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Sicurezza partecipata: firmato il Mille Occhi sulla Città a Reggio Emilia

Sicurezza partecipata: firmato il Mille Occhi sulla Città a Reggio Emilia

È stato sottoscritto in prefettura dal Prefetto Iolanda Rolli, dal sindaco Luca Vecchi e dai rappresentanti degli Istituti di vigilanza privata aderenti all’iniziativa, alla presenza dei rappresentanti delle forze di polizia, il nuovo protocollo “Mille occhi sulla città”, che recepisce le innovazioni introdotte con il protocollo nazionale siglato lo scorso gennaio.


Il progetto, alla luce della positiva esperienza maturata con l’analogo documento firmato nel 2012, prosegue nel percorso di sviluppo di un sistema di sicurezza partecipata che integri le iniziative pubbliche e private, ha l’obiettivo di potenziare il controllo del territorio attraverso l’attivazione di un sistema, omogeneo ed organico, di collaborazione informativa tra le centrali operative degli Istituti di vigilanza e quelle delle Forze dell’Ordine e delle Polizie locali, allo scopo di segnalare situazioni di interesse per l’ordine e la sicurezza pubblica, comprese quelle relative a fattori ambientali e di degrado che incidono sulla sicurezza urbana.


Gli istituti di vigilanza cureranno, in particolare, la trasmissione alle sale operative delle Forze di polizia delle segnalazioni che riguardano situazioni di rilievo per la sicurezza pubblica e urbana, acquisite dalle proprie guardie giurate durante lo svolgimento dei servizi di vigilanza. Tra le fattispecie più frequenti, mezzi sospetti o in fuga dopo la commissione di un reato, la presenza di bambini non accompagnati o di persone anziane in difficoltà ma anche ostacoli sulle vie di comunicazione che possano rappresentare un pericolo, atti di bullismo o di delinquenza giovanile, situazioni di degrado urbano e disagio sociale.


Il sistema informativo, così delineato, risponde ai requisiti tecnici previsti dal Disciplinare, predisposto dal Tavolo Tecnico istituito presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per la standardizzazione delle procedure, delle metodologie di scambio e dell’impiego delle tecnologie funzionali.


” La firma del Protocollo di oggi – ha sottolineato il prefetto Rolli – rappresenta un ulteriore passo per lo sviluppo di un sistema di sicurezza inserito in una cornice di sussidiarietà e complementarietà , che vede coinvolti gli Istituti di vigilanza privata in un rapporto di stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale “.


” Sono molto soddisfatta di questa intesa che si inserisce nel quadro più ampio delle iniziative volte ad assicurare una sempre maggiore prossimità nel monitoraggio dei fenomeni che possono destare preoccupazione nei cittadini – ha detto il prefetto Rolli – contribuendo ad assicurare, attraverso la collaborazione delle guardie giurate presenti sul territorio, la rapida segnalazione di possibili situazioni di pericolo 
Le modalità operative delle attività verranno programmate dal questore di Reggio Emilia, Giuseppe Ferrari, in sede di “Tavolo Tecnico”, al quale parteciperanno i rappresentanti delle Forze di polizia, della Polizia Locale e degli Istituti di vigilanza aderenti all’iniziativa.

Fonte: Prefettura di Reggio Emilia

Più videosorveglianza e controlli nelle zone centrali di Bari

Più videosorveglianza e controlli nelle zone centrali di Bari

Le misure decise in prefettura dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

Rimane molto alta, a Bari, la soglia di attenzione all’andamento della delittuosità tanto che, in prospettiva, l’azione di controllo e contrasto già intensa svolta sul territorio dalle Forze di polizia con il coordinamento dell’autorità giudiziaria sarà ricalibrata rispetto ad alcune zone più a rischio.

Questo in sintesi il risultato dell’analisi effettuata oggi in prefettura dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Antonia Bellomo, riunito per esaminare la situazione in particolare dopo recenti episodi di danneggiamenti e di molestie in centro e vicino alla stazione centrale.

Dai dati sulla criminalità diffusa esaminati, riferiti in particolare a furti e danneggiamenti agli esercizi commerciali, risultano 71 episodi dal 1° gennaio al 29 giugno, 54 dei quali denunciati.

Il sindaco metropolitano Antonio De Caro, presente alla riunione insieme con il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bari Antonio Rossi, ha assicurato il suo impegno per l’aumento delle telecamere di videosorveglianza in particolare in alcune vie del quartiere centrale Murat, mentre nell’ambito di un tavolo tecnico tra le Forze di polizia coordinato dal questore saranno messi a punto i dettagli operativi per la ridefinizione dei servizi di controllo in aree a rischio.

In parallelo, tutte le componenti del Cposp hanno concordato sulla necessità di uno sforzo di cooperazione da parte dei soggetti e della autorità coinvolti nel sistema di assistenza alle persone con patologie psichiatriche che si rendano autori di reati, con l’obiettivo di aumentare i posti delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) previste dalla legge n.81/2014. Sul tema sarà convocata a breve una riunione in prefettura con la regione Puglia e l’azienda sanitaria locale (Asl).

Fonte: Ministero dell’Interno

Covid-19: accordo su aggiornamento Protocollo salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Covid-19: accordo su aggiornamento Protocollo salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Dopo un intenso confronto fra ministero del Lavoro, ministero della Salute, MISE, INAIL e parti sociali è stato siglato il Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro. Il Protocollo aggiorna e rinnova i precedenti accordi su invito del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del ministro della Salute, che hanno promosso un nuovo confronto tra le Parti sociali.

Il documento tiene conto delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, già contenute nei Protocolli condivisi sottoscritti successivamente alla dichiarazione dello stato di emergenza, in particolare il 14 marzo, il 24 aprile 2020, il 6 aprile 2021, sviluppati anche con il contributo tecnico-scientifico dell’INAIL.

Il Protocollo aggiorna tali misure, tenuto conto dei vari provvedimenti adottati dal governo, dal ministero della Salute nonché della legislazione vigente. A tal fine, contiene linee guida condivise tra le Parti per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio in considerazione dell’attuale situazione epidemiologica e della necessità di conservare misure efficaci per prevenire il rischio di contagio.

Nello specifico, gli esiti del costante monitoraggio sulla circolazione di varianti di virus SARS-CoV-2 ad alta trasmissibilità delle ultime settimane sottolineano l’importanza di garantire condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti e delle modalità di lavoro a specifica tutela dei lavoratori stessi.

L’attuale Protocollo è più snello e contiene una serie di misure di prevenzione che tengono conto dell’evoluzione della situazione pandemica: è una semplificazione importante del quadro di regole ma non è un liberi tutti, considerata l’impennata dei contagi di questi giorni.

Grande senso di responsabilità è stato dimostrato da tutte le parti sociali che, in un momento di ripresa dei contagi hanno saputo fissare alcune regole-chiave che avranno un ruolo importante nel contribuire al contenimento del virus. L’impegno è stato unanime per adottare misure adeguate ad affrontare l’attuale fase pandemica.

Le misure prevenzionali riguardano le informazioni, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, a tutti i lavoratori e a chiunque entri nel luogo di lavoro del rischio di contagio da Covid-19, le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro, la gestione degli appalti, la pulizia e la sanificazione dei locali e il ricambio dell’aria, le precauzioni igieniche personali, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, la gestione degli spazi comuni, la gestione dell’entrata e uscita dei dipendenti, la gestione di una persona sintomatica in azienda, la sorveglianza sanitaria, il lavoro agile, la protezione rafforzata dei lavoratori fragili.

Centrale è il ruolo dei comitati aziendali per l’applicazione e la verifica delle regole prevenzione.

Le Parti si impegnano a incontrarsi ove si registrino mutamenti dell’attuale quadro epidemiologico che richiedano una ridefinizione delle misure prevenzionali qui condivise e comunque entro il 31 ottobre 2022 per verificare l‘aggiornamento delle medesime misure.

Il Protocollo prevede che l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti FFP2 è un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. A tal fine, il datore di lavoro assicura la disponibilità di FFP2 al fine di consentirne a tutti i lavoratori l’utilizzo. Inoltre, il datore di lavoro, su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi sopra richiamati individua particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (FFP2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Consiglio dei Ministri: varato nuovo decreto sul contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas

Consiglio dei Ministri: varato nuovo decreto sul contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas

Decreto legge 30 giugno 2022, n. 80: Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in maniera definitiva un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

In particolare, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, per il terzo trimestre 2022:

  1. sono annullate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione, oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW (si tratta, in particolare, delle piccole utenze come per esempio negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali, capannoni e magazzini), o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici;
  2. sono inoltre assoggettate all’Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas naturale;
  3. per accelerare ulteriormente le operazioni di stoccaggio di gas naturale è concesso a GSE un prestito di 4 miliardi.

Infine al bonus sociale elettrico e gas le bollette in emissione conterranno l’avvertenza del diritto a fruirne per chi è nelle fasce Isee 8mila e 12mila previa la presentazione di richiesta Isee.

Fonte: governo.it

Scarica il testo del decreto legge 30 giugno 2022, n. 80

Conferenza Stampa del Presidente Draghi