La digitalizzazione sta trasformando radicalmente il mondo del lavoro. Tuttavia, questa trasformazione digitale non รจ priva di sfide, e il modo in cui vengono progettati, implementati e gestiti questi sistemi รจ determinante per garantire benefici duraturi sia per le organizzazioni che per i lavoratori. Ciรฒ, come rimarcato dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA), ha impatti anche sulla salute e sicurezza dei lavoratori nonchรฉ sulla protezione dei dati personali.
La gestione del personale attraverso l’utilizzo di intelligenza artificiale (IA) e algoritmi rappresenta un’evoluzione significativa nel modo in cui operano le funzioni HR. Questi sistemi elaborano dati raccolti dai processi di lavoro per supportare decisioni automatizzate o semiautomatizzate, come la gestione dei turni, l’assegnazione dei compiti, il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni.
L’adozione di tali tecnologie offre opportunitร importanti per migliorare l’efficienza organizzativa, riducendo tempi e risorse necessarie alla gestione tradizionale del personale.
Tuttavia, รจ essenziale considerare gli aspetti umani legati all’introduzione di queste innovazioni tecnologiche. Sebbene l’automazione possa portare benefici evidenti, come l’incremento della produttivitร e l’ottimizzazione dei carichi di lavoro, essa puรฒ anche avere effetti negativi sui lavoratori, influenzando la loro autonomia, aumentando il carico mentale e generando stress, nonchรฉ sollevando preoccupazioni sulla privacy.
L’EU-OSHA pone molta attenzione sulla gestione dei lavoratori e lโIA. Tale questione e con la campagna triennale 2023-2025 “Ambienti di lavoro sani e sicuri” si รจ impegnata per sensibilizzare lโopinione pubblica sulle implicazioni delle tecnologie digitali per la salute e la sicurezza sul lavoro.
In tale contesto si inserisce la scheda informativa proposta, a gennaio di questโanno, โVerso sistemi di gestione del personale basati su intelligenza artificiale e algoritmi per luoghi di lavoro piรน produttivi, piรน sicuri e piรน saniโ.
L’obiettivo รจ promuovere un utilizzo responsabile delle tecnologie, incentrato sulla persona, per garantire che esse siano strumenti di progresso senza compromettere il benessere dei lavoratori.
Data l’accelerazione dell’adozione di queste innovazioni, รจ cruciale sviluppare strategie efficaci per proteggere e promuovere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro digitalizzati. Per questo motivo, sottolinea lโEU-OSHA, l’approccio adottato deve essere antropocentrico, ponendo al centro le esigenze e le caratteristiche dei lavoratori stessi.
Affinchรฉ ciรฒ avvenga occorre un uso consapevole e responsabile di queste tecnologie: ciรฒ implica una progettazione accurata, un coinvolgimento attivo dei lavoratori fin dalla fase iniziale e una gestione che tenga conto dei principi fondamentali di sicurezza e salute sul lavoro (SSL).
Quando correttamente implementati, i sistemi basati sullโintelligenza artificiale possono non solo migliorare l’efficienza operativa, ma anche contribuire a ridurre l’intensitร del lavoro e garantire condizioni piรน sicure e salubri per i dipendenti.
Nel contempo รจ essenziale considerare criticamente i rischi e le sfide associate alla loro implementazione.
Tuttavia, l’adozione indiscriminata di sistemi basati sullโintelligenza artificiale puรฒ portare a conseguenze negative significative, specialmente in termini di salute e benessere dei lavoratori.
Un primo problema riguarda l’intensificazione del lavoro: spinti da sistemi progettati per aumentare la produttivitร , i lavoratori possono essere costretti a operare a ritmi sempre piรน elevati, riducendo pause necessarie e incrementando lo stress, l’affaticamento e il rischio di infortuni o disturbi muscolo-scheletrici.
Un altro aspetto critico รจ la riduzione dell’autonomia professionale. Questi sistemi tendono a stabilire rigidamente il contenuto, il ritmo e la programmazione delle attivitร , limitando la possibilitร di esercitare iniziativa personale. Questa microgestione intensa puรฒ generare frustrazione e stress, diminuire la soddisfazione lavorativa e, paradossalmente, compromettere la produttivitร , poichรฉ i lavoratori si sentono continuamente sorvegliati e privati della capacitร di prendere decisioni autonome.
Inoltre, la visibilitร delle prestazioni individuali favorita dai sistemi di gestione basati su IA puรฒ creare un ambiente competitivo malsano, incentrato sulla performance individuale piuttosto che sulla collaborazione di squadra. Ciรฒ non solo mina la coesione tra i colleghi, ma aumenta anche i livelli di stress e riduce il sostegno reciproco. La riduzione delle interazioni sociali e comunicative, sia tra i colleghi che con i supervisori, contribuisce all’isolamento sociale, aggravando problemi legati alla salute mentale e alla soddisfazione lavorativa.
Un ulteriore rischio riguarda la privacy. Il monitoraggio invasivo di dati sensibili suscita preoccupazioni legittime sui possibili abusi da parte dei datori di lavoro, alimentando ansia e sfiducia nei confronti delle aziende. Infine, l’eccessiva dipendenza dagli algoritmi puรฒ dequalificare le competenze cognitive e creative dei lavoratori, riducendo la loro capacitร di pensiero critico e autonomo, con effetti negativi sul morale e sull’adattabilitร professionale.
Per mitigare questi rischi รจ quindi fondamentale il richiamato approccio antropocentrico nella progettazione e nell’utilizzo di queste tecnologie, garantendo che esse siano strumenti al servizio delle persone e non cause di alienazione.
L’inclusione attiva dei lavoratori nel processo decisionale, la protezione della privacy e una supervisione umana adeguata sono elementi cruciali per bilanciare i benefici dell’automazione con il benessere dei dipendenti. In definitiva, la digitalizzazione del lavoro deve essere vista come un’opportunitร per migliorare le condizioni professionali, non come una minaccia per la dignitร e la salute dei lavoratori.
I sistemi di gestione del personale basati su intelligenza artificiale (IA) e algoritmi rappresentano un’opportunitร significativa per migliorare la sicurezza, la salute e il benessere dei lavoratori, purchรฉ siano progettati e implementati con un approccio antropocentrico e responsabile. Queste tecnologie possono ottimizzare l’assegnazione dei compiti in base alle competenze individuali, riducendo lo stress e aumentando la soddisfazione professionale.
In questo contesto rileva il Dlgs 104/2022 (in recepimento della Direttiva UE 1152/2019) che stabilisce lโobbligo per i datori di lavoro di informare i dipendenti e i rappresentanti sindacali sullโuso di strumenti tecnologici che incidono sulla gestione del rapporto di lavoro.
In conclusione, i sistemi di gestione del personale basati su IA e algoritmi possono rappresentare uno strumento potente per migliorare la sicurezza e la salute sul lavoro, ma il loro successo dipende dalla capacitร delle organizzazioni di adottare un approccio inclusivo, trasparente e orientato al benessere dei lavoratori.
Lโadozione di IA e algoritmi nella gestione del personale rappresenta unโopportunitร , ma anche una sfida complessa che richiede una regolamentazione attenta e un monitoraggio costante. Ma, in termini di controllo, รจ necessario essere realistici: la sorveglianza da parte delle autoritร รจ limitata dalle risorse disponibili e dalla rapiditร con cui queste tecnologie evolvono. Pertanto, รจ cruciale incentivare una maggiore trasparenza aziendale e una cultura della responsabilitร , promuovendo pratiche di IA etica che bilancino produttivitร e diritti umani nei contesti lavorativi.
A tal riguardo, potrebbe essere utile che il quadro normativo privacy si arricchisca di unโulteriore figura, quella del Rappresentante dei lavoratori per la privacy profilato in maniera analoga al Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) previsto dal Dlgs 81/2008 (Testo Unico sulla SSL) e che avrebbe fra i suoi interlocutori, in unโottica che dovrebbe essere propulsiva e collaborativa, il Data Protection Officer (figura, per restare in tema, a cui รจ assimilabile per certi versi il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione in ambito SSL).
Pasquale Manchino
Fonte: Federprivacy








