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Sicurezza nelle campagne: serve gioco di squadra

Ancora una volta le campagne di Andria tornano a essere il nascondiglio preferito per le auto rubate. Negli ultimi giorni, diversi veicoli sono stati ritrovati abbandonati o già smontati in mezzo ai campi, segno che il traffico illecito di auto continua a colpire duro nella nostra provincia. La BAT si conferma, purtroppo, una delle zone più battute da queste bande.

Le forze dell’ordine ce la mettono tutta, su questo non ci sono dubbi. Ma il territorio è enorme, pieno di strade secondarie, di zone isolate difficili da controllare tutte insieme. E allora la domanda è inevitabile: si può fare qualcosa in più?

Forse la risposta sta proprio nella parola “sinergia”. Non solo polizia e carabinieri, ma anche vigilanza privata. Perché nelle nostre aree industriali, agricole e periferiche ci sono già le guardie giurate, che ogni giorno sorvegliano capannoni, aziende, terreni. Se queste presenze venissero coordinate meglio con le forze dell’ordine, si potrebbe davvero creare una rete di controllo più fitta, più veloce nel segnalare movimenti sospetti, più efficace nel bloccare i ladri sul nascere.

In fondo, servirebbe un vero gioco di squadra, una sicurezza diffusa in cui pubblico e privato collaborano per tenere d’occhio il territorio e prevenire i furti. Non per sostituire chi già si occupa della sicurezza, ma per potenziare i controlli proprio dove i malintenzionati pensano di agire indisturbati.

Non sarebbe nemmeno un esperimento: in altre zone d’Italia modelli simili hanno già funzionato, permettendo di individuare prima i nascondigli, ridurre i tempi di intervento e chiudere spazi d’azione alle bande criminali.

Anche nella BAT, forse, è arrivato il momento di provarci davvero. Non per togliere spazio alle forze dell’ordine, ma per affiancarle e creare una rete più ampia, più capillare, più vicina ai cittadini. Perché la sicurezza di tutti passa anche dal lavorare insieme.

https://www.teleregionecolor.com/andria-auto-rubate-ritrovate-nelle-campagne-la-provincia-bat-sempre-piu-crocevia-del-traffico-illecito-di-veicoli/

Sicurezza nei supermercati: tecnologia e vigilanza privata, un binomio indispensabile

Negli ultimi tempi i tentativi di furto nei supermercati e nei grandi magazzini sembrano non conoscere tregua. Da ultimo quella dei ladri sorpresi a forzare una cassaforte all’interno di un supermercato di Catania, fortunatamente sventato grazie all’allarme lanciato dai sistemi di sicurezza e all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. 

Questo episodio è una volta in più paradigmantico di quanto sia fondamentale la presenza della vigilanza privata nella prevenzione dei furti. Oggi la sicurezza non si basa solo su telecamere e allarmi, ma su un sistema integrato dove la tecnologia si affianca al lavoro delle guardie giurate, creando una rete di protezione capace di ridurre i rischi e, soprattutto, i danni. 

Episodi come questo dimostrano che la vigilanza privata non è solo un servizio accessorio, ma un vero e proprio deterrente contro la criminalità. La presenza visibile di pattuglie e vigilanti, le ispezioni periodiche, il controllo costante delle immagini delle telecamere sono elementi che rendono più difficile l’azione dei ladri, costringendoli spesso a rinunciare o a cercare obiettivi meno protetti. 

Va detto che la tecnologia da sola non basta. È il fattore umano a fare davvero la differenza. Una guardia giurata esperta è in grado di notare dettagli che sfuggono agli occhi elettronici, di interpretare segnali ambigui e di intervenire in maniera coordinata con la polizia. Non è un caso che molti esercizi commerciali scelgano di abbinare ai sistemi d’allarme un servizio di ronda notturna o la sorveglianza diretta durante gli orari di apertura. 

Oggi più che mai, in un contesto in cui la criminalità è sempre più organizzata e creativa, la prevenzione passa da un approccio integrato. Non si tratta solo di proteggere la merce o il denaro in cassa: un furto riuscito significa anche danni alle strutture, interruzione delle attività, costi imprevisti e una perdita di fiducia da parte dei clienti. 

Investire in sicurezza privata significa, in altre parole, investire nella continuità e nella serenità del proprio lavoro. I fatti parlano chiaro: laddove la vigilanza è attiva, professionale e ben organizzata, i tentativi di furto hanno meno probabilità di andare a segno. E, come dimostrano le cronache, spesso basta l’allerta giusta al momento giusto per trasformare un colpo studiato nei minimi dettagli in un fallimento. 

Qui gli articoli di stampa:

Ragusanews.com. Banda del buco fallisce il colpo in un supermercato.

CataniaToday. Si calano dal tetto di un supermercato per scassinare la cassaforte, ladri sorpresi e arrestati dalla polizia

Maria Cristina Urbano ospite di Panorama: “Sicurezza privata, è il momento di una riforma”

Nell’ambito del format Appuntamento in Piazza, condotto da Stefano Piazza per Panorama, la Presidente di ASSIV, Maria Cristina Urbano, è stata protagonista di un’intervista dedicata al ruolo sempre più centrale della sicurezza privata in Italia.

Durante il confronto, trasmesso l’8 maggio 2025, la Presidente Urbano ha evidenziato le principali criticità normative che il comparto si trova ad affrontare e ha rilanciato con decisione la necessità di una riforma del settore, in grado di riconoscerne il valore strategico per il Paese.

“La sicurezza privata oggi rappresenta una componente essenziale nella protezione di persone, beni e infrastrutture critiche. Tuttavia, operiamo ancora in un contesto normativo datato, che non tiene conto dell’evoluzione del rischio e delle nuove esigenze della collettività.”

Nel corso dell’intervista si è parlato anche di formazione, collaborazione con le istituzioni, innovazione tecnologica e della crescente domanda di servizi di vigilanza e fiduciari da parte di imprese e cittadini.

ASSIV rinnova il suo impegno a rappresentare con autorevolezza la voce delle aziende del settore e a promuovere il dialogo con le autorità competenti per costruire un modello di sicurezza moderno, professionale e integrato.

📺 Guarda l’intervista completa su Panorama:

👉 Appuntamento in Piazza con Maria Cristina Urbano

Confindustria: Aprile: segnali negativi dalle imprese

Dalla pagina ufficiale del Centro Studi CONFINDUSTRIA.

Di seguito il link per leggere il comunicato completo.

  • La rilevazione di Aprile dell’indagine rapida sulla produzione industriale, tra le imprese di grandi dimensioni associate a Confindustria, rileva aspettative in peggioramento rispetto al mese precedente. Il numero di intervistati convinti che la produzione rimarrà stabile, è pari a poco più della metà del campione (51,8%). Le imprese intervistate che credono in un aumento della produzione non superano un quarto degli intervistati (21,4%) e aumentano infine i pessimisti convinti che la produzione diminuirà (26,8%) (Grafico 1).
  • Gli industriali intervistati identificano, nonostante la grande incertezza sul commercio internazionale, la domanda e gli ordini come i principali punti di forza a sostegno della produzione. Il saldo segna una diminuzione pur restando positivo, attestandosi al +5,0% dal +6,1% di marzo (Grafico 2).
  • Le aspettative delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi, tornano ad essere favorevoli (+0,4% da -0,1%).
  • Il saldo relativo ai costi di produzione migliora pur restando in territorio negativo (-1,0% da -8,1%).
  • I giudizi riguardo le condizioni finanziarie restano pressoché stabili (+1,7% da +2,1%).
  • Sulla disponibilità di materiali aumenta il pessimismo: il saldo scende rispetto alla rilevazione di marzo (-6,4% da -3,2%).
  • Il giudizio degli industriali riguardo la disponibilità degli impianti continua ad essere positivo questo mese pur peggiorando rispetto alla precedente rilevazione (+0,3% dal +3,2%).