoriscono una maggiore concentrazione.

La ricerca sottolinea inoltre che la flessibilità introdotta dal lavoro agile non incide negativamente sulla qualità delle performance, a condizione che l’organizzazione disponga di strumenti tecnologici adeguati, processi chiari, sistemi di monitoraggio delle attività e una buona capacità di coordinamento interno.

Un ulteriore elemento positivo riguarda il benessere dei lavoratori: la possibilità di conciliare meglio tempi di vita e lavoro migliora la soddisfazione professionale e riduce il turnover, con effetti favorevoli sulla continuità e stabilità dei processi produttivi.

Infine, lo studio evidenzia che la collaborazione e la condivisione delle informazioni non risultano compromesse dal lavoro da remoto, soprattutto quando l’azienda utilizza piattaforme digitali efficienti e modalità di comunicazione ben definite.

Smart working come leva di competitività

Lo smart working emerge come un modello organizzativo capace di sostenere la competitività delle imprese. Favorisce innovazione, efficienza e sostenibilità, grazie anche alla riduzione degli spostamenti e dei consumi energetici. Per questo motivo, la Banca d’Italia evidenzia l’importanza di integrare il lavoro agile in strategie più ampie di digitalizzazione e modernizzazione dei processi.

Implicazioni per imprese e lavoratori

Per le imprese, i risultati dello studio confermano che il lavoro agile può essere uno strumento efficace se accompagnato da:

  • adeguati investimenti digitali
  • definizione di obiettivi misurabili
  • formazione sulle competenze digitali
  • un equilibrio tra lavoro da remoto e presenza fisica

Per i lavoratori, lo smart working si conferma un’opportunità per migliorare la qualità della vita senza compromettere le prestazioni lavorative.

Banca d’Italia — Working Paper Lavoro da remoto e produttività: evidenze empiriche a livello di impresa (novembre 2025):
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/temi-discussione/2025/2025-1508/index.html bancaditalia.it

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