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Cersa – Formazione a distanza: “Trasferimenti di dati personali a norma di GDPR: come comportarsi in caso di data center, servizi, sedi o fornitori extra UE” – 6 luglio 2023

Cersa – Formazione a distanza

“Trasferimenti di dati personali a norma di GDPR: come comportarsi in caso di data center, servizi, sedi o fornitori extra UE”

6 luglio 2023

Ore 9:00-18:00

Cersa b.u. di ICMQ, con il patrocinio di Assiv, organizza il webinar sul tema “Trasferimenti di dati personali a norma di GDPR: come comportarsi in caso di data center, servizi, sedi o fornitori extra UE” che si terrà giovedì 6 luglio 2023, dalle ore 9:00 alle ore 18:00.

Il corso analizzerà i requisiti normativi del GDPR legati al divieto di trasferimenti fuori dallo Spazio Economico Europeo, con un approccio operativo alla comprensione di cosa prevede e vieta la norma. Ci sarà un un focus sulle possibilità e sui modi di utilizzare servizi e sistemi, anche in cloud (Hubspot, MailChimp, AWS, Google…), e trasmissioni dati personali (ad aziende, fornitori, associate, collaboratori…) fuori dal SEE senza violare il GDPR. Le tematiche sono di interesse per tutti i soggetti che svolgono (o fanno consulenza per) attività di trattamento di dati personali come attività principale (es. Istituti di Vigilanza, produttori di software, agenzie di marketing, strutture sanitarie..) e che si avvalgono di sistemi tecnologici web based o che si relazionano con soggetti in Paesi terzi.

Saranno riconosciuti 8 crediti formativi al superamento del test finale validi per il mantenimento delle certificazioni Professionisti Security, DPO – Data Protection Officer, Periti liquidatori assicurativi.

Per gli associati Assiv è riservata la  tariffa clienti.

Scarica il programma del corso con la scheda di iscrizione

Interpello 3-2023 Ministero del Lavoro: Formazione RSL – il contenuto è definito dal CCNL

Interpello 3-2023 Ministero del Lavoro: Formazione RSL – il contenuto è definito dal CCNL

Modalità, durata e contenuti specifici della formazione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sono stabiliti dal CCNL, nel rispetto della durata minima di 32 ore fissate dal T.U. sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il chiarimento è fornito dal Ministero del Lavoro in risposta ad un’istanza presentata dalla regione Sardegna inerente la frequenza obbligatoria ai corsi di formazione per RLS. In particolare, con l’ interpello n. 3/2023 , è stato chiesto se la frequenza ai corsi deve rispettare pedissequamente quanto previsto dalla norma, senza ammettere alcuna assenza, o se, per similitudine con i corsi di formazione per altre figure della sicurezza, può essere ammessa l’assenza del 10% rispetto alla durata minima di 32 ore stabilita dall’art. 37 del D.Lgs. n. 81/2008.

Il Ministero, dunque, nel fornire il proprio parere, ha confermato quanto già definito dalla norma ossia che la durata iniziale della formazione sia pari a 32 ore, di cui 12 sui rischi specifici e le misure di prevenzione e protezione adottate in azienda. Alla contrattazione viene demandato il compito di disciplinare le modalità dell’obbligo di aggiornamento periodico, la cui durata non può essere inferiore a 4 ore annue per le imprese che occupano dai 15 ai 50 lavoratori e a 8 ore annue per le imprese che occupano più di 50 lavoratori.

Se presenti nel settore o territorio di appartenenza, le attività formative vanno organizzate con il coinvolgimento degli organismi paritetici.

Scarica l’interpello del Ministero del Lavoro 3-2023

Fonte: Lavoro Sì

Webinar Anie “La nuova disciplina sul whistleblowing: gli obblighi per le imprese” – 6 luglio 2023

Whistle blower word cloud

Webinar Anie “La nuova disciplina sul whistleblowing: gli obblighi per le imprese”

6 luglio 2023 ore 14.30

Con il Decreto Legislativo n. 24/2023, di recepimento della Direttiva UE 1937/2019, sono stati previsti nuovi obblighi per i datori di lavoro privati, per la predisposizione di canali per la segnalazione da parte dei lavoratori (dipendenti e non) di presupposte irregolarità commesse all’interno dell’azienda.

Il webinar esaminerà l’impatto sulle imprese della nuova disciplina relativa al cosiddetto Whistleblowing, ‍dettata con il Decreto Legislativo n. 24/2023, di recepimento della Direttiva UE 1937/2019.

In particolare, le nuove norme prevedono che i datori di lavoro privati (oltre che pubblici) debbano predisporre canali per la segnalazione da parte dei lavoratori (dipendenti e non) di presupposte irregolarità commesse all’interno dell’azienda. Le modalità di segnalazione di eventuali irregolarità debbono garantire la riservatezza del segnalante e debbono essere portate a conoscenza di tutto il personale attraverso una informativa generalizzata chiara, sia sul luogo ove si svolge l’attività, sia attraverso la rete intranet.

Le irregolarità comprendono un’ampia gamma di illeciti che vanno dai reati presupposto ai sensi del  D.LGS. 231/2011, alla violazione della normativa UE a tutela dell’ambiente o alla tutela dei consumatori, alla violazione della normativa antitrust.

I nuovi obblighi si applicano:

  • alle imprese che hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
  • alle imprese che, pur non avendo occupato, nell’ultimo anno una media di almeno 50 lavoratori, operano in determinati settori espressamente previsti dal Decreto;
  • alle imprese che adottano modelli di gestione e di organizzazione ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.

La decorrenza è diversa a seconda della dimensione dell’impresa:

  • 15 Luglio 2023 per i soggetti del settore pubblico e del settore privato che, nell’ultimo anno, hanno impiegato una media di lavoratori subordinati superiore alle 249 unità;
  • 17 Dicembre 2023 per i soggetti del settore privato che, nell’ultimo anno, hanno impiegato una media di lavoratori subordinati fino a 249 unità.

Programma

Ore 14.30: Saluti di apertura (ANIE)

Ore 14.35: La nuova disciplina sul whistleblowing (Avv. Paolo Bernardini)

  • Il Whistleblowing
  • La Direttiva UE 1937/2019 ed il decreto legislativo 24/2023 di recepimento delle Direttiva
  • Nozione di «SEGNALAZIONE»
  • Nozione di «VIOLAZIONE»
  • Soggetti interessati dalla nuova normativa
  • Soggetti PUBBLICI e violazioni oggetto della segnalazione
  • Soggetti PRIVATI e violazioni oggetto della segnalazione
  • Esclusioni
  • I lavoratori che possono effettuare la segnalazione
  • La tutela dei segnalanti
  • Il canale di segnalazione interna
  • La segnalazione esterna
  • La divulgazione pubblica
  • Gli adempimenti obbligatori
  • I termini per l’adeguamento
  • Le sanzioni
  • Il contenuto della procedura di segnalazione delle violazioni.

Ore 16.00: Domande e risposte

Ore 16.30: Chiusura Lavori

Relatore: Avv Paolo Bernardini

La partecipazione è riservata alle imprese associate ad ANIE e sarà esclusivamente da remoto, previa iscrizione al seguente link

Istat: a maggio l’inflazione riprende a scendere

Istat: a maggio l’inflazione riprende a scendere

A maggio l’inflazione riprende a scendere, tornando, dopo la risalita registrata ad aprile, al livello di marzo 2023 (+7,6%).
Il rallentamento appare ancora fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei Beni energetici, in particolare della componente non regolamentata, in calo su base congiunturale. Nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati mostrano un’attenuazione della loro crescita su base annua, che contribuisce alla decelerazione dell’inflazione di fondo (scesa a +6,0%). Prosegue, infine, la fase di rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi del “carrello della spesa”, che a maggio è pari a +11,2%.

Scarica la nota ISTAT

Fonte: ISTAT