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Audizione di Confindustria sulla Legge di Bilancio 2022

Audizione di Confindustria sulla Legge di Bilancio 2022

Il Direttore Generale Francesca Mariotti è intervenuta in Audizione presso le Commissioni congiunte Bilancio di Senato della Repubblica e Camera del Deputati in merito al Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 per illustrare le valutazioni di Confindustria.

Dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia, possiamo guardare al futuro con cauto ottimismo. Nonostante i rischi di ulteriori recrudescenze sul fronte sanitario, è molto probabile che l’economia italiana chiuda il 2021 con una crescita superiore a quel 6,1% stimato dal nostro Centro Studi qualche settimana fa, poiché è stato rivisto al rialzo il primo trimestre di quest’anno ed è risultato positivo anche il terzo.

Dal lato della domanda, la risalita è stata trainata dagli investimenti, specie in costruzioni, e dalle esportazioni di beni, tornate già nel 2021 sul sentiero di espansione pre-crisi.

Dal lato dell’offerta, è stata l’industria a guidare la ripresa. La produzione si è riportata a giugno al livello pre-pandemia, facendo anche meglio di quella di Germania e Francia.

L’Italia tornerà sopra i livelli pre-crisi nei primi mesi del 2022 e il rimbalzo dell’economia dovrebbe proseguire anche il prossimo anno, a un tasso di crescita superiore al 4%.

Abbiamo iniziato a recuperare il “gusto del futuro”, come osserva il Presidente del Consiglio. 

Ora è necessario che questo patrimonio non venga disperso in partigianerie e piccoli interessi, ma che l’azione di Governo, partiti, forze economiche e sociali sia animata da uno spirito di convergenza nazionale.

Diversamente, perderemmo l’occasione di sfruttare la congiuntura positiva, le risorse del PNRR e la “spinta” che esso offre a sciogliere i nodi strutturali del Paese, cioè bassa crescita e produttività stagnante, innalzando la qualità delle politiche pubbliche.

A giudizio di Confindustria, la Manovra di bilancio, nonostante alcuni interventi positivi, non fa segnare un passo avanti significativo verso la modernizzazione del Paese. Infatti, la sua impostazione risponde certamente all’esigenza di accompagnarlo lungo il sentiero di uscita dalla crisi, ma non sembra in grado di sostenere quelle istanze trasformative, dell’economia e della società italiane, che sono alla base anche di NGEU.

Entrando nel merito delle misure: apprezziamo l’ampliamento dell’orizzonte temporale delle principali misure di sostegno agli investimenti privati, a partire dalla conferma del Piano 4.0 e dalla conferma del Superbonus e degli incentivi edilizi. È tuttavia necessario che nel corso dell’esame parlamentare le rimodulazioni di alcuni incentivi vengano riviste per rispondere all’esigenza di incentivare gli investimenti ad alto valore aggiunto, indispensabili per affrontare le trasformazioni ambientali e digitali in atto, rafforzando il credito d’imposta R&S&I e gli investimenti in beni 4.0.

In questo scenario, segnaliamo una grave anomalia. Infatti, le misure fiscali per sostenere le attività di ricerca, sviluppo e innovazione e interventi come il patent box sono tra loro complementari e non solo andrebbero confermati, ma potenziati, per le ragioni accennate, tanto più che premiano la redditività e la competitività del sistema Paese. Invece, il Governo ha scelto di indebolire, dal 2023, il credito d’imposta ricerca e sviluppo e di abrogare, già da quest’anno, il patent box.

La Legge di Bilancio contiene poi alcune prime misure per supportare la transizione ecologica e la realizzazione di investimenti in decarbonizzazione dei settori energivori, c.d. hard to abate. Al contempo, in tema di costi di produzione, riteniamo urgenti interventi per contrastare l’aumento di materie prime e prezzi dell’energia.  Infatti, pur apprezzando lo stanziamento di 2 miliardi per ridurre le componenti parafiscali della bolletta elettrica e del gas e contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel primo trimestre 2022, dobbiamo constatare che tale misura non produrrà effetti concreti sul “caro energia” per l’industria.

Mancano incentivi per il settore automotive, necessari invece per l’intera filiera, ma anche per ridurre l’inquinamento e migliorare la sicurezza.

In tema di competitività riteniamo, inoltre, che occorra focalizzare la priorità di ridurre la componente contributiva del cuneo fiscale sul lavoro. L’incremento del fondo per la riduzione della pressione fiscale andrebbe impiegato per un taglio della componente contributiva del cuneo fiscale, in favore sia dei lavoratori, per stimolare la domanda interna, sia delle imprese, per renderle più competitive. Tagliare il costo del lavoro non è più procrastinabile, considerato anche il rincaro dei prezzi delle materie prime e dei costi energetici, che in taluni casi sta rendendo antieconomico produrre.

È stata recepita, seppur solo in parte, la nostra richiesta di avviare un percorso per gestire le transizioni occupazionali.  Continua a mancare, invece, un collegamento efficace tra gli ammortizzatori sociali e le politiche attive. Così come manca una profonda rivisitazione del reddito di cittadinanza, che finora non ha prodotto risultati in termini di occupazione dei beneficiari.

Luci e ombre in materia di sanità. Apprezzabili la revisione al rialzo dei tetti di spesa farmaceutica e l’utilizzo delle strutture private per smaltire le liste d’attesa, ma andrebbe rimosso il vincolo dell’equilibrio economico del SSR. Andrebbe eliminato il richiamo alla sovrapponibilità terapeutica nella revisione dei prontuari. Condivisibile l’esclusione dei dispositivi medici, utili per contrastare il Covid, dal computo del relativo tetto di spesa.

Deludenti le misure per continuare a supportare l’accesso al credito e la liquidità delle imprese. Infatti, la proroga degli interventi che negli ultimi due anni hanno efficacemente attenuato le ripercussioni della crisi è abbinata a una serie di previsioni che ne limitano la portata, sia nell’immediato, sia in prospettiva. Al contempo, andrebbero confermati i regimi di rivalutazione dei marchi d’impresa e di riallineamento dei valori fiscali degli avviamenti previsti dal DL Agosto 2020, eliminando gli interventi molto penalizzanti previsti dal DDL.

In conclusione, il nostro auspicio è che il dibattito parlamentare contribuisca ad avviare una riflessione su temi come la ricomposizione delle filiere produttive alla luce dell’impatto che su di esse avranno le transizioni, come le politiche attive del lavoro, ma anche la struttura finanziaria delle imprese. E che si trovi il modo per rimediare a scelte sbagliate, come la soppressione del patent box e la revisione della disciplina di rivalutazione degli asset d’impresa.

In sostanza, confidiamo che il significativo sforzo finanziario richiesto dalla Manovralungi dall’assecondare interessi di parte e visioni di breve termine, sia l’occasione per rilanciare la crescita e la produttività dell’economia italiana.

Fonte: Confindustria

Legge di bilancio 2022: i dossier e le note di lettura

Legge di bilancio 2022: i dossier e le note di lettura

Le note di lettura dell’ AS 2448: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024, a cura del Servizio Studi della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica

Scarica qui il documento

Sempre del Servizio Studi della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, segnaliamo:

Dossier – n. 474/0/1  Legge di Bilancio 2022 – Profili di interesse della Commissione Affari costituzionali (edizione provvisoria) – A.S. n. 2448 (annesso e stati di previsione)

Dossier – n. 474/1 Legge di bilancio 2022 – Quadro di sintesi degli interventi – A.S. 2448

Legge di bilancio 2022

Legge di bilancio 2022

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022 – 2024 (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022 – 2024.

La legge di bilancio per il 2022 si muove sulle coordinate delineate dalla Nota di aggiornamento al Def, che prevedono la prosecuzione di una politica di bilancio espansiva al fine di sostenere l’economia e la società nelle fasi di uscita dalla pandemia da Covid-19 e di aumentare il tasso di crescita nel medio termine, rafforzando gli effetti degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La legge di bilancio si articola in diversi interventi che puntano a rafforzare il tessuto economico e sociale, sostenendo la crescita e la competitività dell’economia italiana. Di seguito i principali punti di intervento.

FISCO

Per ridurre il cuneo fiscale e l’Irap è previsto un intervento da complessivi 8 miliardi di euro, di cui 6 con un nuovo stanziamento di bilancio e 2 miliardi già assegnati in precedenza. Con uno stanziamento di 650 milioni, la plastic tax e la sugar tax sono rinviate al 2023. L’aggio sulla riscossione per le operazioni successive al primo gennaio sarà posto interamente a carico dello Stato. Viene ridotta dal 22% al 10% l’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. Vengono stanziati 2 miliardi di euro nel 2022 per contenere l’aumento dei costi dell’energia.

INVESTIMENTI PUBBLICI

Vengono stanziati circa 70 miliardi per gli investimenti delle amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036: le risorse sono destinate al completamento delle infrastrutture ferroviarie, per le metropolitane delle grandi aree urbane, per le infrastrutture autostradali già avviate e per la loro manutenzione straordinaria e messa in sicurezza, nonché interventi per la tutela del patrimonio culturale e per l’edilizia scolastica. Vengono stanziate risorse per il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina.

Viene aumentata la dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030 con complessivi 23,5 miliardi. Sono rifinanziati con circa 6 miliardi gli interventi per la ricostruzione privata delle aree colpite dal sisma in Centro Italia.

INVESTIMENTI PRIVATI E IMPRESE

Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari privati, gli incentivi al 50% e al 65% e le relative maggiorazioni sono prorogati fino al 2024 alle medesime aliquote. Gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee. Gli incentivi per le facciate sono confermati anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%.

Sono prorogate e rimodulate le misure di Transizione 4.0 fino al 2025. Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi (per 3 miliardi di euro), la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese. La possibilità di trasformare le Deferred Tax Assets (DTA) in crediti di imposta viene estesa fino al 30 giugno 2022, con la medesima percentuale e un tetto massimo per singola operazione.

SANITÀ

Per il 2022 sono previsti circa 1,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali anti-Covid. Il Fondo Sanitario Nazionale viene finanziato con 2 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno fino al 2024. Ulteriori risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi, per complessivi 600 milioni nel triennio. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono significativamente aumentate e portate in via permanente a 12.000 l’anno. Gli enti del Servizio Sanitario Nazionale vengono autorizzati a stabilizzare il personale assunto a tempo determinato durante l’emergenza.

SCUOLA, RICERCA E UNIVERSITÀ

Viene aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo Fondo Italiano per la Tecnologia. Sono accresciuti i fondi per gli enti di ricerca e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il contributo alle spese di ricerca delle imprese, ora previsto fino al 2022, viene rimodulato ed esteso fino al 2031. Viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19. Sono previste risorse aggiuntive per i libri di testo gratuiti. E’ finanziata l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione motoria per classi di quarta e quinta elementare.

REGIONI ED ENTI LOCALI

Vengono stanziati complessivamente circa 1,5 miliardi per, fra le altre misure, incrementare il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale e prevedere risorse aggiuntive per gli enti locali per garantire i livelli essenziali a regime per gli asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale.

POLITICHE SOCIALI

Il Reddito di cittadinanza è finanziato con un ulteriore miliardo di euro ogni anno, confermando l’importo del finanziamento sui livelli del 2021: vengono rafforzati i controlli e introdotti correttivi alle modalità di corresponsione, che prevedono una revisione della disciplina delle offerte di lavoro congrue, un decalage del beneficio mensile per i soggetti occupabili, sgravi contributivi per le imprese che assumono i percettori del reddito e benefici fiscali per gli intermediari.

Sono attuati interventi in materia pensionistica, con una misura di durata annuale e con un requisito di 64 anni di età e 38 anni di contributi. Viene prorogata ‘Opzione Donna’ e prorogata e allargata l’APE sociale ad ulteriori categorie di soggetti che hanno svolto lavori gravosi.

Con una spesa di circa 3 miliardi di euro nel 2022 si dà attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali, con un aumento dei sussidi di disoccupazione e un’estensione degli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese attualmente non inclusi, nonché agli apprendisti e ai lavoratori a domicilio. Sono previsti incentivi all’utilizzo dei contratti di solidarietà e la proroga per il 2022 e il 2023 del contratto di espansione con l’estensione a tutte le imprese che occupano più di 50 dipendenti. Il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale.

GIOVANI

È previsto il finanziamento permanente del Bonus Cultura per i diciottenni. Sono estesi per tutto il 2022 gli incentivi fiscali previsti per l’acquisto della prima casa da parte degli under36 e finanziati il Fondo affitti giovani e il Fondo per le politiche giovanili.

PUBBLICO IMPIEGO

Vengono disposti il finanziamento permanente di un fondo per le assunzioni con 250 milioni di euro e l’incremento del trattamento economico accessorio per 360 milioni. Sono previste ulteriori risorse per la formazione dei dipendenti pubblici.

Scarica il testo della legge di bilancio 2022

Fonte: Governo.it

Green Pass e Super Green Pass: le attività consentite

Green Pass e Super Green Pass: le attività consentite

On line la tabella delle attività consentite senza green pass, con green pass “base” e  con green pass “rafforzato” per il periodo dal 6/12/2021 al 15/1/2022.

Fonte: Governo