Sicurezza ferroviaria a Milano: deciso in prefettura il potenziamento dei controlli
Maggiore vigilanza a bordo treni e nelle stazioni più a rischio
Il prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, ha presieduto ieri una riunione con le Forze di polizia per un punto di situazione della sicurezza nel trasporto ferroviario locale.
Per garantire una maggiore tutela a passeggeri e dipendenti ferroviari, il prefetto ha disposto un potenziamento mirato dei servizi di vigilanza e controllo sia a bordo dei treni che nelle stazioni. La decisione è stata presa a seguito di un’analisi dettagliata delle tratte ferroviarie considerate più a rischio, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le attività di prevenzione e contrasto.
Tali interventi, si legge nella nota della prefettura, hanno già prodotto risultati significativi. Dal 1° ottobre al 19 novembre 2024, i controlli condotti dal compartimento Polizia ferroviaria Lombardia, in particolare nei fine settimana e nelle fasce pomeridiane e serali, hanno portato all’identificazione di 60.631 persone, con 100 denunce e 26 arresti.
A ciò si aggiungono le operazioni ad “alto impatto” svolte negli scali ferroviari milanesi e nelle aree limitrofe, che dal 1° gennaio 2023 a oggi hanno visto il controllo di 230.000 persone (di cui 3.466 denunciate, 323 arrestate e 1.192 sottoposte a provvedimenti di espulsione). Sono stati inoltre verificati 30.044 veicoli e 6.000 esercizi pubblici, con l’emersione di 264 lavoratori irregolari.
Nel quadro delle iniziative per migliorare la sicurezza sui treni e nelle stazioni, si inseriscono anche le attività previste dal “Patto Stazioni Sicure”, sottoscritto lo scorso luglio in prefettura. Il protocollo coinvolge il Comune di Milano, le Forze di polizia, l’Ispettorato del lavoro dell’Area metropolitana, Rete Ferroviaria Italiana, Ferrovie Nord e diverse associazioni di categoria (tra cui Confcommercio, Federmoda, Epam, Confesercenti, Federalberghi e Federfarma) con l’obiettivo di contrastare il degrado e la marginalità sociale nelle stazioni e nelle aree circostanti.
Posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi – stime preliminari del III trimestre 2024
L’Istat rende disponibili on line le stime preliminari del tasso di posti vacanti riferite al terzo trimestre 2024, per tutte le imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi (serie disponibile a partire dal 2016) e anche per il sottogruppo di quelle con almeno 10 dipendenti (serie disponibile a partire dal 2004).
Nel terzo trimestre 2024, il tasso di posti vacanti destagionalizzato, per il totale delle imprese con dipendenti, rimane invariato al 2% come nel trimestre precedente. In particolare, sul risultato per il totale economia contribuisce la stabilità dal lato dei servizi (fermi al 2,1%) e la variazione negativa di 0,1 punti percentuali dell’industria (che si attesta all’1,9%).
Per le imprese con almeno 10 dipendenti, il tasso di posti vacanti è fermo all’1,7%, come sintesi della diminuzione nell’industria e dell’aumento nei servizi di pari entità (rispettivamente -0,1 e +0,1 punti percentuali).
Tasso di posti vacanti nelle imprese con almeno 10 dipendenti | I trimestre 2010-IV trimestre 2023, dati destagionalizzati, valori percentuali
I posti vacanti si riferiscono alle ricerche di personale che, alla data di riferimento (l’ultimo giorno del trimestre), sono iniziate e non ancora concluse. In altre parole, sono i posti di lavoro retribuiti (nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di liberarsi) per i quali il datore di lavoro cerca – attivamente e al di fuori dell’impresa – un candidato adatto ed è disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo.
Il tasso di posti vacanti è il rapporto percentuale fra il numero di posti vacanti e la somma di questi ultimi con le posizioni lavorative occupate. Tale indicatore può fornire informazioni utili per interpretare l’andamento congiunturale del mercato del lavoro, dando segnali anticipatori sul numero di posizioni lavorative occupate.
I dati presentati in questa nota si riferiscono alle imprese dell’industria e dei servizi e si basano su due rilevazioni: la rilevazione mensile sull’occupazione, gli orari di lavoro, le retribuzioni e il costo del lavoro nelle grandi imprese (GI), condotta sulle imprese con almeno 500 dipendenti, e la rilevazione trimestrale sui posti vacanti e le ore lavorate (Vela), condotta sulle imprese fino a 499 dipendenti.
Le stime preliminari diffuse nella presente nota potranno essere riviste in occasione della pubblicazione del 12 dicembre 2024, anch’essa relativa al terzo trimestre 2024, contenente un insieme più ampio di dati sui posti vacanti.
Maggiori informazioni sulle fonti e la metodologia di produzione degli indicatori sui posti vacanti, inclusa la politica di revisione, si trovano nella nota metodologica.
Agenzia delle Entrate: Bonus Natale 2024 con più beneficiari
Online la circolare n. 22/E con i chiarimenti sulle nuove regole per ottenere il “Bonus Natale”, l’indennità riservata ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro e con un’imposta lorda di importo superiore a quello della detrazione per lavoro dipendente.
I datori di lavoro potranno riconoscere il bonus ai lavoratori con almeno un figlio a carico a prescindere dal fatto che siano coniugati, separati, divorziati, monogenitori o conviventi (ai sensi della legge n. 76 del 2016).
Per ottenere il bonus, il dipendente deve autocertificare il possesso dei requisiti di reddito e familiari previsti e dichiarare che il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato, o il convivente, non sia beneficiario della stessa indennità.