Assiv e il nuovo codice degli appalti
di Maria Cristina Urbano – 1 Marzo 2023

Come Assiv intendiamo fare chiarezza in merito allโevoluzione della normativa sugli appalti pubblici, con riferimento ai servizi labour intensive, e al nuovo codice degli appalti.
La scorsa settimana le competenti Commissioni di Camera e Senato hanno espresso parere positivo, con raccomandazioni, in merito allo schema di decreto legislativo predisposto dal Governo, recante il nuovo codice dei contratti pubblici. Il Consiglio dei Ministri dello scorso 16 dicembre ha infatti approvato, in esame preliminare, una riforma del codice degli appalti, in attuazione dellโarticolo 1 della legge delega del 21 giugno 2022, n. 78.
Nuovo codice: i due principi cardine
Il nuovo codice, si legge nel comunicato stampa del governo, โsi muove da due principi cardine, stabiliti nei primi due articoli: il โprincipio del risultatoโ, inteso come lโinteresse pubblico primario del Codice stesso, che riguarda lโaffidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestivitร e il migliore rapporto tra qualitร e prezzo nel rispetto dei principi di legalitร , trasparenza e concorrenza; il โprincipio della fiduciaโ nellโazione legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economiciโ.
Assiv e il nuovo codice appalti
Si tratta di una disposizione normativa coraggiosa, di sistema, che tenta di conciliare la complessitร della materia con la non piรน rinviabile necessitร di semplificazione delle procedure. Perchรฉ, se una cosa si puรฒ dire con certezza relativamente a tutte le riforme del Codice, รจ che lโeccessivo accento sullโaspetto formale a discapito di quello sostanziale, la paranoica complessitร che caratterizza lโaffidamento degli appalti pubblici, sono state non solo la causa degli attuali patologici ritardi nellโammodernamento del Paese e nellโefficientamento dei servizi pubblici, ma hanno offerto lโoccasione a funzionari infedeli e ad operatori economici truffaldini di compiere i tanti illeciti che la magistratura porta costantemente alla luce. Non sfuggirร il paradosso: norme e procedure complesse ed involute, pensate per contrastare la corruzione, hanno offerto la possibilitร di creare i nodi per sciogliere i quali serve il favore. Nella semplicitร e trasparenza risiede il vero antidoto allโillecito.
Il Codice si applicherร a tutte le nuove procedure a partire dal 1ยฐ aprile 2023. Dal 1ยฐ luglio 2023 รจ prevista lโabrogazione del Codice precedente (decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50) e lโapplicazione del nuovo quadro normativo anche alle procedure giร in corso.
Assiv ha inteso contribuire al dibattito presso le Commissioni parlamentari inviando una propria memoria riferita principalmente agli articoli del Codice in materia di servizi, offrendo alla valutazione dei parlamentari il punto di vista di un comparto dalle caratteristiche affatto particolari.
La vigilanza privata, infatti, nonostante la sempre piรน efficace integrazione tra uomo e tecnologia, rimane un comparto che si caratterizza per essere labour intensive. Per tali servizi, uno dei problemi piรน importanti dellโattuale codice รจ il criterio di aggiudicazione, spesso collimante con il minor prezzo, problema in gran parte superato con il cd Decreto Sblocca Cantieri del 2019 che ha modificato lโart. 95, anche grazie ad un intervento emendativo fortemente voluto da Assiv-Anie che ha novellato lโarticolo.
La ratio di tale intervento modificativo risiede nella considerazione che i servizi di vigilanza privata, guardiania e portierato hanno caratteristiche (alta intensitร di manodopera, prestazioni standardizzate) che integrano tanto i requisiti per i quali il Codice prevede lโobbligo di ricorso al criterio dellโofferta economicamente piรน vantaggiosa, quanto quelli richiesti per legittimare il ricorso al criterio del prezzo piรน basso. Sovente le stazioni appaltanti, per lโaffidamento di tali servizi, ricorrono al criterio del minor prezzo nonostante giurisprudenza ed Autoritร Nazionale Anti Corruzione abbiano chiarito che qualora un appalto sia da considerarsi labour intensive tale circostanza prevalga โ ai fini della scelta del criterio di aggiudicazione โ anche qualora ricorrano le caratteristiche della standardizzazione o ripetitivitร , dovendosi pertanto applicare il criterio dellโofferta economicamente piรน vantaggiosa. Evidentemente lโapplicazione di questโultimo criterio presuppone una sufficiente qualificazione della stazione appaltante e una maggiore capacitร di analisi dei contenuti qualificanti lโofferta, laddove tali capacitร (per ragioni non sempre imputabili alla stazione appaltante) spesso sono carenti. Ma la messa a punto della norma ha contribuito a contenere il problema e, se fino allโentrata in vigore dello Sblocca cantieri ben oltre il 65% delle nostre segnalazioni sulle procedure di gara riguardavano anche il criterio di aggiudicazione, dopo il 2019, a dimostrazione dellโottimo lavoro svolto, la percentuale si รจ notevolmente ridotta. Il problema, temiamo, non potrร trovare soluzione definitiva sino a quando non si procederร alla adeguata qualificazione delle stazioni appaltanti, investimento di risorse pubbliche che tornerebbe decuplicato in termini di benefici economici per lโerario e di qualitร dei servizi offerti ai cittadini. Sul tema, peraltro, lโart. 63 della proposta di riforma del Codice non ci sembra adeguato perchรฉ tutto incentrato sulla fase di โqualificazioneโ (attraverso i requisiti che la stazione appaltante deve possedere) senza tuttavia tutelare il mercato nella fase โsuccessivaโ, vale a dire quella in cui una stazione appaltante (anche se in possesso dei requisiti qualificanti) indica procedure di gara gravemente illegittime. Una possibile soluzione, pertanto, potrebbe essere quella di prevedere il controllo da parte dellโANAC sulla corretta redazione degli atti di gara. In tal modo, attraverso la creazione di un sistema sanzionatorio a carico dei soggetti che hanno redatto una procedura di gara illegittima, si potrebbero limitare gli evidenti errori che ancora si rilevano.
Lโattuale proposta di riforma del codice degli appalti, inoltre, lascia irrisolta la questione pur fondamentale della revisione dei prezzi per i servizi (art. 60). Non mancheremo di ribadire in ogni occasione che la struttura della revisione dei prezzi del nuovo codice รจ pensata solo per il mondo dei lavori, con ripercussioni negative su settori come quello dei servizi, aventi strutture esecutive e tempistiche di durata dellโappalto diverse tra loro.
Lโart. 62, poi, fa salva lโattuale normativa per il contenimento della spesa che disciplina gli obblighi di acquisto accentrato. Detta normativa, tuttavia, ha prodotto negli anni una situazione abnorme in cui per un medesimo servizio e su un medesimo territorio possono coesistere due o piรน convenzioni (si pensi alla coesistenza di convenzioni regionali e nazionali negli acquisti per il SSN). Tale situazione costringe gli operatori economici a prendere parte a piรน di una procedura di gara avente ad oggetto il medesimo servizio per i medesimi Enti con inutile aggravio di spese, obbliga le Amministrazioni territoriali ad una non agevole comparazione tra le convenzioni disponibile e genera un aumento esponenziale del contenzioso.
Notiamo, infine, come lโart. 98 si prefigga il lodevole obiettivo di definire in maniera tassativa i casi in cui un operatore economico pone in essere un illecito professionale grave, superando la genericitร della norma ora in vigore (art. 80, D.lgs. 50/2016) che ha comportato un elevato contenzioso e notevoli dubbi interpretativi, in merito a quali fossero le fattispecie che integrassero un caso di illecito professionale. Tuttavia, la disposizione prevista dal comma 4, lettera i), vanifica lo sforzo perchรฉ reintroduce un riferimento indefinito a condotte ulteriori rispetto quelle elencate nei punti precedenti, riproducendo in sostanza lo stesso errore del vigente Codice.
Si tratta di un contributo, quello predisposto da Assiv, che ha il solo fine di concorrere alla redazione di un Codice funzionale agli obiettivi di crescita e ammodernamento del Paese, a vantaggio degli operatori economici e della Pubblica Amministrazione, per servizi ai cittadini sempre piรน efficienti, in un nuovo clima di fiducia e rispetto tra pubblico e privato che, in questo come in tanti altri ambiti, rappresenta la chiave di volta per ridare al Paese lo slancio cui questo anela da tempo.
Assiv, come giร in passato e come intende fare per il futuro, vuole fare la sua parte per raggiungere un obiettivo che crediamo alla portata.








