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Sicurezza Urbana: l’Iniziativa dei Commercianti di Borgo Mazza e la Necessità di un Approccio Integrato

A Borgo Mazza, nel cuore di Parma, i commercianti hanno deciso di finanziare autonomamente servizi di vigilanza privata per contrastare episodi di microcriminalità e garantire maggiore sicurezza ai propri clienti. Questa iniziativa, sebbene lodevole, solleva interrogativi sull’efficacia e l’efficienza di soluzioni individuali rispetto a strategie di sicurezza integrate a livello comunale.

Quando i singoli commercianti si affidano a servizi di vigilanza privata, possono infatti ottenere una protezione immediata per le proprie attività, tuttavia si tratta di un approccio che presenta diverse criticità, da una copertura limitata del servizio, a costi elevati, a mancanza di coordinamento strategico tra vigilanza privata e forze dell’ordine che può portare così a duplicazioni di sforzi. Un’alternativa migliore consisterebbe nello sviluppo di protocolli di sicurezza a livello comunale che tengano conto sia delle forze dell’ordine che delle guardie giurate presenti in virtù dei rapporti contrattuali degli Istituti di vigilanza con la clientela.

L’implementazione di protocolli di sicurezza integrati non solo tutela le attività commerciali, ma apporta vantaggi significativi anche ai residenti come:

  • Miglioramento della qualità della vita: una maggiore sicurezza nelle strade e nei quartieri favorisce la socializzazione e l’utilizzo degli spazi pubblici.
  • Valorizzazione del territorio: zone percepite come sicure attraggono investimenti, turismo e nuove attività, stimolando lo sviluppo economico locale.
  • Coesione sociale: la collaborazione tra cittadini, commercianti e istituzioni rafforza il senso di comunità e la fiducia reciproca.

Mentre iniziative private come quelle di borgo Mazza dimostrano l’impegno dei commercianti nella tutela delle proprie attività, una strategia di sicurezza integrata a livello comunale rappresenta una soluzione più efficiente e vantaggiosa per l’intera collettività.

Solo attraverso la collaborazione e la condivisione di risorse è possibile costruire città più sicure e vivibili per tutti.

Qui gli articoli di stampa: https://www.parmatoday.it/cronaca/borgo-mazza-dove-i-commercianti-si-pagano-la-vigilanza.html

Sistemi di intelligenza artificiale: impatti su salute e sicurezza sul lavoro e privacy

Industrial technology concept. Communication network. INDUSTRY 4.0. Factory automation.

La digitalizzazione sta trasformando radicalmente il mondo del lavoro. Tuttavia, questa trasformazione digitale non è priva di sfide, e il modo in cui vengono progettati, implementati e gestiti questi sistemi è determinante per garantire benefici duraturi sia per le organizzazioni che per i lavoratori. Ciò, come rimarcato dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), ha impatti anche sulla salute e sicurezza dei lavoratori nonché sulla protezione dei dati personali.

La gestione del personale attraverso l’utilizzo di intelligenza artificiale (IA) e algoritmi rappresenta un’evoluzione significativa nel modo in cui operano le funzioni HR. Questi sistemi elaborano dati raccolti dai processi di lavoro per supportare decisioni automatizzate o semiautomatizzate, come la gestione dei turni, l’assegnazione dei compiti, il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni.

L’adozione di tali tecnologie offre opportunità importanti per migliorare l’efficienza organizzativa, riducendo tempi e risorse necessarie alla gestione tradizionale del personale.

Tuttavia, è essenziale considerare gli aspetti umani legati all’introduzione di queste innovazioni tecnologiche. Sebbene l’automazione possa portare benefici evidenti, come l’incremento della produttività e l’ottimizzazione dei carichi di lavoro, essa può anche avere effetti negativi sui lavoratori, influenzando la loro autonomia, aumentando il carico mentale e generando stress, nonché sollevando preoccupazioni sulla privacy.

L’EU-OSHA pone molta attenzione sulla gestione dei lavoratori e l’IA. Tale questione e con la campagna triennale 2023-2025 “Ambienti di lavoro sani e sicuri” si è impegnata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle implicazioni delle tecnologie digitali per la salute e la sicurezza sul lavoro.

In tale contesto si inserisce la scheda informativa proposta, a gennaio di quest’anno, “Verso sistemi di gestione del personale basati su intelligenza artificiale e algoritmi per luoghi di lavoro più produttivi, più sicuri e più sani”.

L’obiettivo è promuovere un utilizzo responsabile delle tecnologie, incentrato sulla persona, per garantire che esse siano strumenti di progresso senza compromettere il benessere dei lavoratori.

Data l’accelerazione dell’adozione di queste innovazioni, è cruciale sviluppare strategie efficaci per proteggere e promuovere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro digitalizzati. Per questo motivo, sottolinea l’EU-OSHA, l’approccio adottato deve essere antropocentrico, ponendo al centro le esigenze e le caratteristiche dei lavoratori stessi.

Affinché ciò avvenga occorre un uso consapevole e responsabile di queste tecnologie: ciò implica una progettazione accurata, un coinvolgimento attivo dei lavoratori fin dalla fase iniziale e una gestione che tenga conto dei principi fondamentali di sicurezza e salute sul lavoro (SSL).

Quando correttamente implementati, i sistemi basati sull’intelligenza artificiale possono non solo migliorare l’efficienza operativa, ma anche contribuire a ridurre l’intensità del lavoro e garantire condizioni più sicure e salubri per i dipendenti.

Nel contempo è essenziale considerare criticamente i rischi e le sfide associate alla loro implementazione.

Tuttavia, l’adozione indiscriminata di sistemi basati sull’intelligenza artificiale può portare a conseguenze negative significative, specialmente in termini di salute e benessere dei lavoratori.

Un primo problema riguarda l’intensificazione del lavoro: spinti da sistemi progettati per aumentare la produttività, i lavoratori possono essere costretti a operare a ritmi sempre più elevati, riducendo pause necessarie e incrementando lo stress, l’affaticamento e il rischio di infortuni o disturbi muscolo-scheletrici.

Un altro aspetto critico è la riduzione dell’autonomia professionale. Questi sistemi tendono a stabilire rigidamente il contenuto, il ritmo e la programmazione delle attività, limitando la possibilità di esercitare iniziativa personale. Questa microgestione intensa può generare frustrazione e stress, diminuire la soddisfazione lavorativa e, paradossalmente, compromettere la produttività, poiché i lavoratori si sentono continuamente sorvegliati e privati della capacità di prendere decisioni autonome.

Inoltre, la visibilità delle prestazioni individuali favorita dai sistemi di gestione basati su IA può creare un ambiente competitivo malsano, incentrato sulla performance individuale piuttosto che sulla collaborazione di squadra. Ciò non solo mina la coesione tra i colleghi, ma aumenta anche i livelli di stress e riduce il sostegno reciproco. La riduzione delle interazioni sociali e comunicative, sia tra i colleghi che con i supervisori, contribuisce all’isolamento sociale, aggravando problemi legati alla salute mentale e alla soddisfazione lavorativa.

Un ulteriore rischio riguarda la privacy. Il monitoraggio invasivo di dati sensibili suscita preoccupazioni legittime sui possibili abusi da parte dei datori di lavoro, alimentando ansia e sfiducia nei confronti delle aziende. Infine, l’eccessiva dipendenza dagli algoritmi può dequalificare le competenze cognitive e creative dei lavoratori, riducendo la loro capacità di pensiero critico e autonomo, con effetti negativi sul morale e sull’adattabilità professionale.

Per mitigare questi rischi è quindi fondamentale il richiamato approccio antropocentrico nella progettazione e nell’utilizzo di queste tecnologie, garantendo che esse siano strumenti al servizio delle persone e non cause di alienazione.

L’inclusione attiva dei lavoratori nel processo decisionale, la protezione della privacy e una supervisione umana adeguata sono elementi cruciali per bilanciare i benefici dell’automazione con il benessere dei dipendenti. In definitiva, la digitalizzazione del lavoro deve essere vista come un’opportunità per migliorare le condizioni professionali, non come una minaccia per la dignità e la salute dei lavoratori.

I sistemi di gestione del personale basati su intelligenza artificiale (IA) e algoritmi rappresentano un’opportunità significativa per migliorare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori, purché siano progettati e implementati con un approccio antropocentrico e responsabile. Queste tecnologie possono ottimizzare l’assegnazione dei compiti in base alle competenze individuali, riducendo lo stress e aumentando la soddisfazione professionale.

In questo contesto rileva il Dlgs 104/2022 (in recepimento della Direttiva UE 1152/2019) che stabilisce l’obbligo per i datori di lavoro di informare i dipendenti e i rappresentanti sindacali sull’uso di strumenti tecnologici che incidono sulla gestione del rapporto di lavoro.

In conclusione, i sistemi di gestione del personale basati su IA e algoritmi possono rappresentare uno strumento potente per migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro, ma il loro successo dipende dalla capacità delle organizzazioni di adottare un approccio inclusivo, trasparente e orientato al benessere dei lavoratori.

L’adozione di IA e algoritmi nella gestione del personale rappresenta un’opportunità, ma anche una sfida complessa che richiede una regolamentazione attenta e un monitoraggio costante. Ma, in termini di controllo, è necessario essere realistici: la sorveglianza da parte delle autorità è limitata dalle risorse disponibili e dalla rapidità con cui queste tecnologie evolvono. Pertanto, è cruciale incentivare una maggiore trasparenza aziendale e una cultura della responsabilità, promuovendo pratiche di IA etica che bilancino produttività e diritti umani nei contesti lavorativi.

A tal riguardo, potrebbe essere utile che il quadro normativo privacy si arricchisca di un’ulteriore figura, quella del Rappresentante dei lavoratori per la privacy profilato in maniera analoga al Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) previsto dal Dlgs 81/2008 (Testo Unico sulla SSL) e che avrebbe fra i suoi interlocutori, in un’ottica che dovrebbe essere propulsiva e collaborativa, il Data Protection Officer (figura, per restare in tema, a cui è assimilabile per certi versi il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione in ambito SSL).

Pasquale Manchino

Fonte: Federprivacy

DL Milleproroghe 2025: in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione

Nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025 è stata pubblicata le Legge 21 febbraio 2025 n. 15, di conversione, con modificazioni, del DL 27 dicembre 2024 n. 202 (cd. Milleproroghe).

Per quanto riguarda il lavoro, il provvedimento conferma innanzitutto quanto previsto dal decreto in materia di contratti a tempo determinato. 

Contratti a termine – Viene, infatti, spostata al 31 dicembre 2025 (dal precedente termine del 31 dicembre 2024) la possibilità di sottoscrivere contratti di durata superiore ai 12 mesi, ma comunque non eccedenti i 24 mesi, per “ esigenze di natura  tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti “ (articolo 19, comma 1, lettera b), D.Lgs. n. 81/2015 come modificato dall’articolo 14, comma 4, D.L. n. 202/2024) nel caso in cui  la contrattazione collettiva non abbia previsto una propria casistica ( art. 19, c.1, lett. a), D.Lgs. n. 81/2025 ) [ Milleproroghe: Contratti a termine , causale individuata tra le parti utilizzabile fino al 31.12.2025 ].

Obblighi contributivi PA – Inoltre, per quel che concerne le pubbliche amministrazioni viene prorogata al 31 dicembre 2025 la sospensione dei termini prescrizionali per gli obblighi contributiviin favore dei dipendenti delle PA(articolo 1, comma 2, lettera a) del D.L. n. 202/2024) e in favore di collaboratori coordinati e continuativi (articolo 1, comma 2, lettera b) del D.L. n. 202/2024) [Milleproroghe : Prescrizione dei contributi previdenziali della PA sospesa per tutto il 2025 ]

Assemblee societarie da remoto – E’ stato inserito in sede di conversione l’ art. 3, comma 14-sexies con cui è stata prorogata al 31 dicembre 2025 la possibilità di svolgere, in deroga alle disposizioni statutarie, assemblee societarie con procedure semplificate a distanza.

Numerose sono anche le novità in ambito fiscale inserite durante l’ iter di conversione del provvedimento :

Riammissione rottamazione-quater – I commi 1 e 2 dell’a rt. 3-bis, inseriti nel corso dell’ iter parlamentare, riaprono i termini per la rottamazione-quater (articolo 1, comma 235, della legge n.197 del 29 dicembre 2022 ) per i contribuenti, che avevano già aderito alla data del 31 dicembre 2024, ma che sono decaduti per non aver ottemperato regolarmente ai pagamenti delle rate. Per la riammissione occorre presentare una dichiarazione entro il 30 aprile, secondo  le modalità che andranno comunicate dall’ Agenzia delle Entrate entro 20 giorni dall’ entrata in vigore delle Legge di conversione. Il pagamento delle somme dovute, sulle quali sono dovuti gli interessi al tasso del 2% annuo a decorrere dal 1° novembre 2023, potrà effettuato alternativamente in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2025; nel numero massimo di 10 rate consecutive, di pari ammontare, con scadenza, rispettivamente, le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025 e le successive, il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027.

Nuovo calendario fiscale e scadenze – Per il 2025, second quanto previsto ai commi 3-5 dell’art. 3-bis, i termini per l’approvazione e la disponibilità in formato elettronico dei modelli di dichiarazione concernenti le imposte sui redditi e l’imposta regionale sulle attività produttive, nonché delle relative istruzioni e specifiche tecniche, sono rinviati dal 28 febbraio al 17 marzo 2025. Inoltre sono rinviate dal 15 al  30 aprile 2025 il termine iniziale di presentazione delle dichiarazioni dei redditi e IRAP; data entro la quale saranno disponibili anche i programmi informatici di ausilio alla compilazione e alla trasmissione dei dati relativi agli ISA di cui all’ art. 9-bis del D.L. N. 50/2017 e quelli necessari per l’elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale di cui al D.lgs. n. 13/2024.

Rendicontazione di sostenibilità – Con la conversione in Legge, ai commi 14-bis e 14-ter dell’ art. 3, viene introdotta una disciplina transitoria che consente ai revisori di rilasciare attestazioni di conformità per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2024, a condizione di aver acquisito almeno cinque crediti formativi specifici nelle materie legate alla rendicontazione di sostenibilità. Viene inoltre prorogata la disciplina sanzionatoria per le dichiarazioni non finanziarie relative agli esercizi avviati prima del 1° gennaio 2024.

Credito di imposta ZES – I commi da 14-octies a 14-decies, sempre dell’articolo 3, prorogano il credito d’imposta per gli investimenti nelle Zone logistiche semplificate (ZLS), di cui all’ articolo 13 del D.L. n. 60/2024, agli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025. I credito spetta a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato, già operative o che si insediano nella ZLS, in relazione a progetti di investimento realizzati dal 1.01.2025 al 15.11.2025 relativi all’acquisto di macchinari , impianti e attrezzature, nonché terreni funzionali all ampliamento di immobili strumentali agli investimenti nelle Zone Logistiche Semplificate.

Credito d’imposta Transizione 5.0 – Con il comma 1-quinquies dell’articolo 13, inserito nel corso dell’esame parlamentare, si interviene sulla disciplina del credito di imposta Transizione 5.0. In particolare, si aggiunge un nuovo periodo al comma 2 dell’ articolo 38 del D.L. n. 19/2024, al fine di chiarire che sono agevolabili anche gli investimenti sostenuti anche antecedentemente alla presentazione della richiesta di accesso al credito d’imposta, purché effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2024. Viene mantenuta la spettanza dell’agevolazione a tutte le imprese residenti in Italia e alle stabili organizzazioni di soggetti non residenti nel medesimo territorio che da questa data al 31 dicembre 2025 investono in strutture produttive ivi situate, nell’ambito di progetti di innovazione volti alla riduzione dei consumi energetici. Inoltre, restano validi gli scaglioni di investimento ai quali applicare l’aliquota per determinare il credito d’imposta ammissibile, rideterminati dall’articolo 1, commi 427-429, della legge n. 207/2024 (legge di bilancio 2025):
•    35% del costo, per la quota di investimenti fino a 10 milioni di euro
•    5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria. 

Proroga divieto di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari – L’esame parlamentare ha prorogato ulteriormente il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie verso privati. Mentre secondo il testo originario del decreto Milleproroghe, il divieto era valido fino al 31 marzo 2025, il testo finale lo estende fino al 31 dicembre 2025. Proroga divieto di fatturazione elettronica per gli operatori sanitari L’esame parlamentare ha prorogato ulteriormente il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie verso privati. Mentre secondo il testo originario del decreto Milleproroghe, il divieto era valido fino al 31 marzo 2025, il testo finale lo estende fino al 31 dicembre 2025.

Obbligo assicurativo per danni catastrofali – Per quanto riguarda l’obbligo assicurativo per danni catastrofali, la legge di conversione si muove su due fronti. Nel corso dell’esame parlamentare, infatti, il termine per la stipula delle polizze anti-calamità, è stato posticipato al 31 dicembre del 2025 solo per le imprese della pesca e dell’acquacoltura, mentre nessuna proroga è arrivata per tutte le altre imprese, per le quali quindi l’obbligo resta fissato al 31 marzo 2025.  Si ricorda che la polizza assicurativa dovrà:

1.       riguardare i beni di cui all’articolo 2424, primo comma, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3), del codice civile. Al riguardo si segnala che, secondo quanto specificato dall’ articolo 1-bis, comma 2, del D.L. n. 155/2024, l’obbligo assicurativo concerne i beni a qualsiasi titolo impiegati per l’esercizio dell’attività di impresa, con esclusione di quelli già assistiti da analoga copertura assicurativa, anche se stipulata da soggetti diversi dall’imprenditore che impiega i beni;

2.       coprire danni causati da terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.

Dell’inadempimento dell’obbligo di assicurazione da parte delle imprese si terrà conto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali. 

Crediti d’imposta e contributi a fondo perduto settore turismo – L’articolo 14, comma 1, interviene sulla disciplina della misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche”, prevista dal PNRR (Missione 1, Componente 3, Investimento 4.2), prorogando al 31 ottobre 2025 il termine per la conclusione degli interventi agevolati. La misura, gestita da Invitalia e attuata con Avviso del Ministero del Turismo del 23 dicembre 2021, riconosce un credito di imposta e un contributo a fondo perduto a favore delle imprese turistiche per interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture; imprese turistiche, con riferimento alle spese sostenute, incluse quelle di progettazione, per interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica, di eliminazione delle barriere architettoniche, di interventi edilizi funzionali agli interventi precedenti, di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, nonché interventi di digitalizzazione.

A cura di WST Law & Tax.

Fonte: Lavorosi.it

Un traguardo da celebrare: il 75° anniversario di La Patria nella prestigiosa Accademia Militare di Modena

Giovedì 20 febbraio 2025, nella prestigiosa cornice dell’Accademia Militare di Modena, si è svolto il Meeting Aziendale di La Patria, un appuntamento che quest’anno ha assunto un valore particolarmente simbolico: la celebrazione del 75° anniversario. Un traguardo importante, festeggiato in un luogo che rappresenta passione, dedizione e senso del dovere, principi che da sempre guidano l’operato dell’Istituto di Vigilanza.

L’evento è stato un’occasione per ripercorrere la storia dell’istituto di vigilanza, un cammino fatto di impegno, crescita e trasformazioni, senza mai perdere di vista la missione di garantire sicurezza e affidabilità. Tra interventi istituzionali e momenti di condivisione, si è discusso dell’evoluzione dell’azienda, delle sfide affrontate e dei traguardi raggiunti, con uno sguardo rivolto al futuro e alle innovazioni che segneranno il prossimo capitolo della sua storia.

La Patria: un viaggio tra storia e innovazione

L’evento ha avuto inizio con il saluto del Comandante dell’Accademia, il Generale di divisione dott. Davide Scalabrin, che ha dato il benvenuto ai partecipanti sottolineando l’importanza della sicurezza e della formazione continua, temi che accomunano la storica istituzione militare e La Patria. A seguire, l’Amministratore Delegato Andrea Monti ha aperto la convention con un intervento che ha ripercorso la storia dell’azienda, evidenziando le sfide superate e i successi raggiunti in questi 75 anni di attività. Un percorso fatto di passione, impegno e costante innovazione, segnato dalla visione lungimirante di Roberto Colli, fondatore di La Patria, che è intervenuto durante l’incontro. Un cammino che ha permesso di raggiungere traguardi significativi e consolidare il ruolo dell’azienda nel settore.

Un percorso di crescita e innovazione che guarda al futuro

Uno dei momenti più significativi della serata è stata l’analisi dell’evoluzione di La Patria negli ultimi cinque anni, un periodo di crescita costante, consolidamento e nuove opportunità. Andrea Monti e Giacomo Ferrigno (Direttore Finanziario) hanno illustrato i traguardi raggiunti, soffermandosi sui risultati ottenuti in Emilia-Romagna e Lombardia, dove l’azienda ha rafforzato la propria presenza grazie a strategie di acquisizione mirate e a un continuo miglioramento dei servizi. Un percorso di sviluppo che non si ferma, ma che guarda al futuro con determinazione, puntando sull’innovazione e sull’eccellenza.

In questa prospettiva, gli interventi di Antonio Jr. Caruso (Direttore Commerciale Retail), Alex Marti (Direttore Ufficio Gare) e Roberto Dursi (Direttore Marketing) hanno assunto particolare rilievo, delineando i prossimi passi dell’Istituto di Vigilanza La Patria e le strategie che guideranno la sua evoluzione nei prossimi anni.

Tecnologia e sicurezza: le sfide del futuro

Lo sguardo si è quindi rivolto al domani, con approfondimenti di Mirco Terenziani (Direttore area Tecnica), Dario Augelli (Direttore Business Unit Corporate) ed Erik Mazzi (Direttore Ufficio IT) sulle strategie per mantenere La Patria un punto di riferimento nel settore. Al centro degli obiettivi futuri vi è l’implementazione di tecnologie avanzate e lo sviluppo di nuovi servizi.

L’innovazione tecnologica sarà il motore di questa trasformazione, permettendo di offrire soluzioni sempre più efficaci e su misura per le esigenze dei clienti. La sicurezza non è più solo una questione di presenza fisica, ma si evolve grazie all’integrazione di strumenti digitali e intelligenza artificiale. Un percorso ambizioso che punta a coniugare tradizione e innovazione, mantenendo saldi i valori di affidabilità e professionalità che da sempre contraddistinguono La Patria.

Premiazioni: un tributo all’impegno e alla dedizione

Uno dei momenti più emozionanti della serata è stato quello dedicato alle premiazioni, un’occasione per valorizzare il lavoro e la professionalità di chi, ogni giorno, contribuisce alla sicurezza e al successo dell’azienda. Un riconoscimento speciale è stato riservato alle Guardie Giurate che si sono distinte per il loro operato, un gesto simbolico ma profondamente significativo, che mette in luce il ruolo fondamentale di questi professionisti. A seguire, sono stati premiati anche gli agenti che hanno raggiunto e superato gli obiettivi di budget, un traguardo che riflette non solo risultati concreti, ma anche passione, determinazione e spirito di squadra. Un momento di condivisione che ha rafforzato il senso di appartenenza e ha sottolineato come il valore di un’azienda risieda, prima di tutto, nelle persone che ne fanno parte.

Un brindisi al futuro

La serata si è conclusa con un’elegante cena di gala, occasione perfetta per celebrare i traguardi raggiunti e condividere l’entusiasmo per ciò che verrà. Tra brindisi e conversazioni, si è respirato un forte senso di appartenenza e determinazione, elementi che da sempre guidano La Patria nel suo percorso di crescita. Con dedizione e spirito innovativo, l’azienda guarda al futuro con la consapevolezza delle sfide che l’attendono, pronta ad affrontarle con passione e visione strategica.