Home Blog Pagina 4

Integrare Safety e Security nei processi aziendali, nella legislazione e contrattazione a “Il dovere di protezione” alla Camera dei Deputati (S News – 21 Ottobre)

Si è tenuto lunedì 20 ottobre alla Camera dei Deputati a Roma il Convegno “Il dovere di protezione. Safety e Security: la tutela dei lavoratori nei contesti di crisi” promosso dall’Associazione Lavoro&Welfare, da International SOS Foundation e seguito da S News.

A margine dei lavori, è stato presentato il volume “Il Dovere di Protezione” di Umberto SacconeSenior Strategic Advisor di International SOS.

L’evento alla Camera dei Deputati

Il panel di autorevoli esperti del settore e di figure delle Istituzioni ha messo in evidenza la necessità di adeguare agli standards internazionali l’approccio legislativo e della cultura d’impresa in Italia, coniugando nel concetto di “Duty of Care” – dovere di protezione – due priorità: la Safety, ovvero la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e la Security, che, è stato sottolineato, comprende, da un lato la salvaguardia delle operazioni e delle infrastrutture delle imprese e, dall’altro, l’obbligo, sia morale che legale, di tutelare la sicurezza fisica e il benessere dei dipendenti e collaboratori, ovunque questi operino, considerato che, ogni anno, 100mila lavoratori italiani operano all’estero per imprese italiane.

Il Decreto 81 e l’integrazione della Security

“Quando 17 anni fa,  – ha evidenziato Cesare Damianopresidente dell’Associazione Lavoro&Welfare ed ex-ministro del Lavoro del secondo Governo Prodi – abbiamo realizzato il Decreto 81, quello che viene chiamato ‘Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro’, avevamo creato le condizioni legislative perché questo approccio sistemico venisse adottato. Il tema della security vi era compreso, anche se non normato in modo definito. È perciò giusto, lo dico da padre di quel provvedimento, integrarlo e aggiornarlo affinché la Sicurezza in questo Paese, e nella proiezione delle nostre imprese nel mondo fisico e digitale, preveda per tutti una completa copertura sui piani della Safety e della Security”.

Un approccio olistico alla sicurezza

“La frammentazione normativa attuale – ha commentato il professor Umberto Saccone, autore del volume “Il dovere di protezione” – richiede una visione olistica e un ‘governo della sicurezza’ unificato, capace di armonizzare i diversi livelli su cui si articola la materia. Per questo, occorre promuovere un linguaggio comune della sicurezza e avviare una riforma fondata su tre direttrici: integrare Safety e Security nel mondo del lavoro, attraverso l’aggiornamento del decreto 81, defiscalizzare gli oneri per la sicurezza aziendale e creare un forte partenariato pubblico-privato per sostenere questo processo”.

L’incertezza come fattore di rischio

Alberto Paganistudioso di intelligence e docente nel settore della sicurezza, ha messo in evidenza come nel settore del rischio, l’incertezza equivale al rischio. È facile cadere vittime di quel che viene definito ottimismo irrealistico finendo per sottovalutare la necessità di adottare misure adeguate come quelle richieste da un’autentica cultura della sicurezza. Questo causa, tra l’altro, che le imprese, ad eccezione delle più grandi, non si dotino di una figura dirigenziale specifica: il Security Manager.

Il ruolo dell’Unità di Crisi del Maeci

Nicola MinasiCapo dell’Unità di Crisi del Maeci, ha illustrato i servizi che l’Unità di Crisi mantiene a supporto degli italiani che vivono, lavorano, viaggiano all’estero in caso di eventi critici. La registrazione sui servizi dell’Unità di Crisi sui viaggi in corso da parte di questi concittadini, così come da parte delle imprese, è necessaria per avere un “database” aggiornato e reagire tempestivamente di fronte alle situazioni critiche. Gli strumenti dell’Unità di Crisi sono direttamente accessibili alle aziende e ai cittadini a titolo gratuito. La prevenzione e la gradualità sono principi fondamentali per una adeguata protezione.

La sicurezza transnazionale

Maria Cristina Urbanopresidente Assiv, Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari, ha sottolineato come l’Italia è matura per portare anche all’estero le attività e i servizi offerti dalle agenzie di sicurezza italiane. Questo perché la necessità di sicurezza è diventata transnazionale. L’impegno è tale da richiedere un intervento integrato pubblico-privato. Servono, dunque, nuove regole che permettano agli istituti di vigilanza italiani di operare all’estero. Questo anche perché la presenza di operatori stranieri nelle strutture italiane all’estero può creare un rischio sul piano dell’intelligence.

In Parlamento, da tre legislature, è incardinata una proposta di legge per autorizzare operatori italiani di sicurezza all’estero. Si tratta di una misura che avrebbe l’effetto ultimo di rafforzare la sicurezza nazionale.

Il Decreto Ministeriale della Difesa

Nicola Massimo MasciulliGenerale di Corpo d’ArmataCapo del Comando Interregionale “Ogaden” per il Sud dell’Arma dei Carabinieri, già Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della difesa, ha presentato il Decreto Ministeriale della Difesa diretto ad armonizzare le previsioni del TU 81 alla specificità dei compiti e delle funzioni delle Forze Armate, in attività operative e addestrative.

La cybersicurezza come priorità nazionale

Matteo MauriVicepresidente della Commissione Affari Costituzionalidella Presidenza del Consiglio e Interni della Camera dei Deputati ha sottolineato quanto il “dovere di protezione” abbia un valore sociale, tanto nella tutela dei lavoratori quanto negli aspetti di security, in considerazione del fatto che le violazioni cyber danneggino le imprese quanto i loro dipendenti. Oltre al fatto che possono rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale.

La cybersicurezza richiede una forte collaborazione pubblico-privato. Va perciò costruito un sistema normativo che permetta una prevenzione quanto più efficace possibile. Ciò, recuperando i ritardi che indubbiamente danneggiano il Paese. In questo senso, l’on. Mauri ha depositato, insieme ad altri colleghi, un disegno di legge per il contrasto efficace agli attacchi ransomware. Una legge che include il divieto di pagamento dei riscatti per i soggetti nel Perimetro nazionale e della NIS2, che prevede poteri di intervento rafforzati e anche un fondo a sostegno delle aziende che, pur avendo implementato la security digitale, abbiano subito danni da tali tipi di attacchi.

Le sfide per le piccole imprese e lo sviluppo del partenariato pubblico-privato

Walter RizzettoPresidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, ha rilevato quanto uno dei temi più importanti sia la differenza tra le grandi imprese che possono garantirsi la sicurezza e quelle più piccole che faticano a farlo. Da questo punto di vista, la leva fiscale potrebbe essere di grande utilità. Da sostenere ancor più perché la sicurezza è un elemento di produttività, competitività e reputazione. Venendo al piano della difesa, Rizzetto ha ricordato che è importante la creazione della task force nazionale per la cybersicurezza annunciata dal ministro Guido Crosetto con una dotazione di personale di 1500 elementi.

Il dovere di protezione poggia, per il presidente della Commissione Lavoro, su un castello normativo del quale va condivisa la necessità di cambiamento. Per Rizzetto, una proposta da adottare tutti insieme, in modo trasversale, è lo sviluppo del partenariato pubblico-privato a pieno sostegno degli interessi nazionali.

Fonte: S News

ASSIV al convegno “Il Dovere di Protezione – Safety & Security: la tutela di lavoratori e aziende nei contesti di crisi”

La Dott.ssa Maria Cristina Urbano, Presidente di ASSIV – Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari, ha partecipato al convegno “Il Dovere di Protezione”, promosso da Lavoro & Welfare in collaborazione con International SOS Foundation, portando il punto di vista del comparto della sicurezza privata.

Nel suo intervento, dal titolo “Sicurezza privata all’estero fra opportunità e criticità”, la Presidente Urbano ha sottolineato come il dovere di protezione (duty of care) non rappresenti soltanto un principio morale, ma una vera e propria responsabilità legale e organizzativa che incombe su ogni datore di lavoro, soprattutto quando l’attività si svolge in contesti internazionali complessi e potenzialmente a rischio.

Oggi, infatti, migliaia di imprese italiane operano stabilmente all’estero, spesso in Paesi segnati da instabilità politica, criminalità, terrorismo o catastrofi ambientali. In tali scenari – ha ricordato la presidente Urbano – il sistema pubblico da solo non è sufficiente a garantire adeguati livelli di protezione. Da qui la necessità di un partenariato pubblico-privato sempre più stretto, in grado di assicurare una sicurezza “partecipata” e resiliente.

La Presidente ha posto anche l’attenzione su un paradosso tutto italiano: molte imprese nazionali, pur disponendo di competenze e professionalità di alto livello, sono costrette ad affidarsi a società di sicurezza estere per tutelare i propri dipendenti e asset fuori dai confini nazionali. Ciò accade perché manca ancora una cornice normativa che consenta agli operatori della sicurezza privata di operare legalmente all’estero.

Un adeguamento normativo – ha spiegato la dott.ssa Urbano – permetterebbe non solo di valorizzare le competenze italiane, ma anche di rafforzare la competitività del sistema Paese, mantenendo in Italia il valore economico e professionale generato dal comparto.

Nel suo intervento, la Presidente ha inoltre richiamato esperienze positive già maturate, come la legge sull’antipirateria marittima del 2011, che ha autorizzato personale di sicurezza privata italiano, proveniente dalle Forze Armate, a operare armato a bordo di navi mercantili battenti bandiera italiana. Un modello che ha funzionato, dimostrando come una norma chiara e controllata possa garantire efficacia e legalità.

In questa prospettiva, la dott.ssa Urbano ha ricordato la proposta di legge attualmente in discussione in Parlamento, volta a consentire agli operatori di sicurezza privata decretati di operare all’estero per proteggere lavoratori e imprese italiane. Una riforma che, se approvata, potrebbe dare vita a un vero e proprio “modello italiano di sicurezza internazionale”, basato su regole chiare, formazione qualificata, cooperazione istituzionale e incentivi economici mirati.

La sicurezza privata all’estero non è una minaccia, non è un’anomalia. È una necessità – ha concluso la Presidente Urbano – e, se ben regolata, può diventare una grande opportunità per il nostro Paese. Possiamo costruire un modello fondato su competenza, legalità e collaborazione, capace di rendere più sicure le nostre imprese, più tutelati i nostri lavoratori e più forte la presenza dell’Italia nel mondo.”

ASSIV continuerà a promuovere e diffondere la cultura della sicurezza come valore fondamentale per il lavoro, per le imprese e per la società.

#ASSIV #Sicurezza #Lavoro #Safety #Security #Tutela #Protezione #MariaCristinaUrbano #CameraDeiDeputati #LavoroEWelfare #InternationalSOS #CulturaDellaSicurezza #DutyOfCare

Italpol celebra 50 anni con un gesto di solidarietà a favore di Komen Italia

Storico associato di ASSIV, Italpol trasforma il suo anniversario in un’iniziativa concreta di responsabilità sociale a sostegno della prevenzione oncologica.

Nel giorno in cui Italpol Vigilanza celebra mezzo secolo di attività, l’azienda – storico associato di ASSIV – non si è limitata a guardare al passato, ma ha voluto trasformare l’anniversario in un segno concreto di impegno sociale.

Durante una serata presso il Circolo di Casina Poste, Italpol ha rinnovato il suo sostegno a Komen Italia, organizzando un evento di solidarietà al servizio della prevenzione della salute femminile.

Prevenzione e sicurezza: un legame profondo

Il fondatore e Owner, Cavalier Giulio Gravina, ha sottolineato come “prevenire significa anticipare i rischi” – parole che risuonano naturalmente anche nel nostro settore della sicurezza.
Non si tratta solo di proteggere beni, ma di tutelare persone: clienti, dipendenti, comunità.

Komen Italia, da parte sua, ha accolto con gioia l’adesione di Italpol, ricordando quanto sia fondamentale un’alleanza tra imprese attente e organizzazioni del terzo settore per potenziare l’impatto delle campagne preventive e raggiungere territori meno serviti.

Un evento concreto di responsabilità sociale

Durante la serata, i partecipanti hanno ricevuto materiale informativo della Campagna Nazionale di sensibilizzazione sui tumori del seno, con la possibilità di sostenere economicamente la “Carovana della Prevenzione” – il programma itinerante sul territorio – attraverso donazioni.

È stato inoltre presentato un fumetto celebrativo, “Il Creatore di un Sogno”, realizzato da Italpol per raccontare la sua storia e i suoi valori: un linguaggio originale per avvicinare pubblico e collettività al tema della sicurezza e della prevenzione.

Un messaggio per tutto il settore

Come associazione che rappresenta le imprese operanti nei settori della vigilanza e sicurezza, guardiamo con orgoglio a iniziative come questa.

Italpol dimostra che la sicurezza non è solo una questione tecnica o aziendale, ma un impegno che si estende al benessere sociale.

Ci auguriamo che altri nostri associati si ispirino a questo modello: celebrare un anniversario con la comunità, e non solo tra i numeri, è un segno tangibile di responsabilità e visione condivisa.

Fonte: “Cinquant’anni di Italpol Vigilanza, evento di solidarietà a favore di Komen Italia” – Il Tempo 16 ottobre 2025

Nuove opportunità nel mondo della sicurezza: il 4 novembre il Recruiting Day di La Patria

Il 4 novembre, La Patria apre le porte del suo mondo: un’opportunità unica per vivere da vicino il ruolo di Guardia Particolare Giurata e scoprire concretamente le dinamiche di un istituto di vigilanza in crescita.

La sicurezza: un settore in crescita, nuove opportunità da cogliere

In un contesto in cui la sicurezza è sempre più al centro delle esigenze di aziende, istituzioni e cittadini, il settore della vigilanza privata registra una crescita costante. La domanda di professionisti qualificati supera spesso l’offerta disponibile, aprendo interessanti prospettive a chi desidera costruire una carriera solida e stimolante in questo ambito dinamico.

Per i prossimi giorni, l’Istituto prevede l’inserimento immediato di nuove Guardie Particolari Giurate per il territorio di Bologna e provincia e nei mesi a venire per le altre sedi del gruppo, confermando l’impegno costante nel potenziamento del personale operativo entro il 2026. Per sostenere questa crescita e valorizzare nuovi talenti, La Patria offre occasioni concrete di incontro e orientamento.

Recruiting Day La Patria: un’occasione per conoscere da vicino il mondo della sicurezza

La Patria Spa rinnova il proprio impegno nella selezione di nuovi professionisti per il settore della vigilanza privata, organizzando un nuovo Recruiting Day martedì 4 novembre, dalle ore 14:45 alle 16:30, presso la sede di Bologna in via della Barca 26.

L’iniziativa rappresenta un momento concreto di incontro tra l’azienda e chi desidera intraprendere un percorso come Guardia Particolare Giurata: non solo un colloquio, ma un’esperienza diretta all’interno della realtà aziendale. Durante la giornata, i partecipanti potranno visitare la sede, conoscere il Team delle Risorse Umane e confrontarsi con i Responsabili operativi che ogni giorno coordinano i servizi di vigilanza. Un modo per comprendere da vicino le dinamiche del lavoro, i valori che guidano La Patria e le prospettive di crescita offerte a chi entra a far parte del team.

Gli appuntamenti di Recruiting Day vengono organizzati periodicamente, in base alle esigenze di inserimento di nuove risorse. Le persone selezionate potranno essere destinate ai principali servizi dell’istituto contribuendo alla sicurezza di aziende, enti e cittadini sul territorio.

Diventa GPG: responsabilità e crescita professionale

Entrare nel mondo della sicurezza privata significa assumersi una responsabilità verso gli altri, mettere le proprie capacità al servizio della collettività e crescere in un contesto dove professionalità e fiducia sono fondamentali. È un mestiere che richiede preparazione, equilibrio e, soprattutto, motivazione.

Come racconta Marta Dall’Olio, Responsabile Risorse Umane di La Patria Spa:

“Siamo alla ricerca di chi vuole fare parte di un grande progetto, dove ogni azione conta. Chi sceglie di diventare Guardia Particolare Giurata del nostro Istituto di Vigilanza entra in un percorso che richiede coraggio, attenzione e curiosità, ma che restituisce la soddisfazione di sapere che il proprio lavoro ha un impatto concreto sulla vita delle persone e sulla sicurezza della comunità”.

Per facilitare l’inserimento dei nuovi ingressi, La Patria offre supporti concreti, come l’assistenza per il trasferimento a chi proviene da altre località e l’aiuto per il conseguimento del porto d’armi, qualora non sia già in possesso del candidato. Un modo per accompagnare davvero chi desidera entrare nel mondo della sicurezza, riducendo le difficoltà pratiche dei primi passi.

Vivi l’esperienza della sicurezza: il Recruiting Day di La Patria

Il Recruiting Day di La Patria offre un’opportunità concreta per entrare nel cuore di un istituto di vigilanza: vivere da vicino la giornata tipo di una Guardia Particolare Giurata, confrontarsi direttamente con chi coordina i servizi sul territorio e comprendere in prima persona cosa significa proteggere aziende, cittadini e comunità.

Come racconta Mauro Muto, Responsabile dell’Ufficio Servizi di La Patria Spa:

“Durante il Recruiting Day mostriamo non solo le competenze necessarie, ma anche il ritmo e le sfide quotidiane del lavoro. È un momento per capire se questa professione risuona con la propria motivazione e con il desiderio di far parte della nostra squadra”.

L’evento, pensato per garantire un’esperienza personale e approfondita, permette di visitare la sede, conoscere i responsabili e chiarire ogni dubbio sul ruolo. È l’occasione ideale per valutare concretamente un percorso professionale in un settore dinamico e in crescita, con il supporto di chi ogni giorno vive la sicurezza sul campo.

Come partecipare al Recruiting Day: dettagli e contatti

Il Recruiting Day di La Patria si terrà martedì 4 novembre 2025, dalle ore 14:45 alle 16:30, presso la sede centrale dell’azienda in via della Barca 26 a Bologna. L’evento è dedicato alla ricerca di GPG per Bologna e provincia. I candidati interessati possono contattare l’ufficio marketing di La Patria Spa al numero 3386727410 o via e-mail all’indirizzo [email protected].