Home Blog Pagina 423

Milano, in calo i furti e i reati contro la persona

DIPALMA - sicurezza - Einbrecher dringt in ein Haus ein.

Milano, in calo i furti e i reati contro la persona 

È calato a Milano negli ultimi tre anni il numero totale dei delitti fino a segnare un -15,06% rispetto al 2019 e un -28,92% rispetto agli ultimi dieci anni. Sono questi i dati sulla criminalità nel capoluogo lombardo presentati questa mattina in conferenza stampa dal prefetto Renato Saccone.

Secondo quanto illustrato in prefettura, i reati contro la persona sono in forte discesa, mentre si registra un aumento rispetto agli ultimi due anni per quanto riguarda le violenze sessuali che da 267 nel 2019 passano a 285 nel  2021. 

Con riferimento ai furti si registra un -37,96% dal 2011 al 2021 e un -21,94% nell’ultimo triennio, la tendenza «prosegue nettamente in calo – ha dichiarato il prefetto Saccone e ha aggiunto che – tra i furti quello che registra un aumento significativo con un 21,59% è lo scippo ovvero il furto con strappo».

I furti in abitazione «dal picco del 2014 c’è stato un abbattimento del 60% – ha commentato il prefetto e sottolineato che – il crollo che non ha pari con nessun altro reato è quello dei furti di auto in sosta -36,36% dal 2019 al 2021 e -65,34% negli ultimi dieci anni». 

Un lieve calo, nell’ultimo triennio, si registra anche per le rapine negli esercizi commerciali con -2,39%. Aumentano, invece, le rapine che da 1.920 segnalate nel 2020 passano a 2.587 nel 2021.

Altro reato «in terribile ascesa – ha spiegato Saccone – è quello della truffe informatiche, che da solo rappresenta il 10% del totale delle denunce. Se ne parla poco – ha concluso il prefetto – ma i danni patrimoniali sono superiori a quelli di borseggi e rapine».

Fonte: Ministero dell’Interno

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la proroga dei servizi antipirateria

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione e il testo coordinato del DL Milleproroghe

Nella Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2022 è pubblicata la legge 25 febbraio 2022, n. 15: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi

All’art. 2, comma 6ter, è prevista la proroga dei servizi antipirateria. Fino al 31 dicembre 2022 le guardie giurate da impiegare in servizi antipirateria sono esentate dalla frequentazione dei corsi teorico-pratici individuati dal Ministero dell’interno.

Fino a tale data possono pertanto essere impiegate in servizi antipirateria GPG che non abbiano ancora frequentato i citati corsi teorico-pratici, a condizione che abbiano partecipato per un periodo di almeno 6 mesi, quali appartenenti alle Forze armate, alle missioni internazionali in incarichi operativi e che tale condizione sia attestata dal Ministero della difesa (ai sensi dell’articolo 5, comma 5, del decreto-legge n. 107 del 2011)

Istat: on line la nota sul fatturato dei servizi del IV trim. 2021

Istat: on line la nota sul fatturato dei servizi del IV trim. 2021

Nella media del 2021 si è registrata una crescita dell’indice del fatturato delle imprese dei servizi del 14,1%, che l’ha portato a un
livello leggermente superiore a quello prepandemico (+0,5% rispetto all’anno 2019).

Tuttavia, emerge una marcata differenziazione tra i settori. Si registrano livelli superiori a quelli pre crisi solo per il Commercio
all’ingrosso (esclusi gli autoveicoli) e per i Servizi di informazione e comunicazione, mentre sono ancora inferiori rispetto al livello di
fatturato del 2019 quelli delle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione, delle Agenzie di viaggio e servizi di supporto alle
imprese, del Trasporto e magazzinaggio e delle Attività professionali, scientifiche e tecniche.

Per i servizi di vigilanza ed investigazione vengono registrati un aumento tendenziale del 9.7% del IV trimestre 2021 rispetto al IV trimestre 2020 e un aumento del 5.9% del rapporto I – IV trim 2020 su I – IV trim 2021.

Scarica la nota


Fonte: ISTAT

In gennaio denunciati all’Inail più di 16mila contagi sul lavoro da Covid-19. È il dato mensile più alto dal 2020

In gennaio denunciati all’Inail più di 16mila contagi sul lavoro da Covid-19. È il dato mensile più alto dal 2020

Il 24esimo report curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto online insieme alla versione aggiornata delle schede di approfondimento regionali: le infezioni di origine professionale segnalate dall’inizio della pandemia sono 211.390, in aumento del 10,6% rispetto a dicembre. I decessi sono 823, 12 in più rispetto all’ultimo monitoraggio ma tutti avvenuti nei mesi precedenti

ROMA – I contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati all’Inail alla data del 31 gennaio sono 20.344 in più rispetto al monitoraggio di fine 2021 (+10,6%), di cui 16.779 riferiti al primo mese del 2022, 3.169 a dicembre, 170 a novembre e 38 a ottobre scorsi, con i restanti 188 casi distribuiti tra il 2020 e gli altri mesi del 2021. Il consolidamento dei dati permette, infatti, di acquisire informazioni non disponibili nelle rilevazioni e nei mesi precedenti. Come evidenziato dal 24esimo report della Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, pubblicato oggi insieme alla versione aggiornata delle schede di approfondimento regionali, le 16.779 infezioni di origine professionale segnalate in gennaio rappresentano il dato più alto registrato dal 2020. Gennaio 2022 infatti si colloca, per numero di contagi denunciati, dopo novembre, marzo, dicembre, ottobre e aprile del 2020 e prima di tutti i mesi del 2021.

Sette casi su 10 concentrati nel 2020. Le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 pervenute all’Inail dall’inizio della pandemia sono 211.390, pari a oltre un sesto del totale degli infortuni denunciati da gennaio 2020 e all’1,9% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità alla stessa data. Il 2020, con 148.565 casi, raccoglie il 70,3% di tutte le infezioni di origine professionale segnalate all’Istituto fino al 31 gennaio 2022, con il mese di novembre al primo posto con 40.701 denunce, seguito da marzo con 28.691. Il 2021, con 46.046 contagi denunciati, pesa invece per il 21,8% sul totale. I contagi sul lavoro con esito mortale rilevati alla data dello scorso 31 gennaio sono 823, pari a un quarto del totale dei decessi denunciati da gennaio 2020, con un’incidenza dello 0,6% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da Covid-19 comunicati dall’Iss alla stessa data. Rispetto agli 811 casi mortali registrati dal monitoraggio del 31 dicembre 2021, i decessi sono 12 in più, tutti riconducibili ai mesi precedenti (nove avvenuti nel 2021 e tre nel 2020). Salvo consolidamenti (denunce tardive) rilevabili nei prossimi monitoraggi, infatti, al momento il mese di gennaio 2022 non presenta denunce di infortuni mortali da contagio.

Milano al primo posto tra le province più colpite. L’analisi territoriale evidenzia una distribuzione delle denunce del 43,0% nel Nord-Ovest (prima la Lombardia con il 25,6%), del 23,5% nel Nord-Est (Veneto 10,2%), del 15,5% al Centro (Lazio 6,9%), del 12,9% al Sud (Campania 6,0%) e del 5,1% nelle Isole (Sicilia 3,6%). Le province con il maggior numero di contagi da inizio pandemia sono quelle di Milano (10,2%), Torino (6,9%), Roma (5,5%), Napoli (4,0%), Brescia (2,6%), Genova (2,5%), Varese e Verona (2,4% ciascuna), Bologna (2,2%), Firenze e Monza Brianza (entrambe con il 2,0%). Milano è anche la provincia che registra il maggior numero di infezioni denunciate nell’ultimo mese, seguita da Torino, Roma, Brescia, Genova, Monza e Brianza, Napoli, Venezia e Firenze. Le province che hanno registrato gli incrementi percentuali maggiori rispetto al monitoraggio  precedente, non per contagi avvenuti solo in gennaio ma per il consolidamento dei dati in mesi precedenti, sono però quelle di Teramo (+28,9%), Lucca (+22,0%), Ragusa (+20,3%), Cagliari (+20,0%), Siracusa (+19,8%), Monza e Brianza (+19,8%), Latina (+19,5%), Imperia (+18,6%) e Trapani (+18,3%).

Nell’ultimo mese l’età media dei contagiati è scesa a 44 anni e mezzo. La maggioranza delle infezioni di origine professionale riguarda le donne. La quota delle lavoratrici contagiate sul totale dei casi denunciati, infatti, è pari al 68,3%. La componente femminile supera quella maschile in tutte le regioni, a eccezione della Sicilia e della Campania, dove l’incidenza delle donne sul totale delle infezioni segnalate all’Inail è, rispettivamente, del 46,7% e del 44,9%. L’età media dei contagiati dall’inizio della pandemia è di 46 anni per entrambi i sessi, ma nel solo mese di gennaio 2022 è scesa a 44 anni e mezzo. Il 41,7% del totale delle denunce riguarda la classe 50-64 anni. Seguono le fasce di età 35-49 anni (36,6%), under 35 anni (19,8%) e over 64 anni (1,9%). Gli italiani sono l’87,0%, mentre il restante 13,0% delle denunce riguarda lavoratori stranieri, in particolare rumeni (21,0% dei contagiati stranieri), peruviani (12,6%), albanesi (8,1%), moldavi (4,5%), ecuadoriani (4,1%) e svizzeri (4,0%).

Il trend nuovamente in crescita nella sanità e assistenza sociale. Nell’evoluzione dei contagi si riscontrano alcune differenze in diversi settori produttivi. In particolare la sanità e assistenza sociale, in cui si concentra il 63,9% delle denunce codificate, ha mostrato, rispetto al 2020 e in termini assoluti, un numero di infortuni da Covid-19 in costante discesa nel primo semestre del 2021, registrando il suo livello minimo nel mese di giugno con 61 casi (erano più di 400 a giugno 2020) e tornando poi a crescere nella seconda parte dell’anno, con oltre duemila infortuni a dicembre e cinquemila a gennaio 2022. In termini di incidenza sul totale dei contagi denunciati all’Inail, la sanità e assistenza sociale ha avuto riduzioni tra febbraio e giugno 2021, per poi mostrare segnali di ripresa nel secondo semestre dell’anno, proseguiti anche a gennaio 2022. Altri comparti produttivi hanno invece registrato nel corso del 2021, ma anche a gennaio di quest’anno, incidenze di contagi professionali maggiori rispetto al 2020. È il caso, per esempio, del trasporto e magazzinaggio, che nel primo mese del 2022 ha raggiunto anche il numero più elevato di denunce da inizio pandemia.