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Esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato

Circolare INPS 31 gennaio 2024, n. 27: Articolo 1, commi da 180 a 182, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”. Esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Istruzioni operative e contabili

L’articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, ha introdotto, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, un esonero del 100 per cento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo. Ai sensi del successivo comma 181, il medesimo esonero è riconosciuto, in via sperimentale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, anche alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Con la presente circolare si forniscono indicazioni e le istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla predetta misura di esonero contributivo.

Scarica la circolare INPS 31 gennaio 2024, n. 27

Contribuzione dovuta in applicazione dell’obbligo di versamento del c.d. ticket di licenziamento

Messaggio INPS 7 febbraio 2024, n. 531: Contribuzione dovuta in applicazione dell’obbligo di versamento del c.d. ticket di licenziamento, introdotto dall’articolo 2, commi da 31 a 35, della legge n. 92/2012. Rivalutazione massimale NASpI anno 2024. Calcolo del ticket di licenziamento per l’anno 2024

1. Premessa

La legge 28 giugno 2012, n. 92, all’articolo 2, commi da 31 a 35, disciplina il c.d. ticket di licenziamento.

In particolare, il comma 31 del citato articolo 2, come modificato dall’articolo 1, comma 250, lettera f), della legge 24 dicembre 2012, n. 228, dispone che: “Nei casi di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per le causali che, indipendentemente dal requisito contributivo, darebbero diritto all’ASpI [oggi NASpI], intervenuti a decorrere dal 1° gennaio 2013, è dovuta, a carico del datore di lavoro, una somma pari al 41 per cento del massimale mensile di ASpI [oggi NASpI] per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni. Nel computo dell’anzianità aziendale sono compresi i periodi di lavoro con contratto diverso da quello a tempo indeterminato, se il rapporto è proseguito senza soluzione di continuità o se comunque si è dato luogo alla restituzione di cui al comma 30”.

2. La misura del contributo

Come sopra indicato, i criteri di calcolo del contributo in argomento sono definiti dall’articolo 2, comma 31, della legge n. 92/2012, il quale stabilisce che il contributo è pari al “41 per cento del massimale mensile di ASpI [oggi NASpI] per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni”.

Per la determinazione dell’esatto importo dovuto, è necessario pertanto determinare l’anzianità lavorativa del lavoratore cessato, applicando le regole di computo esposte al paragrafo 3.1 della circolare n. 40 del 19 marzo 2020, richiamate anche nella circolare n. 137 del 17 settembre 2021.

3. Il massimale NASpI anno 2024. Base di calcolo del c.d. ticket di licenziamento per l’anno 2024

La base di calcolo del contributo in argomento è costituita dal massimale NASpI annualmente determinato in applicazione dell’articolo 4 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22.

In particolare, a decorrere dalla data di istituzione della NASpI (1° maggio 2015), l’importo del massimale è determinato in applicazione dell’articolo 4 del decreto legislativo n. 22/2015, il quale prevede ai commi 1 e 2 che: “La NASpI è rapportata alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni divisa per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicata per il numero 4,33. Nei casi in cui la retribuzione mensile sia pari o inferiore nel 2015 all’importo di 1.195 euro, rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente, la NASpI è pari al 75 per cento della retribuzione mensile. Nei casi in cui la retribuzione mensile sia superiore al predetto importo l’indennità è pari al 75 per cento del predetto importo incrementato di una somma pari al 25 per cento della differenza tra la retribuzione mensile e il predetto importo. La NASpI non può in ogni caso superare nel 2015 l’importo mensile massimo di 1.300 euro, rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente”.

In applicazione dei criteri contenuti nelle disposizioni normative sopra richiamate, il massimale della predetta indennità è annualmente rideterminato e comunicato dall’Istituto con specifica circolare.

Nello specifico, per l’anno 2024, il massimale NASpI è pari a 1.550,42 euro (cfr. la circolare n. 25 del 29 gennaio 2024, paragrafo 6).

Tanto rappresentato, con il presente messaggio si rende noto che i datori di lavoro obbligati al versamento del c.d. ticket di licenziamento in relazione a interruzioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato come sopra precisate, intervenute nel corso dell’anno 2024, devono assumere come base di calcolo del citato contributo il massimale NASpI, rivalutato per l’anno 2024, pari a 1.550,42 euro.

Scarica il Messaggio INPS 531/2024

Formazione Icmq – Excel avanzato: la rappresentazione grafica delle informazioni – 15 e 22 marzo 2024

Formazione Icmq

Excel avanzato: la rappresentazione grafica delle informazioni

15 e 22 marzo 2024

dalle ore 14:00 alle ore 18.00

Il corso, di 8 ore, erogato in modalità online sincrona in collaborazione con il Collegio degli ingegneri e architetti di Milano, si propone a chi ha già una buona preparazione di Excel.
Excel mette a disposizione dei formidabili strumenti “visuals” come i grafici, la formattazione condizionale e le sparklines.
L’integrazione di questi strumenti con le funzioni logiche e di ricerca di excel, la funzionalità di convalida dei dati utilizzata con le matrici dinamiche per la popolazione dinamica degli elenchi dai quali selezionare i range dei dati da visualizzare, le tabelle pivot dalle quali prelevare importanti informazioni attraverso i grafici e i filtri dati connessi tra loro permette di comporre delle dashboards di grande impatto per una comunicazione visiva di informazioni quantitative


Il corso prevede una prima parte di approfondimento sull’utilizzo di formule e funzioni con la formattazione condizionale, l’approfondimento di alcune funzioni logiche e di ricerca propedeutiche alla preparazione dei grafici dinamici.
La seconda parte del corso affronterà progettazione e realizzazione di oggetti “visuals” che andranno a comporre delle dashboards. L’ultima parte affronterà gli aspetti critici nel design delle dashboards dal punto di vista dell’efficacia comunicativa.

Si richiede l’installazione di Excel 365 senza il quale non sarà possibile sperimentare quanto proposto.

Per l’iscrizione al corso clicca qui

Formazione Icmq – La matrice dei rischi e il risk management per la progettazione e la gestione delle commesse (nuovo Codice D.lgs 36/2023) – 25 e 27 marzo 2024

Formazione Icmq

La matrice dei rischi e il risk management per la progettazione e la gestione delle commesse (nuovo Codice D.lgs 36/2023) 25 e 27 marzo 2024

dalle ore 14:00 alle ore 18:00

La matrice dei rischi è sempre più richiesta dalle Stazioni Appaltanti pubbliche quali il Politecnico di Milano, l’Università di Perugia, etc. come documento d’offerta in sede di gara con il criterio dell’offerte economicamente più vantaggiosa, unitamente ai concetti di rischio negativo e di rischio positivo/opportunità.


Il successo di un progetto dipende infatti dalla oggettiva e sapiente gestione di più variabili, fra cui i rischi da prevedere e gestire. In tutti i progetti ormai, è fondamentale poter disporre della capacità di individuare i rischi connessi al progetto stesso e, più in generale, all’intervento in atto, in modo da poter mitigare e comunque gestire i rischi medesimi; per il vero occorre osservare che il rischio, se ben gestito, può diventare un’opportunità (opportunità in quanto l’aver saputo gestire i rischi di un progetto/intervento porta ad essere concorrenziale sia dalla fase di offerta rispetto a chi non ha saputo gestire il rischio).


Il Corso di 8 ore, suddiviso in due moduli, si rivolge a liberi professionisti, società di ingegneria, imprenditori, dirigenti pubblici e privati che intendono acquisire una nuova opportunità professionale nel campo della progettazione, nella gestione delle commesse, allo scopo di mitigare i rischi e di poterli trasformare in opportunità. Saranno esposti casi reali di risk management in cui il relatore è stato consulente.


Obiettivo generale del Corso di Risk Analysis e Risk Management, è la formazione di una figura professionale capace di ridurre il rischio di derive del progetto attraverso una tempestiva analisi dei rischi applicata all’attività progettuale e gestionale delle commesse di opere sia pubbliche che private.
Obiettivo specifico del Corso di Risk Analysis e Risk Management è la formazione di un nuovo professionista capace di inserirsi nelle fasi tecniche e gestionali del progetto e della commessa, in grado di identificare potenziali rischi e poterne mitigare i più pericolosi, trasformandoli, ove possibile, in un’opportunità, ma soprattutto ottimizzare attraverso queste analisi, le risorse per un miglior rendimento del progetto e dell’intero processo costruttivo.

Le procedure, le metodologie e le tecniche di Risk Management apprese fanno sì che il partecipante possa gestire al meglio le attività progettuali e tutti i processi necessari per la realizzazione di un progetto/commessa o di un bene immobiliare o industriale. Il Risk Manager è in grado così di agire nell’ambito degli obiettivi prescelti e strategici, al fine di garantire il controllo della realizzazione del progetto e della migliore gestione della commessa.


Il Risk Management attiene alla metodologia finalizzata ad un’efficace individuazione e analisi dei potenziali rischi in cui si può incorrere durante la progettazione e/o la gestione delle commesse, per poter limitare dunque l’esposizione ai rischi medesimi.


La Risk Analysis permetterà oltre alla valutazione dei rischi anche la classificazione dei medesimi in base alla loro possibile gravità e frequenza, in modo da individuare la migliore politica per ottimizzare la loro gestione, e, ciò in linea con le possibilità e le capacità finanziarie disponibili; nonché la definizione delle misure di eliminazione o prevenzione dei rischi individuati in coordinamento con i tecnici coinvolti nel progetto/commessa e nella verifica dei risultati e in relazione al controllo nel tempo.

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