La prefettura di Bologna intensifica lotta a spaccio, furti e rapine
Particolare attenzione alle vie del centro storico, alla zona universitaria e alla stazione ferroviaria
Livelli di sicurezza giร molto alti, in linea con altre realtร del Paese ma, per Bologna, il prefetto Attilio Visconti ha un piano ben preciso: intensificare l’impegno e la presenza delle Forze dell’ordine sul territorio e aumentare, cosรฌ, anche il senso di sicurezza percepita da parte dei cittadini. Tra le prioritร , la lotta allo spaccio di droga, ai furti e alle rapine.
Il traffico e la vendita di stupefacenti รจ tra i problemi piรน rilevanti. ยซSono diverse le aree della cittร interessate al fenomeno e, nel corso degli anni, si sono registrate delle modifiche operative degli spacciatoriยป, ha dichiarato il prefetto in un’intervista al Resto del Carlino. Ora, prosegue, proliferano le ยซconsegne su richiesta, previo appuntamento telefonico, in determinati luoghi o presso i domiciliยป.
Le zone maggiormente interessate sono quelle del centro storico, con particolare riferimento a quella universitaria, la stazione ferroviaria, i quartieri Navile, San Donato, Pilastro e Bolognina.
Altro tema sempre allโattenzione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica รจ anche il problema della ‘criminalitร diffusa’. ยซLa visibilitร delle Forze dell’ordine รจ un fattore importantissimoยป, ha dichiarato Visconti, ยซed ecco perchรฉ insisto sempre, in sede di comitato, sul controllo del territorio anche da pattuglie a piedi. Cosรฌ come รจ importantissimo un efficace dispiegamento di telecamere nelle zone piรน sensibili, senza trascurare le periferieยป.
Il prefetto, infine, accende una luce su una progressiva recrudescenza dei cosiddetti ‘movimenti di contestazione’, di varia natura, che hanno caratterizzato gli ultimi mesi del 2022. ยซNella prevalenza dei casi, tali associazioni, di matrice antagonista, agiscono all’interno dell’universitร , mantenendo contatti con le altre sedi universitarie italiane e con altre compagini attive a livello nazionaleยป.
Fonte: Ministero dell’Interno








