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Videosorveglianza potenziata a Potenza: un passo avanti per la sicurezza

Recenti articoli sulla stampa nazionale hanno evidenziato un aumento dei furti in appartamento nel territorio potentino. Per questo motivo, la proposta di legge presentata dal consigliere regionale di Forza Italia, Aliandro, di introdurre bonus pubblici per potenziare la videosorveglianza in città è particolarmente apprezzabile.

Non si tratta solo di installare qualche telecamera, ma di affrontare un problema reale che tocca la vita quotidiana di molti cittadini. Chi non ha mai avuto paura tornando a casa la sera tardi, o non ha mai sentito un vicino raccontare di un tentato furto? Sapere che si vuole intervenire per rafforzare i controlli è quindi una bella notizia e un’iniziativa lodevole.

Le telecamere non fanno miracoli, è vero, ma sono un deterrente importante e aiutano a ricostruire quello che succede quando qualcosa va storto. Inoltre, se si viene a conoscenza che in zona ci sono videocamere attive, è molto probabile che il topo d’appartamento di turno possa desistere.

La speranza è che questo progetto non si fermi qui. Va detto peraltro che oltre alla tecnologia ci vorrebbero anche più iniziative per coinvolgere le persone, per far capire che la sicurezza si costruisce insieme. Un quartiere dove ci si conosce, dove si sta attenti anche al vicino, è più difficile da colpire. Si potrebbe lavorare anche con le scuole, per far crescere nei ragazzi una cultura del rispetto e della legalità. 

Insomma, ben vengano queste richieste di fondi per la videosorveglianza. Non saranno la soluzione a tutto, ma sono un buon inizio. È un segnale che le istituzioni ci sono, ascoltano e cercano di dare risposte concrete. E questo va nella direzione da sempre auspicata da ASSIV.

Fa quindi piacere vedere che le istituzioni non restano con le mani in mano e cercano finanziamenti per proteggere i cittadini. È un segno di attenzione e responsabilità. Certo, ci sono sempre mille priorità da gestire, ma la sicurezza è una di quelle che non si possono mettere in secondo piano. È la base per vivere bene in una comunità.

Qui gli articoli di stampa: https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/potenza/1681439/potenza-in-aumento-i-furti-chiesti-bonus-pubblici-per-potenziare-la-videosorveglianza.html

Sicurezza a Chiavari: scendono in campo i commercianti con la vigilanza privata

Non possiamo che accogliere con favore come ASSIV l’iniziativa lanciata lo scorso 21 marzo da alcuni commercianti di Chiavari nella zona limitrofa a piazza Fenice.  

Alcuni commercianti della zona infatti, per contrastare episodi legati alla malamovida, tutelare l’incolumità delle persone e preservare la vivibilità degli spazi urbani, hanno deciso di sottoscrivere un servizio di vigilanza privata. Un intervento che, in vista dell’estate e dell’aumento delle presenze sul territorio, si dimostra quanto mai tempestivo e necessario.

Siamo da sempre convinti che modelli di sicurezza integrata, in cui la vigilanza privata agisce in sinergia con le forze dell’ordine e le istituzioni locali, rappresentino una risposta efficace alle esigenze delle comunità. Il presidio del territorio, specie nelle ore serali e notturne, è un elemento chiave per garantire sicurezza e prevenzione.

L’iniziativa di Chiavari rappresenta un esempio concreto di come il comparto della vigilanza privata possa contribuire alla tutela del bene comune, senza sovrapporsi ma piuttosto integrandosi con l’azione pubblica.

La sicurezza dei cittadini e la serenità di residenti, esercenti e visitatori devono rimanere priorità condivise.

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Sicurezza a Roma Sud: ASSIV rilancia il ruolo della vigilanza privata

Nei giorni scorsi il consigliere municipale di Roma Piero Cucunato ha lanciato un allarme per la crescente ondata di furti che sta colpendo i quartieri del Torrino e di Mezzocamino, a Roma Sud. 

Si tratta di una situazione allarmante e con l’avvicinarsi dell’estate il rischio sicurezza non può che aumentare: finestre aperte nelle ore notturne, famiglie in vacanza, quartieri residenziali che si svuotano sono il terreno di caccia ideale per i topi d’appartamento.  

Come ASSIV sosteniamo quindi convintamente le parole di Cucunato e ribadiamo – una volta in più – che la sicurezza deve essere una responsabilità collettiva, da affrontare in modo coordinato e integrando forze dell’ordine e vigilanza privata. 

I nostri istituti possono infatti supportare le forze dell’ordine nel garantire la sicurezza sia grazie a sistemi di videosorveglianza di ultima generazione, sia grazie alla numerosità delle pattuglie di guardie giurate che presidiano il territorio giorno e notte. 

In attesa quindi che la raccolta firme per avere un presidio mobile della Polizia Locale, promossa mesi fa, produca i suoi effetti, la vigilanza privata può offrire un supporto immediato ed efficace, in un’ottica di prevenzione, rapidità d’intervento e maggiore prossimità al cittadino.

ASSIV è a disposizione per dialogare e collaborare con le amministrazioni locali per individuare soluzioni praticabili e sostenibili, anche attraverso la definizione di protocolli di intesa che valorizzino le sinergie tra pubblico e privato.

NIS, avviata la seconda fase

Il Tavolo per l’attuazione della nuova disciplina esamina misure e procedure per le oltre 20.000 organizzazioni interessate

Il Tavolo per l’attuazione della disciplina NIS si è riunito lo scorso 10 aprile per esaminare, tra l’altro, le specifiche di base per l’adempimento degli obblighi derivanti dalla nuova normativa NIS.

In particolare, sono state esaminate le specifiche di base:

•    a carico degli organi di amministrazione e direttivi (ex articolo 23);
•    in materia di misure di sicurezza informatica (ex articolo 24), la cui adozione è prevista entro ottobre 2026. Si tratta di implementare 37 misure, declinate in 87 requisiti, per i soggetti importanti sviluppate nel contesto del Framework Nazionale per la Cybersecurity e la Data Protection: apre un link esterno. I soggetti essenziali, inoltre, dovranno adottare ulteriori 6 misure e 29 requisiti per un totale, di 43 misure e 116 requisiti;   
•    in materia di notifica degli incidenti significativi (ex articolo 25). In particolare, sono state definite le fattispecie di incidenti che i soggetti dovranno notificare a partire da gennaio 2026. Anche in questo caso per i soggetti essenziali si tratta di indicazioni più stringenti in quanto essi saranno tenuti a monitorare la ricorrenza di quattro fattispecie a fronte delle tre previste per i soggetti importanti; 
•    in materia di sicurezza, stabilità e resilienza dei sistemi di nomi di dominio (ex articolo 29), con specifiche modalità definite in relazione alle peculiari caratteristiche di alcune tipologie di soggetto.

Le specifiche di base sono disciplinate dalla determina ACN n. 164179 del 14 aprile 2025  che stabilisce anche la disciplina transitoria per gli operatori dei servizi essenziali, precedentemente sottoposti al decreto legislativo n. 65/2018, e per gli operatori TELCO.

Nel corso della riunione è stato esaminato anche l’elenco dei soggetti NIS in cui sono individuate oltre 20.000 organizzazioni, di cui oltre 5.000 soggetti essenziali, sulla base delle informazioni condivise da oltre 30.000 realtà. A partire dal 12 aprile ACN ha iniziato a comunicare ai soggetti interessati il loro inserimento o meno nell’elenco dei soggetti NIS, attraverso la piattaforma NIS.

La riunione del 10 aprile segna, pertanto, il passaggio tra la prima e la seconda fase del processo di attuazione della disciplina NIS, che si snoderà lungo un arco temporale fino all’anno prossimo.

Le prossime scadenze NIS

A partire dal 15 aprile ed entro il 31 maggio, i soggetti NIS sono chiamati, oltre che a designare il sostituto punto di contatto, a fornire e aggiornare le informazioni previste dall’articolo 7, commi 4 e 5, del decreto NIS (Determina ACN nr. 136117/2025). 

In particolare, sarà necessario segnalare all’Agenzia i componenti degli organi di amministrazione e direttivi, gli indirizzi IP (pubblici e statici), unitamente ai nomi di dominio, in uso o nella disponibilità del soggetto. Inoltre, come disciplinato dalla determina ACN nr. 136118/2025, i soggetti NIS dovranno notificare gli accordi di condivisione delle informazioni sulla sicurezza informatica sottoscritti su base volontaria a partire dall’entrata in vigore del decreto NIS.

Il Tavolo per l’attuazione della nuova disciplina NIS è composto dai rappresentanti delle nove Autorità di settore e della Conferenza Permanente Stato Regioni, presieduto dal Direttore Generale di ACN. 

Approfondimenti 

Fonte: Agenzia per la cybersicurezza nazionale