Videosorveglianza: le FAQ del Garante della privacy

Videosorveglianza: le FAQ del Garante privacy
Le regole per installare telecamere

Il datore di lavoro puรฒ installare un sistema di videosorveglianza nelle sedi di lavoro? Occorre avere una autorizzazione del Garante per installare le telecamere? In che modo si fornisce l’informativa agli interessati? Quali sono i tempi dell’eventuale conservazione delle immagini registrate? Si possono utilizzare telecamere di sorveglianza casalinghe c.d. smart cam?

Sono queste alcune delle domande cui rispondono leย Faq messe a punto dal Garante per la protezione dei dati personaliย sulle questioni concernenti il trattamento dei dati personali nell’ambito dell’installazione di impianti di videosorveglianza da parte di soggetti pubblici e privati. I chiarimenti si sono resi necessari in ragione delle nuove previsioni introdotte dalย Regolamento 2016/679, alla luce delle quali va valutata la validitร  del provvedimento del Garante in materia, che risale al 2010 e contiene prescrizioni in parte superate. Le Faq tengono conto anche delle Linee guida recentemente adottate sul tema della videosorveglianza dal Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) e contengono un modello di informativa semplificata redatto proprio sulla base dell’esempio proposto dall’EDPB.

Le Faq, disponibili sul sito dell’Autoritร  www.garanteprivacy.it, contengono indicazioni di carattere generale ispirate alle risposte fornite a reclami, segnalazioni, quesiti ricevuti dall’Ufficio in questo periodo.

Il Garante ha chiarito, ad esempio, che l’attivitร  di videosorveglianza va effettuata nel rispetto del principio di minimizzazione dei dati riguardo alla scelta delle modalitร  di ripresa e alla dislocazione  dell’impianto, e che i dati trattati devono comunque essere pertinenti e non eccedenti rispetto alle finalitร  perseguite. In base al principio di responsabilizzazione, poi, spetta al titolare del trattamento (un’azienda, una pubblica amministrazione, un professionista, un condominioโ€ฆ) valutare la liceitร  e la proporzionalitร  del trattamento, tenuto conto del contesto e delle finalitร  dello stesso, nonchรฉ del rischio per i diritti e le libertร  delle persone fisiche. Il titolare del trattamento deve, inoltre, valutare se sussistano i presupposti per effettuare una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati prima di iniziare il trattamento.

In merito all’informativa agli interessati, l’Autoritร  ha chiarito che puรฒ essere utilizzato un modello semplificato (esempio un semplice cartello) contenente le informazioni piรน importanti e collocato prima di entrare nell’area sorvegliata, in modo che gli interessati possano capire quale zona sia coperta da una telecamera.

Di particolare importanza, infine, le indicazioni sui tempi dell’eventuale conservazione delle immagini registrate: salvo specifiche norme di legge che prevedano durate determinate, i tempi di conservazione devono necessariamente essere individuati dal titolare del trattamento in base al contesto e alle finalitร  del trattamento, nonchรฉ al rischio per i diritti e le libertร  delle persone. Al riguardo il Garante ha sottolineato che i dati personali dovrebbero essere – nella maggior parte dei casi (ad esempio se la videosorveglianza serve a rilevare atti vandalici) – cancellati dopo pochi giorni e che quanto piรน prolungato รจ il periodo di conservazione previsto, tanto piรน argomentata deve essere l’analisi riferita alla legittimitร  dello scopo e alla necessitร  della conservazione.

Qui trovi le FAQ: https://www.garanteprivacy.it/faq/videosorveglianza

Fonte: Autoritร  Garante per la protezione dei dati personali

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