A giugno 2025, l’indice di fiducia delle imprese cresce per il secondo mese consecutivo. L’aumento si estende a tutti i settori salvo quello del commercio al dettaglio. Specificamente, le componenti prospettiche guidano il miglioramento nell’industria, contrariamente a quanto avviene nel settore dei servizi. La fiducia dei consumatori torna a calare dopo la crescita dello scorso mese, sintetizzando un peggioramento di tutte le variabili che compongono l’indicatore ad eccezione dei giudizi e delle aspettative sulla situazione economica del Paese e delle attese sulla disoccupazione.
Brescia più sicura grazie alla videosorveglianza integrata
Protocollo tra prefettura e comune sulla gestione del sistema, che consentirà di potenziare il presidio del territorio
Un sistema moderno di videosorveglianza dislocato nei punti di accesso alla città, integrato con un dispositivo per la rilevazione delle targhe dei mezzi che transitano.
Si tratta di uno dei cardini intorno ai quali ruota il Patto per la sicurezza della città di Brescia, dove questa mattina prefettura e comune hanno siglato il “Protocollo d’intesa per la gestione del sistema di videosorveglianza comunale e del sistema per la rilevazione delle targhe dei veicoli in transito”, che punta a rafforzare il presidio del territorio nel rispetto della normativa sulla privacy.
Oltre a essere collegate alle sale operative della questura e dei comandi provinciali di carabinieri e Guardia di Finanza, le videocamere comunali integrate con il dispositivo di lettura targhe saranno connesse con il Sistema nazionale Targhe e Transiti, allo scopo di supportare in modo ancora più efficace sul piano della prevenzione i controlli coordinati sul territorio, come anche l’attività di indagine volta a individuare i responsabili di reati.
L’intesa, siglata in prefettura nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Andrea Polichetti, è stata sottoscritta dallo stesso prefetto insieme con il sindaco della città di Brescia Laura Castelletti e i vertici provinciali delle Forze di polizia. Presenti anche i comandanti della Polizia provinciale e della Polizia locale del capoluogo.
Fonte; Ministero dell’Interno
Palermo, più sicurezza per il personale sanitario e per gli operatori del trasporto pubblico
Protocolli d’intesa tra prefettura, Regione Siciliana, comune e Amat. Tra le misure previste, il ricorso al “panic button”
Garantire più sicurezza agli operatori del trasporto pubblico locale e al personale sanitario a Palermo. È l’obiettivo dei protocolli di intesa tra la prefettura, la Regione Siciliana, il comune e la Amat Palermo Spa, società in house del capoluogo concessionaria della gestione del servizio per la mobilità.
Siglate giovedì scorso nella sede della presidenza della Regione Siciliana, le intese individuano misure di prevenzione e contrasto alle aggressioni ai danni di queste categorie di lavoratori. Tali misure, con le quali vengono fornite risposte concrete al fenomeno, sono state oggetto di valutazione nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Sia il “protocollo di intesa per la promozione della sicurezza nel trasporto pubblico locale” che il “protocollo di intesa per la promozione della sicurezza del personale sanitario e degli operatori del servizio di emergenza-urgenza S.U.E.S. 118”, prevedono – tra i diversi interventi messi in campo – l’utilizzo del “Panic Button”, un pulsante azionabile in caso di pericolo.
Il segnale di allarme viene ricevuto dalla sala operativa del numero di emergenza unico (Nue) 112, che identifica e geolocalizza chi richiede il soccorso e attiva le Forza di polizia competenti in base al piano coordinato di controllo del territorio.
Gli accordi prevedono anche attività di formazione su prevenzione e gestione dei conflitti, rivolte agli operatori, così come supporto legale ai lavoratori eventuali vittime di aggressioni in servizio e campagne di comunicazione e sensibilizzazione sul tema della sicurezza. Tavoli di monitoraggio, coordinati dalla prefettura di Palermo, seguiranno l’attuazione dei protocolli e l’andamento dei casi di aggressione.
Fonte: Ministero dell’Interno
Rafforzata la sicurezza urbana in 33 comuni dell’Irpinia
Firmati in prefettura ad Avellino gli accordi con i sindaci
Un modello di sicurezza urbana più vicino ai cittadini, basato su prevenzione, coesione sociale e presidio condiviso del territorio: questo l’obiettivo alla base dei “Patti per la sicurezza urbana e la promozione di un sistema di sicurezza partecipata” sottoscritti ad Avellino dal prefetto, Rossana Riflesso, con i sindaci di 33 comuni della provincia.
Tra le azioni previste dai documenti figurano interventi strutturali e sociali: riqualificazione di aree a rischio, incremento dell’illuminazione pubblica, vigilanza nei parchi, promozione di eventi culturali e utilizzo di strumenti tecnologici come l’app “YouPol”, che permette ai cittadini di segnalare episodi di illegalità in tempo reale.
Una particolare attenzione è dedicata alla prevenzione delle truffe agli anziani e alla messa in rete, con le sale operative delle forze dell’ordine, dei sistemi di videosorveglianza privati attivi nei contesti commerciali.
Per il monitoraggio dell’attuazione delle intese è stata istituita presso la prefettura una cabina di regia, composta da rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle Polizie locali, che avrà il compito di verificare periodicamente lo stato di avanzamento delle attività e redigere una relazione informativa annuale per il ministero dell’Interno.
«Questi Patti rappresentano un’alleanza operativa tra istituzioni e comunità locali» ha dichiarato il prefetto. «La sicurezza non è solo questione di ordine pubblico, ma anche di coesione sociale e vivibilità degli spazi comuni. Il nostro obiettivo è costruire una sicurezza concreta, visibile, integrata».
Fonte: Ministero dell’Interno