Il Servizio studi della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica e Servizio del bilancio analizzano l’impatto dei cd decreti ristori (Decreti 137/2020 e 149/2020) sui conti di finanza pubblica.

Essi comportano una spesa di circa 6 miliardi nel 2020 (3,88 per contributi a fondo perduto a imprese e autonomi, 1,7 miliardi per altri contributi e incentivi alle imprese, 255 milioni per bonus e incentivi fiscali), poco più di un miliardo nel 2021 e 425 milioni nel 2022.
Per il 2020 l’impatto previsto è di circa -3,7 miliardi in termini di fabbisogno e di -5 miliardi in termini di indebitamento netto, compensati attraverso “risparmi” riscontrati su precedenti misure anti-Covid. L’ammontare di tali risparmi non risulta, in valore assoluto, dalla documentazione ufficiale: è in buona parte incorporato nella revisione delle stime tendenziali intervenute prima con la NADEF2020, che ha fissato al 10,8% del PIL il deficit previsto per il 2020, e poi con il Documento programmatico di bilancio 2021, che ha migliorato la stima portandola al 10,5%. I DL Ristori utilizzano questo margine di miglioramento (0,3 punti percentuali di PIL, circa 5 miliardi di euro) e la previsione di deficit ritorna quindi al 10,8%.

Fonte: Servizio studi Camera dei Deputati e Senato della Repubblica e Servizio del bilancio