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Incentivi occupazionali 2022: quali opportunità per le imprese?

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Incentivi occupazionali 2022: quali opportunità per le imprese?

di Francesco Lombardo (ADAPT)

Quali sono gli incentivi occupazionali disponibili per le imprese nel 2022?
 
La legge di Bilancio 2022 (legge 30 dicembre 2021 n. 234) non ha introdotto incentivi occupazionali generalizzati, al pari degli anni precedenti; diversamente, per quest’anno il legislatore si è limitato a stanziare delle risorse per alcune tipologie di incentivi occupazionali già vigenti.
 
In particolare, è stato esteso l’incentivo all’occupazione giovanile (di cui all’art. 1 co. 10 dell’art. 1 della legge n. 178/2020), ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato lavoratori subordinati (di qualsiasi età) provenienti da imprese in crisi, per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso il MISE (art. 1 comma 119).
 
Ai datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato un lavoratore in CIGS ricompreso nel nuovo accordo di transizione occupazionale, invece, è destinato un contributo mensile per un massimo di 12 mesi, pari al 50% dell’ammontare del trattamento straordinario di integrazione salariale che sarebbe stato corrisposto al lavoratore (art. 1 comma 243 e ss.).
 
In via sperimentale, per l’anno 2022, vengono ridotti del 50 % i contributi previdenziali a carico delle lavoratrici al rientro al lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità (art. 1, comma 137).
 
Viene, poi, riconosciuto un esonero del 100% dei contributi previdenziali complessivi a carico delle società cooperative costituite a partire dal 1° gennaio 2022 (art. 1 commi 253-254).
 
Inoltre, è stato confermato lo sgravio contributivo al 100% per i contratti di apprendistato di primo livello per le imprese che occupano fino a 9 dipendenti (art. 1 comma 645).
 
Nonché, per tutto il 2022, resta disponibile anche per il 2022, l’incentivo all’occupazione giovanile (di cui all’art. 1 co. 10 dell’art. 1 della legge n. 178/2020). Altresì, fino al 31 dicembre 2022 è possibile fruire dell’incentivo alle assunzioni di donne (di cui ai commi 16-19 dell’art. 1 della legge n. 178/2020).
 
Infine, è ancora utilizzabile l’esonero contributivo per l’occupazione in aree svantaggiate, c.d. decontribuzione sud (di cui ai commi 161-168 della legge n. 178/2020), che non ha natura di incentivo all’assunzione (per eventuali cumulabilità v. circolare INPS 22 febbraio 2021 n. 33), mirante ad aumentare l’occupazione in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia Sardegna e Sicilia. L’esonero in questione, graduale nel tempo, è pari: al 30% dei complessivi contributi previdenziali, fino al 31 dicembre 2025; al 20% dei complessivi contributi previdenziali, per gli anni 2026 e 2027; al 10% dei complessivi contributi previdenziali, per gli anni 2028 e 2029.
 
Alla luce del quadro appena delineato, per effettuare una scelta ponderata non si deve operare una reductio ad unum, incentrata meramente sul risparmio relativo al costo del lavoro ma occorre confrontare i diversi strumenti che l’ordinamento offre sulla base di differenti criteri.
 
Volendo riferirsi alle ipotesi agevolative per assunzioni destinate a tutti i datori di lavoro di qualunque territorio, è qui utile confrontare gli incentivi all’assunzione di giovani e di donne con l’apprendistato professionalizzante.

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Fonte: Bollettino Adapt 24 gennaio 2022, n. 3
 

Riconfermata zona gialla per la Calabria, l’Emilia Romagna e la Toscana

Riconfermata zona gialla per la Calabria, l’Emilia Romagna e la Toscana

Il Ministero della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza nella quale: “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus SARS-Cov-2, per le Regioni Calabria, Emilia Romagna e Toscana l’ordinanza del Ministro della salute 7 gennaio 2022 è rinnovata, per un periodo di quindici giorni, ferma restando la possibilità di una nuova classificazione, con conseguente applicazione delle misure di cui alla c.d. «zona gialla», come definita dalla normativa vigente e nei termini di cui all’art. 9-bis, comma 2-bis, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52“.

Fonte: Gazzetta Ufficiale

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Puglia e Sardegna in zona gialla e Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia in zona arancione

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, alla luce dei dati del monitoraggio settimanale, ha firmato una nuova ordinanza che prevede il passaggio di Puglia e Sardegna in giallo e di Abruzzo, FVG, Piemonte e Sicilia in arancione.

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UIF: Le segnalazioni di operazioni sospette (2° semestre 2021)

UIF: Le segnalazioni di operazioni sospette (2° semestre 2021)

È stato pubblicato il secondo numero del 2022 della newsletter della UIF, con una breve sintesi delle attività svolte nel secondo semestre 2021.

In questo periodo la UIF ha ricevuto 69.401 SOS, completando un anno di crescita vigorosa delle segnalazioni, in aumento del 15,2% rispetto al secondo semestre del 2020. Le SOS complessivamente ricevute nel 2021 si attestano quindi a 139.524 unità (+23,3% rispetto all’anno precedente), mentre le analizzate sono 138.482, in aumento del 21,9%.

Nel semestre la UIF ha adottato 11 provvedimenti di sospensione di operazioni sospette, per un valore di 5,7 milioni di euro.

In aumento anche gli scambi nell’ambito della collaborazione con l’Autorità giudiziaria e con le omologhe autorità estere.

Il graduale allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia ha consentito l’avvio di sette verifiche ispettive, anche nei confronti di operatori non finanziari sinora mai ispezionati. Sono stati avviati altresì quattro controlli cartolari nei confronti di intermediari attivi nel settore dei finanziamenti “Covid-19”.

A novembre è stato emesso il DL n. 157 che impone ai destinatari degli obblighi antiriciclaggio di non procedere all’acquisizione dei crediti fiscali quando ricorrono i presupposti per la segnalazione di operazioni sospette (previsione confluita nella legge 30 dicembre 2021, n. 234, c.d. legge di bilancio).

Newsletter n.2 – 2022. Le Segnalazioni di Operazioni Sospette – 2° semestre 2021pdf160.4 KB

Allegato statisticopdf588.7 KB

Fonte: UIF (Banca d’Italia)