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Centro Studi Confindustria: indagine rapida sulla produzione industriale

Centro Studi Confindustria: indagine rapida sulla produzione industriale (marzo 2021)

SOSTANZIALE STABILIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE IN MARZO (-0,1%), DOPO L’AUMENTO RILEVATO IN FEBBRAIO (+0,6%)

Si interrompe in marzo la crescita dell’attività nell’industria italiana (-0,1%, dopo +0,6% in febbraio e +1,0% in gennaio), ma nel primo trimestre del 2021 si stima un incremento dell’1,0% rispetto al quarto 2020. Nonostante l’aumento delle restrizioni in Italia l’industria conferma dunque una buona tenuta, in questa fase sostenuta maggiormente dall’accelerazione della domanda estera. La domanda interna, meno dinamica a causa delle limitazioni negli spostamenti e nello svolgimento di alcune attività, incide sul comparto terziario che nel primo trimestre zavorra la dinamica del PIL, attesa in marginale arretramento. Le indagini qualitative (ISTAT e PMI manifatturiero) confermano un cauto ottimismo sull’evoluzione della domanda nei prossimi mesi, in linea con le rassicurazioni del Governo sulla rapida ed efficiente evoluzione della campagna vaccinale.

Come sta andando la produzione industriale in Italia

Il CSC rileva un arretramento della produzione industriale dello 0,1% in marzo su febbraio, quando si è avuto un aumento dello 0,6% rispetto a gennaio. Nel primo trimestre 2021 la produzione industriale è stimata in crescita dell’1,0%, dopo il -0,7% rilevato dall’Istat nel quarto 2020. La produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, aumenta del 38,4% in marzo rispetto allo stesso mese del 2020; in febbraio è diminuita dello 0,4% sui dodici mesi. Gli ordini in volume avanzano in marzo dello 0,7% su febbraio (+40,5% su marzo 2020), quando sono cresciuti dello 0,5% sul mese precedente (-0,3% annuo). Le variazioni tendenziali abnormi rilevate in marzo, sono da mettere in relazione con i livelli di attività molto bassi che erano stati toccati un anno prima, in conseguenza dell’introduzione di misure molto restrittive sull’attività dell’industria nell’intero territorio nazionale che avevano comportato il blocco normativo di oltre il 50% delle imprese industriali e un calo della produzione di quasi il 30% rispetto al mese precedente e a marzo 2019.

Nonostante la battuta d’arresto rilevata in marzo, nel primo trimestre del 2021 l’industria italiana conferma una buona tenuta, avendo registrato un significativo incremento di attività (+1,0%, ma con ampia eterogeneità settoriale) pur in un contesto pandemico in peggioramento: il numero dei nuovi casi è infatti quasi raddoppiato tra febbraio e marzo e, a causa di ciò, sono state rafforzate le misure restrittive. Lo stringency index, che misura in un range da 0 a 100 le limitazioni introdotte per frenare la diffusione del virus, è salito a marzo a 84,3, poco sotto i livelli di un anno prima. La buona performance dell’industria contribuisce positivamente al PIL nel primo trimestre; tuttavia, a causa della dinamica negativa dei servizi – specie quelli legati alla filiera turistica (ancora in forte difficoltà) – la variazione del PIL è attesa lievemente negativa rispetto a fine 2020.

Le indagini qualitative hanno mostrato un ulteriore miglioramento delle valutazioni degli imprenditori sulla situazione attuale e un moderato ottimismo sulle prospettive della domanda nei prossimi mesi. La fiducia delle imprese manifatturiere è salita di 1,7 punti rispetto a febbraio (a 101,2 , massimo da luglio 2019), al di sopra dei livelli di inizio 2020. L’aumento dell’indice è spiegato da più favorevoli giudizi e attese sulla produzione e sugli ordini; sono, inoltre, migliorate anche le valutazioni sull’andamento corrente e atteso dell’export, sebbene siano stati segnalati due fattori che tendono ad ostacolarlo: l’aumento dei costi delle materie prime (saldo a 13,5 da 8,2 nel trimestre precedente) e l’allungamento dei tempi di consegna (saldo a 9,4 da 4,7) a causa di ritardi lungo la filiera. Indicazioni simili vengono dall’indagine Ihs-Markit sul PMI manifatturiero: l’indicatore generale è salito in marzo ai massimi da 21 anni (59,8 da 56,9 di febbraio), con gli indici relativi a produzione e ordini tornati sui valori di inizio 2018. Sono aumentate le pressioni sui costi, sia per i prezzi più elevati delle materie prime sia per i ritardi nella catena della fornitura, con i tempi medi di consegna che si sono allungati al livello maggiore dal picco di aprile 2020.

Il contesto dell’industria appare in significativo miglioramento anche nel resto d’Europa (con Germania e Paesi Bassi in testa) e ciò fa ben sperare per la domanda estera nei prossimi mesi. Tuttavia, a fronte di indicazioni favorevoli sulla dinamica dell’industria, bisogna essere consapevoli che un’ampia fetta dell’economia italiana – quella dei servizi, che copre circa i tre quarti del valore aggiunto nazionale – risulta ancora in forte sofferenza e potrà ripartire pienamente solo quando la curva dei contagi tornerà a calare e le restrizioni verranno gradualmente rimosse. Sotto questo profilo è, dunque, cruciale che la campagna vaccinale proceda in maniera rapida ed efficiente, come garantito dal Governo; se per qualche ragione ciò non dovesse accadere il rischio è che l’attesa ripresa tardi ancora ad avviarsi.

Leggi l’indagine sul sito di Confindustria

Ossif: rapine e furti in banca nel 2020

Ossif: rapine e furti in banca nel 2020

Rapine – Nel 2020 le rapine ai danni delle dipendenze bancarie sono state 119, pari ad un calo del 56% rispetto al 2019. Prosegue, dunque, in modo ancora più evidente la riduzione delle rapine in banca, in atto, ormai, da più di un decennio. Rispetto al 2007, anno in cui è stato registrato un picco con oltre 3 mila casi, il calo dei reati raggiunge il 96%. Un netto calo ha caratterizzato anche il cosiddetto indice di rischio, ossia il numero di rapine ogni 100 sportelli bancari, che nel 2020 è stato pari a 0,5 contro un valore di 1,1 registrato nel 2019. Il calo delle rapine ha caratterizzato praticamente tutto il territorio nazionale. Le rapine si sono più che dimezzate in quasi tutte le regioni ed anche nelle maggiori province come Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Bari e Firenze.

Furti – Nel 2020 si sono verificati anche 419 attacchi agli ATM, pari ad un calo del 17% rispetto all’anno precedente e del 47% rispetto al 2016, anno in cui è stato raggiunto un picco di 798 episodi. Una riduzione ha caratterizzato anche l’indice di rischio, pari a 1,1 attacchi ogni 100 ATM, contro un valore di 1,2 registrato nel 2019 e 1,8 registrato nel 2016. Il calo degli episodi ha caratterizzato complessivamente 10 regioni tra cui il Veneto (-55%), la Campania (-24%) e la Lombardia (-16%). Gli attacchi sono stati effettuati prevalentemente tramite l’utilizzo di gas e/o esplosivi (65% dei casi). Il 2020 è stato caratterizzato anche da un decremento delle altre tipologie di furto (in particolar modo attacchi ai sistemi di gestione del contante utilizzati dai cassieri e tentativi di ingresso notturno in filiale) che sono stati complessivamente 138, pari al 57% in meno rispetto ai casi registrati nel 2019.

Fonte: OSSIF

Decreto Vaccinazioni e “scudo penale” pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Decreto Vaccinazioni e “scudo penale” pubblicato in Gazzetta Ufficiale

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 1 aprile 2021 il decreto legge 1 aprile 2021, n. 44: Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici.

Emanato il nuovo decreto Covid 19 con tutte le regole dal 7 al 30 aprile

Emanato il nuovo decreto Covid 19 con tutte le regole dal 7 al 30 aprile

Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro della giustizia Marta Cartabia, del Ministro della salute Roberto Speranza, del Ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici.


Il testo prevede la proroga fino al 30 aprile 2021 dell’applicazione delle disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 marzo 2021 (salvo che le stesse contrastino con quanto disposto dal medesimo decreto-legge) e di alcune misure già previste dal decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30. In particolare, la proroga riguarda:

  • l’applicazione nelle zone gialle delle misure della zona arancione;
  • l’estensione delle misure previste per la zona rossa in caso di particolare incidenza di contagi (superiori a 250 casi ogni 100mila abitanti e nelle aree con circolazione delle varianti) sia con ordinanza del Ministro della salute che con provvedimento dei Presidenti delle Regioni;
  • la possibilità, nella zona arancione, di uno spostamento giornaliero verso una sola abitazione privata abitata in ambito comunale.

Il testo prevede la possibilità entro il 30 aprile di apportare modifiche alle misure adottate attraverso specifiche deliberazioni del Consiglio dei Ministri.
Il provvedimento dispone che dal 7 al 30 aprile 2021 sia assicurato, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione mentre in zona rossa le relative attività si svolgono a distanza, garantendo comunque la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Inoltre, il decreto:

  • esclude la responsabilità penale del personale medico e sanitario incaricato della somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2, per i delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose commessi nel periodo emergenziale, allorché le vaccinazioni siano effettuate in conformità alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative;
  • introduce disposizioni volte ad assicurare l’assolvimento dell’obbligo vaccinale da parte del personale medico e sanitario, prevedendo una dettagliata procedura per la sua operatività e adeguate misure in caso di inottemperanza (assegnazione a diverse mansioni ovvero sospensione della retribuzione);
  • stabilisce che le previsioni già vigenti per i soggetti incapaci ricoverati presso strutture sanitarie assistite in merito alla manifestazione del consenso alla somministrazione del vaccino anti-SARS-CoV-2 siano estese anche alle persone che, pur versando in condizioni di incapacità naturale, non siano ricoverate nelle predette strutture sanitarie assistite o in altre strutture analoghe;
  • proroga al 31 luglio 2021 alcune disposizioni in materia di giustizia civile, penale, amministrativa, contabile e tributaria, prevede norme sullo svolgimento dell’attività giudiziaria in periodo di emergenza pandemica e reca modifiche al codice della giustizia contabile;
  • proroga al 31 maggio 2021 il termine concernente le procedure di assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili (LSU) e dei lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità (LPU) (Basilicata, Calabria, Campania e Puglia) nonché i contratti a tempo determinato degli LSU e LPU (Calabria), con oneri a carico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
  • estende agli enti del Terzo settore (ONLUS, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale) la disciplina prevista per lo svolgimento delle assemblee ordinarie con modalità semplificate per le società sino al 31 luglio 2021;
  • proroga il termine per la rendicontazione della spesa sanitaria regionale al fine di consentire alle Regioni e alla Province autonome  di completare le relative operazioni;
  • dispone deroghe per lo svolgimento dei concorsi pubblici prevedendo lo svolgimento di una sola prova scritta e una orale, con modalità decentrate. Si prevedono inoltre modalità ulteriormente semplificate (prova orale facoltativa) per i concorsi relativi al periodo dell’emergenza sanitaria e la possibilità a regime per le commissioni di suddividersi in sottocommissioni.

  • È esclusa l’applicazione delle procedure derogatorie per il personale in regime di diritto pubblico. Inoltre, dal 3 maggio 2021 i concorsi riprenderanno in presenza nel rispetto delle linee guida del Comitato tecnico-scientifico;
  • consente lo svolgimento della prova scritta del concorso per magistrato ordinario indetto con decreto del Ministro della giustizia 29 ottobre 2019 anche in deroga alle disposizioni vigenti, che regolano lo svolgimento di procedure concorsuali nel corso dell’emergenza pandemica da COVID-19. Si prevede espressamente che l’accesso dei candidati ai locali destinati allo svolgimento della prova scritta e della prova orale sia subordinato alla presentazione di una dichiarazione sostitutiva, sulle condizioni previste dal decreto del Ministro della giustizia concernente l’accesso ai locali adibiti alle prove.

Presidenza del Consiglio dei Ministri