Crescono le ore lavorate e il costo del lavoro, criticità per i servizi labour intensive
I dati ISTAT relativi al terzo trimestre 2025 delineano un quadro del mercato del lavoro caratterizzato da dinamiche contrastanti: a fronte di un aumento dell’input di lavoro complessivo, si registra una lieve flessione del numero di occupati, accompagnata da un significativo incremento del costo del lavoro.
Input di lavoro in crescita, occupazione in lieve calo
Nel periodo considerato, l’input di lavoro complessivamente utilizzato dal sistema economico, misurato in termini di ore lavorate, cresce dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e del 2,0% su base annua.
Il numero di occupati, stimato dalla Rilevazione sulle forze di lavoro al netto della stagionalità, scende invece a 24 milioni 102 mila unità (-0,2% rispetto al trimestre precedente). La riduzione è imputabile soprattutto al calo dei dipendenti a termine, mentre risultano stabili i rapporti a tempo indeterminato e in lieve aumento gli indipendenti.
Il tasso di occupazione si attesta al 62,5%, in lieve diminuzione, mentre il tasso di disoccupazione scende al 6,1%. Aumenta invece il tasso di inattività, segnale di una partecipazione al mercato del lavoro ancora debole in alcune fasce della popolazione.
Dinamica delle posizioni lavorative nelle imprese
Nel settore dell’industria e dei servizi, le posizioni lavorative dipendenti crescono dello 0,4% su base congiunturale e dell’1,6% su base annua, con una dinamica più sostenuta per il lavoro full time rispetto al part time.
Prosegue il calo delle posizioni in somministrazione, seppur in rallentamento, mentre continua la crescita del lavoro intermittente, che segna un aumento significativo su base annua.
Le ore lavorate per dipendente risultano in aumento sia rispetto al trimestre precedente sia nel confronto con il 2024, mentre diminuisce il ricorso alla cassa integrazione.
Forte aumento del costo del lavoro
Elemento di particolare rilievo è l’andamento del costo del lavoro. Nel terzo trimestre 2025 l’indice destagionalizzato del costo del lavoro per unità di lavoro equivalente (Ula) cresce:
- dello 0,8% su base congiunturale;
- del 3,3% su base annua.
L’incremento è determinato sia dall’aumento delle retribuzioni (+2,8%) sia, soprattutto, dalla crescita dei contributi sociali (+4,8%).








