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ICMQ. Open Source Intelligence applicata alle investigazioni private e alla corporate security. 22 ottobre, 12 e 19 novembre 2024

PERCORSO FORMATIVO
OPEN SOURCE INTELLIGENCE
APPLICATA ALLE INVESTIGAZIONI PRIVATE E ALLA CORPORATE SECURITY


22 ottobre 2024
GOOGLE DORKING E PROMPT HACKING

12 novembre 2024

TECNICHE AVANZATE DI RICERCA SU GOOGLE E RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI TRAMITE
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
I BIAS COGNITIVI DELL’INFORMAZIONE E LE FAKE NEWS

19 novembre 2024

RACCOGLIERE, DISCRIMINARE E ANALIZZARE LE INFORMAZIONI TRA FAKE NEWS,
DISINFORMAZIONE E NOTIZIE GENERATE DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Formazione a distanza (FAD)


Presentazione. Per Open Source Intelligence (OSINT) si intende la disciplina dell’intelligence che si occupa della raccolta, analisi e distillazione di informazioni tratte da fonti aperte. Nata in ambito militare, l’OSINT negli ultimi anni si è guadagnata una valenza fondamentale anche nel campo della sicurezza, del business e della ricerca scientifica. Grazie alla digitalizzazione delle informazioni e alla virtualizzazione delle fonti, il mondo dell’OSINT è oggi considerato trasversale alla Cyber-intelligence, poiché più dell’80% dei dati sono generati, conservati e diffusi attraverso Internet. Le attività di raccolta e analisi di questi dati possono essere condotte con estrema facilità attraverso l’uso di un
semplice pc e di strumenti informatici di facile utilizzo.

Il Google Dorking, detto anche Google Hacking, è un insieme di tecniche di raccolta di informazioni online che si avvalgono di stringhe di ricerca avanzate per scoprire le informazioni nascoste in Google. È una strategia utilizzata da redazioni, organizzazioni di investigazione, revisori di sicurezza e truffatori tecnologici per interrogare il motore di ricerca online al fine di individuare dettagli nascosti che potrebbero essere disponibili su siti Internet pubblici o per identificare delle prove su uno specifico caso.

In misura simile, il Prompt Hacking è un insieme di tecniche per interrogare i modelli linguistici LLM delle maggiori piattaforme di IA (Chat GPT, Google Gemini, ecc..) al fine di ottenere informazioni nascoste e difficilmente acquisibili con strumenti ordinari. Il prompt hacking può inoltre essere utile per automatizzare compiti ripetitivi su specifici individui od organizzazioni, oppure per lavorare su ingenti quantità di dati.


Nell’analisi OSINT si deve prestare la massima attenzione ai rischi legati al cosiddetto “inquinamento dell’informazione” (mis-informazione, disinformazione, sovra-informazione), si deve saper valutare l’affidabilità delle informazioni e l’attendibilità delle fonti, è necessario saper riconoscere le fake news nelle loro varie forme e, soprattutto, si devono conoscere i principali bias cognitivi che impediscono all’analista di interpretare correttamente le informazioni evitando semplificazioni e pregiudizi.

Obiettivi
Il corso mira ad illustrare i fondamenti, le tecniche e le metodologie OSINT applicate alle investigazioni private e alla corporate security. Saranno approfondititi alcuni metodi e strumenti di ricerca e analisi delle informazioni utili allo svolgimento di attività investigative, con particolare focus alla sicurezza aziendale. (Modulo A)


Al termine del modulo di Google Dorking e Prompt Hacking, Il partecipante sarà in grado di padroneggiare tecniche avanzate di ricerca per sfruttare al massimo il principale motore di ricerca online e le più utilizzate piattaforme di Intelligenza artificiale, e costruire stringhe di ricerca personalizzate per le proprie esigenze. (Modulo B)

Con il modulo dedicato ai Bias cognitivi e alle Fake News, il partecipante sarà in grado di effettuare valutazioni sistematiche sull’attendibilità delle fonti online, sarà in grado di riconoscere i principali pattern di disinformazione e conoscerà i meccanismi psicologici e cognitivi che possono indurre l’analista a commettere errori di valutazione e attribuzione di significato, non solo in ambito OSINT,
ma nella quotidiana attività di interpretazione delle miriade di informazioni che giungono attraverso
i canali online. (Modulo C)

Destinatari
Il corso è rivolto a investigatori privati, professionisti della Security e data analyst. Il corso è indicato
per i Professionisti della Security per l’aggiornamento formativo delle competenze trasversali ai fini
del mantenimento della certificazione.


Requisiti
Per partecipare, anche singolarmente, ai moduli B e C, che sono considerati come upgrade
integrativi, è necessario possedere le conoscenze di cui al modulo A o aver partecipato ad una
precedente edizione del corso OSINT.


Attestati e crediti formativi
Verrà rilasciato un attestato di frequenza e saranno riconosciuti 8 crediti formativi per il modulo A
e 4 crediti formativi per i moduli B e C validi per il mantenimento della certificazione Professionisti
della Security UNI 10459, DPO Data Protection Officer UNI 11697 e Criminologo UNI 11783, al
superamento del test di valutazione.


Struttura del corso
Modulo A – 8 ORE – OSINT 22 ottobre 2024 dalle 9:00 alle 18:00
Modulo B – 4 ORE – Google Dorking e Prompt Hacking: 12 novembre 2024 dalle 9:00 alle 13:00
Modulo C – 4 ORE – Bias cognitivi e Fake News: 19 novembre 2024 dalle 9:00 alle 13:00

Per partecipare ai corsi FAD non occorrono particolari strumenti: è sufficiente una buona connessione ad internet ed un PC dotato di
videocamera; la piattaforma interattiva per la gestione delle lezioni, GoToMeeting, sarà messa a disposizione da ICMQ. Una volta iscritti,
riceverete una mail/calendar con il link per la connessione e l’orario. A questo punto, basterà cliccare sul link indicato, scaricare
l’applicazione per accedere alla piattaforma e quindi al vostro corso.

Il corso si svolgerà in modalità FAD, condivisione schermo e proiezione contenuti multimediali e
prevede una costante interazione tra docente e i corsisti, tramite l’approfondimento di case study,
esempi pratici con l’utilizzo in tempo reale di strumenti OSINT, esercizi e discussione.

Scarica la brochure del corso per info e costi

Per gli Associati ASSIV sono previste tariffe agevolate

ICMQ. La matrice dei rischi e il risk management per la progettazione e la gestione delle commesse così come richiesto negli appalti privati e pubblici (nuovo Codice D.lgs 36/2023). 17 ottobre 2024. Corso on line

La matrice dei rischi e il risk management per la progettazione e la gestione delle commesse così come richiesto negli appalti privati e pubblici (nuovo Codice D.lgs 36/2023)


Per prevenire e gestire le criticità nell’attività progettuale e nella gestione delle commesse. L’introduzione dell’analisi dei rischi nella relazione metodologica da parte di un concorrente in appalti gestiti con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa rappresenta un approccio vincente.

Per prevenire e gestire le criticità nell’attività progettuale e nella gestione delle commesse.
L’introduzione dell’analisi dei rischi nella relazione metodologica da parte di un concorrente in appalti gestiti con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa rappresenta un approccio vincente.

Agli Associati ASSIV verranno applicate tariffe scontate.

Scarica la brochure del corso

Medici aggrediti: “Un Security Manager e maggior sinergia tra vigilanza privata e polizia”

COMUNICATO STAMPA

MEDICI AGGREDITI: “UN SECURITY MANAGER E MAGGIOR SINERGIA TRA VIGILANZA PRIVATA E POLIZIA”
Le associazioni di categoria della vigilanza: “Così il pubblico risparmia e si incrementa la sicurezza”


Roma, 19 settembre 2024 – Gli istituti di Vigilanza privata sono pronti a fare la loro parte nell’implementazione dei livelli di sicurezza di alcuni siti strategici, a cominciare dagli ospedali e dai pronto soccorso, teatro di sempre più frequenti aggressioni ai danni del personale medico e infermieristico.

A lanciare la proposta di una sinergia tra la Vigilanza Privata e Forze dell’Ordine sono le associazioni maggiormente rappresentative del settore, Ass.I.V., ANIVP, UNIV, Legacoop Produzione e Servizi che ipotizzano la creazione di una cabina di regia unica, in grado di coordinare le attività di sicurezza.

“La carenza strutturale di organico tra le Forze dell’Ordine impone un miglior coordinamento e una maggior cooperazione tra pubblico e privato – spiega la presidente di Ass.I.V, Maria Cristina Urbano -. Si tratta di un percorso per step, il primo dei quali deve essere l’introduzione all’interno delle aziende ospedaliere della figura del Security Manager, il cui compito è quello di mappare le criticità ed effettuare un’analisi accurata dei rischi. Dopodichè si deve procedere in direzione di un affiancamento tra operatori di vigilanza privata e forze di pubblica sicurezza, in un’ottica di sinergia che potrà portare anche ad una progressiva sostituzione degli agenti di polizia, per un loro impiego sul campo, nelle strade delle nostre città”.

Questo sistema – aggiunge il presidente di ANIVP, Tullio Mastrangelo – consentirebbe allo Stato da un lato di porre un argine al dilagare del fenomeno della violenza negli ospedali, che tra 2020 e 2022 ha visto un’impennata dei casi di violenza, circa seimila, ai danni del personale sanitario. Dall’altro consentirebbe un risparmio alle casse dell’Ente pubblico, dato che le procedure per indire i concorsi e assumere nuovi agenti di Polizia, oltre ad essere complesso, sono estremamente lunghi e onerosi, rispetto al coinvolgimento di professionisti (Guardie Giurate) già formati, oggi in forza agli Istituti di Vigilanza”.

Siano disponibili ad un confronto con tutte le parti interessate – conclude il Presidente di UNIV, Annamaria Domenici – purché qualunque iniziativa propugnata per promuovere una partnership pubblico-privato nell’ambito dei servizi di sicurezza rappresenti l’occasione per porre all’attenzione delle stazioni appaltanti gli aspetti legati al riconoscimento dei livelli retributivi stabiliti dal CCNL di categoria e un corretto impiego del personale in questi servizi che già oggi è riservato alle Guardie Giurate ma vede diversi presidi ospedalieri provvedere con addetti al controllo accessi o portieri.

“L’utilizzo della vigilanza privata in sinergia con la pubblica amministrazione– aggiunge Andrea Laguardia Direttore Legacoop Produzione e Servizi- è uno degli esempi migliori di come pubblico e privato possono lavorare insieme con l’obiettivo di rendere i servizi pubblici più efficienti a vantaggio dei cittadini. In questo caso, inoltre, la sinergia è indispensabile per poter intervenire con velocità nella risoluzione di un problema drammatico che rende sempre più difficile lavorare nelle strutture sanitarie. Siamo a disposizione del Governo
e delle strutture sanitarie per individuare, da subito, strategie rapide d’intervento
”.

Le associazioni hanno inviato al Ministro della Salute e al Ministro dell’Interno una nota tecnica per esprimere altresì la necessità che le associazioni di comparto siano partecipi “dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitari” istituito dalla legge n. 113 del 2020.

Scarica la nota inviata dalle associazioni datoriali al Ministero della Salute e al Ministero dell’Interno

Scarica il Comunicato Stampa

Ufficio Stampa ASSIV

“Riforma delle Guardie Giurate: Il ddl Balboni adottato come testo base tra opportunità e criticità”

“Riforma delle Guardie Giurate: Il ddl Balboni adottato come testo base tra opportunità e criticità”

Come avevamo anticipato nel precedente post, questa settimana la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha riavviato la discussione su tre disegni di legge, due di maggioranza, uno di opposizione, volti a introdurre nuove “Disposizioni in materia di Guardie Giurate”. 

A valle di interlocuzioni informali che ASSIV ha avuto prima dell’estate, la Commissione era sembrata orientata ad adottare come testo base il DDL n. 902 Balboni (presidente di Commissione di Fratelli d’Italia), orientamento che tuttavia in quelle settimane non si era concretizzato in quanto nelle successive sedute non era stata trovata la quadra. 

Nella seduta dello scorso martedì pomeriggio, infine – seppur con il voto di astensione del Partito Democratico – la Commissione ha confermato la scelta del DDL n. 902 quale testo base per il prosieguo della discussione.

Ribadiamo il sincero apprezzamento di ASSIV per il fatto che il Parlamento sta dimostrando attenzione alle problematiche del settore della vigilanza privata, ma cogliamo l’occasione per tornare ad evidenziare come i disegni di legge in oggetto contengono certamente misure apprezzabili ma al contempo anche criticità sulle quali è bene tornare a soffermarsi, con l’obiettivo di fornire ogni utile spunto al legislatore affinché possa essere migliorata l’impostazione complessiva della norma in adozione. 

Ricordiamo che il DDL n. 902 Balboni istituisce due albi presso il Ministero dell’Interno: uno per le GPG e uno per gli aspiranti. Misura che può essere pienamente condivisa, purché ad occuparsene non siano le prefetture. E questo non per una preconcetta avversione nei confronti delle stesse, il cui lavoro al contrario apprezziamo grandemente, quanto piuttosto perché già afflitte da cronica carenza di personale a fronte di molteplici competenze, con il rischio non affatto teorico che la misura introdotta possa non essere adeguatamente implementata. L’esperienza passata consiglierebbe una scelta diversa da parte del legislatore.

Non è superfluo, in questa sede, ricordare come l’Albo delle Gpg sia già stato istituito qualche anno fa, la cui gestione da parte delle Prefetture oggi riscontra tempistiche per rinnovi e trasferimenti di gpg che richiedono tra i 3 e i 9 mesi, tempistiche assolutamente confliggenti con le oggettive necessità dei servizi svolti dagli Istituti di Vigilanza. In una siffatta situazione, un secondo albo non potrebbe che aggravare la situazione. Dunque – in fase di conversione del DDL – si potrebbe cogliere l’occasione del riordino della normativa per modificare alcune disposizioni consentendo l’accesso all’albo anche agli imprenditori per farne un valido strumento per l’incontro di domanda e offerta di lavoro. Si tratterebbe di una razionalizzazione del sistema a tutto vantaggio dell’Amministrazione e degli operatori, e della loro capacità di rispondere efficacemente alle richieste del mercato.

Altro aspetto critico del DDL Balboni è rappresentato dalla previsione di una sanzione per chi utilizza gli operatori disarmati (fiduciari) al posto delle GPG. ASSIV ha ripetutamente sottolineato, in tutte le sedi istituzionali, come tale pratica costituisca una distorsione, ma imputare tale responsabilità (e la connessa sanzione) per inadempienza a carico del solo Istituto di Vigilanza che invia operatori di sicurezza disarmata in luogo delle GPG, è fuorviante e non incide sulla causa, che invece risiede nelle scelte dei clienti che si concretizzano in bandi di gara che non lasciano altra scelta all’IVP. Sarebbe preferibile intervenire a monte, sulla corretta redazione dei bandi di gara, ma se una responsabilità deve essere imputata, quantomeno che sia condivisa tra i due soggetti, con la norma capace di definire il perimetro di tale corresponsabilità. 

Un ultimo tema ci preme portare all’attenzione della Commissione: quello del lavoro usurante. Si tratta di una disposizione molto costosa, ma non è questo il punto. La richiesta è che tale previsione venga meglio circoscritta e chiarita, probabilmente a beneficio esclusivo dei lavoratori che svolgono il servizio notturno e con specifici requisiti di anzianità. 

Restiamo insomma profondamente convinti della validità intrinseca che risiede nel confronto continuo e virtuoso tra istituzioni e organizzazioni di categoria rappresentanti del comparto, con il comune obiettivo di formulare leggi che, perseguendo l’interesse comune, creino le migliori condizioni possibili per l’operare delle aziende, la tutela dei lavoratori e per rispondere alle esigenze della Pubblica Amministrazione.

Il nostro appello, e la nostra disponibilità, a fornire un fattivo contributo per migliorare la norma, speriamo non cada nel vuoto. Forse superfluo è ribadire il nostro apprezzamento per il lavoro che la Commissione sta svolgendo.