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Corso di formazione Icmq in collaborazione con Università degli Studi Roma Tre – Norma UNI ISO 45001:2018 – 20-21-22-28-29 marzo 2024

Corso di formazione Icmq in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tre Auditor di sistemi di gestione salute e sicurezza sul lavoro

Norma UNI ISO 45001:2018

20-21-22-28-29 marzo 2024

Modalità online asincrona

Il corso completo (40 ore), a seguito del superamento dell’esame finale, permette di conseguire la qualifica di Auditor di terza parte. La prima giornata è fruibile singolarmente per gli Auditor e tutti coloro che vogliono conseguire l’aggiornamento ai sensi della nuova norma.

Valido come aggiornamento per RSPP, ASPP e Coordinatori sicurezza cantieri (D. Lgs. 81/08 e s.m.i.) e per il mantenimento della Certificazione “Professionista della security rilasciata da ICMQ (in base ai moduli).

L’intero percorso formativo fornisce informazioni e metodologie sulle modalità di conduzione degli audit di terza parte per la valutazione dei Sistemi di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro secondo la norma UNI ISO 45001:18, in particolar modo:

✓ Approfondimento dei requisiti della norma UNI ISO 45001:2018
✓ Addestramento sulle tecniche di audit
✓ Effettuazione di esercitazioni e simulazioni
✓ Rappresentazione delle tecniche di comunicazione e di comportamento.

Obiettivi

Il corso Completo e il corso Upgrade, integrati con un percorso di qualificazione adeguato presso un Organismo di Certificazione, permettono di acquisire uno dei requisiti per svolgere il ruolo di Auditor di terza parte.
Il corso Auditor Interno ha per obiettivo la formazione e qualificazione di esperti aziendali in grado di verificare i Sistemi di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro, secondo la norma UNI ISO 45001:2018, della propria Azienda (audit di prima parte) e/o di quella dei propri fornitori (audit di seconda parte).

Destinatari

✓ Auditor e valutatori;
✓ Responsabili del Sistema di Gestione aziendale (qualità, ambiente, sicurezza, altri sistemi di gestione normati);
✓ Responsabili o coordinatori di attività di audit presso la propria organizzazione (es: processi di audit su fornitori);
✓ Professionisti e consulenti che operano sui sistemi di gestione aziendali;
✓ In generale può essere rivolto a tutti coloro che sono interessati alla gestione efficace di un processo di audit.

Requisiti
Corso Completo 40 ore – Auditor di terza parte

✓ Requisito minimo di accesso il diploma di istruzione secondaria o titolo superiore (inviare proprio CV);
✓ Conoscenza di base della norma UNI ISO 45001:2018;
✓ Conoscenza dei principi di gestione degli audit UNI EN ISO 19011 e UNI CEI EN ISO/IEC 17021;
✓ Esperienza base nell’ambito di Sistemi di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro.

Corso 24 ore – Auditor interno

✓ Discreta conoscenza dei requisiti della norma UNI ISO 45001:2018;
✓ Esperienza base nell’ambito di Sistemi di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro.

Corso 24 ore – Upgrade Auditor di terza parte

✓ Diploma di istruzione secondaria o titolo superiore (inviare proprio CV);
✓ Buona conoscenza dei requisiti della norma UNI ISO 45001:2018;
✓ Conoscenza dei principi di gestione degli audit UNI EN ISO 19011 e UNI CEI EN ISO/IEC 17021;
✓ Esperienza base nell’ambito di Sistemi di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro;
✓ Evidenze relative al superamento esame corso auditor interno/auditor di terza parte riconosciuto.

Corso 8 ore – Aggiornamento norma

Nessun requisito specifico

Obbligo di frequenza e condizioni per il rilascio degli attestati

I corsisti devono attenersi agli orari prestabiliti e frequentare le sessioni previste dal programma, altresì sono tenuti a firmare quotidianamente un registro di presenza, nel quale sono indicate le eventuali ore di assenza, che devono essere preventivamente autorizzate.
I corsisti devono attenersi agli orari prestabiliti e frequentare le sessioni previste dal programma, altresì sono tenuti a firmare quotidianamente un registro di presenza. In tale registro sono indicate le eventuali ore di assenza, che devono essere preventivamente autorizzate.
Il rilascio dell’attestato di qualifica è subordinato al superamento dei relativi esami.

Per il programma dettagliato e i costi clicca qui

Fondazione Studi Consulenti del Lavoro: on line una guida operativa sul whistleblowing

Whistleblower employee concept and whistle blower symbol representing a person in society or a company exposing corruption as a red whistle shaped as a human head in a 3D illustration style.

Fondazione Studi Consulenti del Lavoro: on line una guida operativa sul whistleblowing

In vista della prossima scadenza del 17 dicembre 2023, quale termine ultimo fissato dal D.Lgs. 10 marzo 2023 n. 24, per determinate aziende ed enti privati, di dotarsi di un idoneo canale interno per la segnalazione delle violazioni whistleblowing, con l’approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro del 7 dicembre dal titolo “Whistleblowing – Una guida operativa” si illustra, in termini operativi, il percorso organizzativo e gestionale che le imprese del settore privato devono seguire per essere compliant rispetto alla normativa introdotta dal citato Decreto, con particolare riferimento agli adempimenti necessari per la realizzazione e gestione del predetto canale di segnalazione. 

Più nel dettaglio, all’interno del documento si analizza il metodo di calcolo del parametro dimensionale di almeno 50 addetti e se la disciplina debba applicarsi a professionisti e STP con meno di 50 dipendenti. Inoltre, fermo restando l’ambito soggettivo secondo il requisito dimensionale, organizzativo o settoriale, tramite cui un’azienda è tenuta o meno ad applicare tali disposizioni, vengono ampiamente esaminate le modalità di realizzazione del canale interno e le criticità connesse alla sua gestione. 

Scarica il documento

Fonte: ConsulentidelLavoro.it

Non si può aggiudicare un appalto senza certificazioni. Nelle verifiche non vale il silenzio-assenso dei 30 giorni

Non si può aggiudicare un appalto senza certificazioni. Nelle verifiche non vale il silenzio-assenso dei 30 giorni

Può un’Amministrazione aggiudicare una gara d’appalto anche senza aver acquisito e verificato tutta la certificazione in possesso delle varie banche dati sull’operatore economico aggiudicatario avvalendosi del silenzio assenso? In altre parole, se entro 30 giorni dall’attivazione dei controlli non sono giunte risposte, si può procedere “come se” i requisiti fossero stati acquisiti? E’ questo il quesito posto ad Anac da parte di due importanti stazioni appaltanti, una grande regione del Nord Italia, e una Direzione generale del Ministero Infrastrutture. La risposta dell’Autorità, in base al nuovo Codice dei Contratti e alla giurisprudenza in vigore, è stata negativa.

La stazione appaltante non può, in questo caso, avvalersi del silenzio-assenso, e dare per acquisite le verifiche trascorsi 30 giorni dalla richiesta. Con un doppio parere di funzione consultiva, il n. 57/2023 e il 57-bis/2023, Anac ha ricordato che dal 1° gennaio 2024, entrerà in vigore l’E-Procurement e la piena interoperatività del sistema di interconnessione tra le diverse banche dati. Nel frattempo, occorre richiedere l’attestazione direttamente alle amministrazioni certificatrici, e aspettare che tale certificazione arrivi.

“Spesso ciò richiede un tempo lungo o addirittura indefinito posto che, talvolta, il certificato non viene acquisito per mancata risposta da parte degli enti competenti”, scrivono ad Anac le amministrazioni interessate. “Sarebbe utile poter procedere con l’aggiudicazione anche in assenza di tutti i riscontri, applicando l’istituto del silenzio-assenso (l.n. 241/1990)”. Le amministrazioni hanno chiesto, inoltre, all’Autorità, “se sia consentito inserire nel contratto una clausola che preveda, in presenza di successivo accertamento del difetto del possesso dei requisiti prescritti, la risoluzione dello stesso ed il pagamento del corrispettivo pattuito solo con riferimento alle prestazioni già eseguite”.

Anac ha risposto che, in base alla legislazione attuale, “l’aggiudicazione viene disposta dalla stazione appaltante dopo aver effettuato positivamente il controllo dei requisiti in capo all’aggiudicatario, successivamente al quale il contratto potrà essere stipulato o ne potrà essere iniziata l’esecuzione in via di urgenza”. La norma richiede, quindi, espressamente – ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto e della stipula del relativo contratto – che la stazione appaltante proceda al riscontro positivo dei requisiti dichiarati in gara dall’aggiudicatario.

“Fino alla completa operatività del sistema che scatterà dal 1° gennaio – scrive Anac -, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti effettuano le verifiche di competenza sui dati e i documenti a comprova dei requisiti generali non disponibili nel Fascicolo virtuale”.
“Dunque, nelle more della piena operatività del sistema di interconnessione tra le diverse banche dati, le stazioni appaltanti effettuano le verifiche di competenza. Dopo aver verificato il possesso dei requisiti in capo all’offerente, viene disposta l’aggiudicazione, che è immediatamente efficace. Solo all’esito del positivo riscontro del possesso dei requisiti in capo all’aggiudicatario ai fini dell’aggiudicazione, è possibile procedere alla stipula del contratto”.

“Pertanto, in caso di inutile decorso del suddetto termine generale di 30 giorni, la procedura rimane ferma e l’eventuale aggiudicazione non acquista efficacia fintanto che non perviene la documentazione richiesta che può essere comunque sollecitata”.
Di conseguenza, non è possibile inserire una clausola nel contratto come richiesto dalle Amministrazioni interessate.

Pro futuro, Anac ricorda comunque che, in base al nuovo Codice Appalti, dal 1° gennaio 2024 “l’omissione di informazioni richieste, il rifiuto o l’omissione di attività necessarie a garantire l’interoperabilità delle banche dati coinvolte nel ciclo di vita dei contratti pubblici costituisce violazione punibile di obblighi di transizione digitale”.

Parere funzione consultiva n. 57 del 15 novembre 2023

Parere funzione consultiva n. 57 bis del 15 novembre 2023

Fonte: ANAC

Certificazione dei Servizi Ausiliari alla Sicurezza: il Talk ASSIV a SICUREZZA

Certificazione dei Servizi Ausiliari alla Sicurezza: il Talk ASSIV a SICUREZZA

di Monica Bertolo – 4 Dicembre 2023

Certificazione Servizi Ausiliari Talk ASSIV

La Certificazione dei Servizi Ausiliari alla Sicurezza è il tema al centro di questo talk show fortemente voluto da ASSIV, che sul set televisivo di S News giovedì 16 novembre a SICUREZZA 2023 ha esplorato come la certificazione di tali Servizi Ausiliari rappresenti un passo fondamentale verso la qualificazione e l’eccellenza in questo settore, in rapida crescita.

Il tema è stato approfondito grazie ai contributi di:

  • Maria Cristina Urbano, Presidente ASSIV,
  • Giuseppe Mastromattei, Presidente Laboratorio per la Sicurezza,
  • Giuseppe Mangiagalli, Responsabile Certificazione del Personale, ICMQ Spa Società Benefit,
  • Francesco Crescini, Amministratore Delegato VCB Securitas Spa,

coordinati dalla sottoscritta, Monica Bertolo, Direttore S News.

Il talk, dagli interventi estremamente chiari e sapientemente contenuti nei tempi da parte di tutti i relatori, ognuno per il proprio specifico ambito di competenza ed appartenenza, non solo fotografa la situazione attuale ma delinea con incisiva oggettività il futuro del settore, con altrettanto chiare e consapevoli prese di posizione.

Il costruttivo e fecondo dibattito si apre con l’intervento di Maria Cristina Urbano, Presidente ASSIV, che presenta un’adamantina fotografia dello “tsunami”, come lei stessa sottolinea, che sta attraversando il comparto di quella che fino a ieri veniva definita Sicurezza Fiduciaria. La presidente procede quindi nell’illustrare il reale scenario attuale, evidenziando con determinazione e chiarezza di visione quanto i Servizi Ausiliari alla Sicurezza, rappresentino un settore cruciale per la Sicurezza Privata.

Con Mastromattei si passa ad esaminare in che cosa consista la norma che, come lo stesso evidenzia,“contiene il CHE COSA e il PERCHÉ, ma non il COME e questo fatto è importantissimo, perché sta ad indicare che il COME lo si costruisce assieme”, e per il mercato questa leva rappresenta una grande opportunità.

Mangiagalli, con immediatezza spiega la parte tecnica e normativa, approfondisce in che cosa consista la Certificazione dei Servizi Ausiliari e quali siano le interazioni tre le 2 norme.

È quindi la volta di Crescini che, nel calare con lucido pragmatismo direttamente sul campo delle imprese quanto è scaturito, evidenzia i forti effetti e le grandi opportunità che tale certificazione significa per le aziende. A tal proposito sottolinea: “Come imprenditore non posso che ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per l’emanazione di queste norme, perché da imprenditore considero tali norme un assist incredibile per la crescita e la valorizzazione del nostro lavoro”.

Questi sono solo alcuni degli aspetti e dei contenuti emersi in apertura del talk, scaturiti dal primo giro di domande. Molti, profondi e dall’inequivocabile lungimiranza ne sono seguiti, che solo guardando il talk show si possono comprendere in tutta la loro valenza.

Buona visione!

#Assiv#Associazioni#Eventi#Fiera Sicurezza#Normative#Scenari#Vigilanza

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