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Inps: ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. Precisazioni in ordine ai profili di natura contributiva

Ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro di cui al D.lgs n. 148/2015. Precisazioni in ordine ai profili di natura contributiva

Per effetto delle modifiche introdotte dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234, i Fondi di solidarietà bilaterali, bilaterali alternativi e territoriali intersettoriali delle Province autonome di Trento e di Bolzano, di cui agli articoli 26, 27 e 40 del D.lgs 15 settembre 2015, n. 148, già costituiti alla data del 1° gennaio 2022, avevano l’obbligo di adeguarsi, entro il 31 dicembre 2022, alle disposizioni che hanno introdotto l’estensione dell’obbligo contributivo di finanziamento ai Fondi di solidarietà a tutti i datori di lavoro che occupano almeno un dipendente.

Ciò premesso, con il presente messaggio si rende noto che, a seguito delle modifiche apportate dall’articolo 9, comma 3, del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, alle previsioni di cui ai citati articoli 26, 27 e 40, il termine di adeguamento dei Fondi di solidarietà in argomento è stato prorogato al 30 giugno 2023.

Conseguentemente, in caso di mancato adeguamento entro il nuovo termine da parte dei Fondi di solidarietà che prevedono una soglia dimensionale di accesso al Fondo diversa da quella prescritta dalla legge, i datori di lavoro del relativo settore, a fare data dal 1° luglio 2023, rientreranno nella disciplina del Fondo di integrazione salariale (FIS), cui verranno trasferiti i contributi già versati o comunque dovuti dai medesimi datori di lavoro.

Si rammenta che fino al menzionato adeguamento dei singoli decreti interministeriali istitutivi dei Fondi di solidarietà in argomento, i relativi datori di lavoro che occupano un numero di dipendenti inferiore a quello stabilito dai rispettivi decreti rientrano nell’ambito di applicazione del FIS e sono tenuti al versamento del contributo ordinario al medesimo Fondo (cfr. la circolare n. 76/2022, paragrafi 5 e 6).

2. Misura delle aliquote contributive a decorrere dal 1° gennaio 2023

Si comunica che, a decorrere dal 1° gennaio 2023, il FIS è finanziato da un contributo ordinario pari allo 0,50%, per i datori di lavoro che, nel semestre di riferimento, occupano mediamente fino a 5 dipendenti, e da un contributo pari allo 0,80% per i datori di lavoro che, nel semestre di riferimento, occupano mediamente più di 5 dipendenti.

Si sottolinea, infatti, che la riduzione della misura delle aliquote del contributo di finanziamento del FIS, prevista dall’articolo 1, comma 219, della legge n. 234/2021, era limitata all’anno 2022 (cfr. la circolare n. 76/2022, paragrafo 6.2).

Conseguentemente, sul piano operativo, dal periodo di competenza gennaio 2023, sono eliminati dalle posizioni contributive attive i codici di autorizzazione “0G”, “0W” e “9E[1] ed è attribuito il codice di autorizzazione “9N”, che dal periodo di competenza gennaio 2023 assume il nuovo significato di “Azienda che opera su più posizioni con forza aziendale più 5 dipendenti tenuta al contributo FIS” (cfr. il messaggio n. 2637/2022).


Le imprese costituite successivamente al mese di gennaio 2023, che opereranno con più posizioni contributive sul territorio nazionale e realizzeranno il requisito occupazionale computando i lavoratori denunciati su più matricole, dovranno darne comunicazione alle Strutture territoriali INPS di competenza per consentire l’attribuzione del codice di autorizzazione “9N”.

Per quanto attiene alla contribuzione di finanziamento delle integrazioni salariali straordinarie (CIGS), i datori di lavoro che rientrano nel relativo campo di applicazione (cfr. la circolare n. 76/2022, paragrafi 4 e 11.1) sono tenuti, dal 1° gennaio 2023, al versamento nella misura pari allo 0,90% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali (di cui lo 0,60% a carico dell’impresa o del partito politico e lo 0,30% a carico del lavoratore).

Al riguardo, si precisa infatti che la riduzione della predetta aliquota, disposta dall’articolo 1, comma 220, della legge n. 234/2021, ha cessato i suoi effetti al 31 dicembre 2022.

A decorrere dal periodo di competenza gennaio 2023 la procedura di calcolo dell’Istituto è adeguata al fine di consentire il corretto carico contributivo secondo quanto sopra esposto.

Per quanto attiene all’esposizione dei dati retributivi e contributivi, relativi ai lavoratori nel flusso Uniemens, si confermano le modalità attualmente in uso.

Messaggio INPS 19 gennaio 2023, n. 316

Fonte: INPS

Roma, attivi 18 presidi di polizia negli ospedali. Piantedosi: garantire tutela a chi si prende cura della salute dei cittadini

Roma, attivi 18 presidi di polizia negli ospedali. Piantedosi: garantire tutela a chi si prende cura della salute dei cittadini

Le misure, volute dal ministro dell’Interno dopo recenti episodi di violenza, verranno estese anche ad altre città.

Saranno 18 i presidi delle Forze dell’ordine che verranno riattivati negli ospedali della Capitale e di alcuni comuni dell’area metropolitana, Anzio, Nettuno e Civitavecchia.

La decisione – che dà applicazione alle misure annunciate dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per la tutela del personale sanitario, anche a seguito di recenti episodi di violenza a danno di medici, infermieri e operatori – è maturata oggi all’esito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (cposp) presieduto dal prefetto di Roma Bruno Frattasi.

Secondo il piano, messo a punto dalla questura e approvato dal cposp, gli operatori di polizia presiederanno le strutture sanitarie dal lunedì al sabato – dalle ore 8 alle 20 – con la possibilità di estendere l’orario di servizio fino alle 23. Nelle fasce serali e notturne, sarà comunque assicurato dalle pattuglie delle Forze di polizia un servizio di vigilanza con frequenti passaggi e soste.

Diversi gli ospedali di Roma per i quali da domani opererà il nuovo dispositivo: dal Sant’Andrea al San Camillo, dal Campus Bio Medico al San Giovanni, dal Grassi al San Filippo Neri, oltre ai policlinici Umberto I, Gemelli, Tor Vergata e Casilino. Presidi previsti anche per il Sant’Eugenio, l’Aurelia Hospital, il San Carlo di Nancy, il Villa San Pietro, il Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina, il Sandro Pertini, i Riuniti di Anzio e il San Paolo di Civitavecchia.

«Un impegno concreto per garantire sicurezza a chi, con sacrificio e generosità, si prende cura della salute dei cittadini», ha dichiarato il titolare del Viminale.

Fonte: Ministero dell’Interno

Sicurezza nella provincia di Bergamo: firmato il protocollo “Mille occhi sulla città”

Sicurezza nella provincia di Bergamo: firmato il protocollo “Mille occhi sulla città”

Tra gli obiettivi, migliorare il sistema delle segnalazioni intensificando la collaborazione informativa tra Forze di polizia e istituti di vigilanza

Elevare il livello di sicurezza della provincia anche in vista dei numerosi eventi in programma per “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Questo è l’obiettivo del protocollo “Mille occhi sulla città”, firmato nel Palazzo del Governo di Bergamo dal prefetto, Giuseppe Forlenza, dal vice sindaco del capoluogo, dai primi cittadini di Treviglio, Dalmine, Seriate, Romano di Lombardia, Caravaggio, Albino e dai titolari degli istituti di vigilanza privata aderenti all’iniziativa, con l’adesione del questore, del comandante provinciale Carabinieri e della Guardia di finanza. 

L’accordo prevede la valorizzazione dei compiti di osservazione delle guardie particolari giurate attraverso l’attivazione di un sistema di collaborazione informativa tra le centrali operative degli istituti di vigilanza, delle Forze dell’ordine e della Polizia municipale, con l’obiettivo di segnalare situazioni di interesse per l’ordine e la sicurezza pubblica, comprese quelle relative a fattori ambientali e di degrado che incidono sulla sicurezza urbana. Gli istituti di vigilanza cureranno la trasmissione di segnalazioni di particolare rilievo per la sicurezza pubblica e privata, acquisite dalle proprie guardie giurate durante lo svolgimento dei relativi servizi. 

«La firma del protocollo – ha dichiarato il prefetto- rappresenta un ulteriore tassello per l’attuazione di un sistema di sicurezza partecipata che vede coinvolti gli istituti di vigilanza in un rapporto di stretta collaborazione con le Forze dell’ordine e la polizia locale e concorrerà ad elevare la cornice di sicurezza di Bergamo Capitale della Cultura 2023, inserendosi nel più ampio quadro delle iniziative volte ad assicurare una sempre maggiore prossimità del monitoraggio dei fenomeni che possono destare insicurezza nei cittadini».

Scarica il Protocollo Mille Occhi sulla Città di Bergamo

Fonte: Ministero dell’Interno

Fondi di solidarietà. Regime e disciplina della “staffetta generazionale”

Fondi di solidarietà. Regime e disciplina della “staffetta generazionale”

Con la Circolare n. 1 del 17 gennaio 2023 la Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali fornisce indicazioni in materia di “staffetta generazionale”, istituto introdotto nell’ordinamento giuridico con la finalità di favorire le transizioni occupazionali e produttive, assicurandosi il versamento mensile di contributi previdenziali a favore dei lavoratori a cui mancano non più di 36 mesi al raggiungimento della pensione anticipata o di vecchiaia, consentendo per ogni lavoratore in uscita almeno un’assunzione contestuale di giovani con non più di 35 anni compiuti, cui deve essere assicurato un rapporto di lavoro di almeno 3 anni.

Nell’ambito della Circolare sono chiarite le modalità applicative dell’istituto e il relativo finanziamento.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali