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Più videocamere e controlli alla stazione ferroviaria di Brescia

Deciso in prefettura il potenziamento della sorveglianza e nuove misure di prevenzione

Più videocamere e controlli alla stazione ferroviaria di Brescia e nuove misure organizzative finalizzate a migliorare la sicurezza dell’intera infrastruttura.

Sono queste le principali misure decise nel corso della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta oggi dal prefetto, Andrea Polichetti.

Sulla base al protocollo sottoscritto recentemente tra il ministero dell’Interno e Ferrovie dello Stato Italiane (FS), il comitato ha condiviso la necessità di rafforzare ulteriormente la sicurezza. In tale direzione, si procederà con il potenziamento della videosorveglianza e l’attivazione di servizi di sicurezza sussidiaria, con la possibile introduzione di guardie particolari giurate sui binari, negli spazi comuni e nelle aree commerciali. FS introdurrà, inoltre, ulteriori misure organizzative per potenziare la sicurezza della stazione.

Il piano prevede anche la riqualificazione ambientale e il sostegno alle situazioni di marginalità presenti nell’area, con l’obiettivo di rendere la stazione più fruibile e sicura per cittadini e viaggiatori.

Fonte: Ministero dell’Interno

Sottoscritto in prefettura il “Patto per Terni Sicura”

Rafforzamento della videosorveglianza e della illuminazione pubblica tra le misure previste dall’intesa

Promuovere azioni integrate e sviluppare progetti mirati per la sicurezza urbana, puntando sulla prevenzione e il contrasto alla criminalità diffusa.

Questo l’obiettivo principale del “Patto per Terni Sicura”, che prevede il rafforzamento dei sistemi di controllo del territorio attraverso l’impiego di nuove tecnologie, il potenziamento della videosorveglianza con l’installazione di nuove telecamere e il miglioramento della rete di illuminazione pubblica.

L’accordo è stato sottoscritto ieri dal prefetto Antonietta Orlando, dalla Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, dal Vice Presidente della Provincia di Terni, Francesco Maria Ferranti, e dal Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi.

A livello operativo, il Patto punta a intensificare la collaborazione tra le Forze di polizia e la Polizia locale, garantendo un controllo più incisivo del territorio. Saranno potenziati i meccanismi di interscambio informativo tra le rispettive sale operative, così da migliorare l’efficacia delle azioni di contrasto alla criminalità.

Prevista inoltre l’istituzione di una cabina di regia, coordinata dalla prefettura e composta da rappresentanti della Regione, della Polizia Locale e Provinciale, della Questura, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato. L’organismo avrà il compito di garantire un costante scambio informativo e un’analisi congiunta dei risultati ottenuti, consentendo di adattare progressivamente le strategie alle esigenze del contesto.

«Desidero ringraziare le Istituzioni firmatarie del Patto, il cui obiettivo è eliminare progressivamente le aree di degrado e illegalità, nel pieno rispetto delle competenze delle autorità di Pubblica Sicurezza e ottimizzando l’integrazione della Polizia locale»”, ha dichiarato il prefetto al termine della sottoscrizione.

Fonte: Ministero dell’Interno

Va esclusa da gara l’impresa che non applica il contratto lavoro indicato dalla stazione appaltante

Va esclusa dalla gara l’impresa che indica un CCNL le cui componenti fisse della retribuzione globale annua non siano complessivamente pari a quelle del CCNL indicato dalla stazione appaltante

Una stazione appaltante è tenuta ad escludere dalla gara l’impresa se il Contratto nazionale di lavoro che questa ha dichiarato di applicare al personale impiegato nell’appalto, non è conforme alla sua natura giuridica e non garantisce le stesse tutele economiche del Contratto nazionale indicato dalla Stazione appaltante negli atti di gara.

E’ quanto ha stabilito Anac con parere di precontenzioso n.32, approvato dal Consiglio il 5 febbraio 2025
“L’accertamento dell’equivalenza delle tutele economiche – scrive Anac – presuppone che il valore economico complessivo delle componenti fisse della retribuzione globale annua – retribuzione tabellare annua, indennità di contingenza, EDR, eventuali mensilità aggiuntive e ulteriori indennità previste – previste nel CCNL indicato dall’operatore economico sia almeno pari a quello del contratto collettivo di lavoro indicato dalla Stazione appaltante nel bando di gara o nell’invito”.

Il caso fa riferimento a una richiesta di parere in merito al servizio di manutenzione dei presìdi e degli impianti integrati per la sicurezza antincendio presso l’Università degli Studi di Pavia.
“L’aggiudicazione in favore della Nuova Asac Antincendio s.r.l., non è conforme alla normativa di settore, in quanto il CCNL che l’impresa ha dichiarato di applicare al personale impiegato nell’appalto, non è conforme alla sua natura giuridica e non garantisce le stesse tutele economiche del CCNL indicato dalla Stazione appaltante negli atti di gara. La Stazione appaltante è, pertanto, tenuta ad escludere dalla gara la Nuova Asac Antincendio S.r.l. e ad adottare gli atti consequenziali”.

“Le suddette disposizioni – continua Anac – mirano a rafforzare la tutela dei lavoratori impiegati nell’appalto. Il secondo comma dell’art. 11 del nuovo Codice Appalti, obbligando le Stazioni appaltanti ad indicare già nel bando di gara il CCNL applicabile, e il successivo comma 3, nella parte in cui onera il concorrente all’indicazione nell’offerta del CCNL applicato al personale impiegato nell’appalto, costituiscono elementi di forte novità rispetto al previgente impianto codicistico e alla giurisprudenza in tema, che non prevedeva simili indicazioni nell’ambito dell’offerta”.

“La formulazione dell’articolo 11, commi 2, 3 e 4, segna, dunque, un cambiamento radicale nell’approccio alla tematica della tutela del lavoro: l’impegno a rispettare, in fase esecutiva, il complesso delle condizioni contrattuali minime, di ordine economico e normativo, stabilite dal CCNL indicato dalla Stazione appaltante nel bando di gara assurge a requisito necessario dell’offerta di cui, pertanto, il singolo operatore economico dovrà tenere conto già nella fase di redazione della propria proposta contrattuale e che la Stazione appaltante sarà tenuta a verificare – nei casi di indicazione di un diverso CCNL – prima dell’aggiudicazione”.

“L’Autorità ha ritenuto che la dichiarazione di equivalenza deve dimostrare che il diverso CCNL adottato, al di là del nomen iuris, garantisce tutele equiparabili, con la precisazione che la valutazione deve necessariamente avere ad oggetto sia le tutele economiche che quelle normative in quanto complesso inscindibile. L’Autorità ha suggerito di effettuare dapprima la valutazione dell’equivalenza economica dei contratti, prendendo a riferimento le componenti della retribuzione globale annua costituite dalle seguenti voci: retribuzione tabellare annuale; indennità di contingenza; Elemento Distinto della Retribuzione – EDR – a cui vanno sommate le eventuali mensilità aggiuntive (tredicesima e quattordicesima), nonché ulteriori indennità previste; poi, di quella normativa, da svolgere su una serie di parametri, il cui scostamento marginale, in un numero limitato (pari a 2 parametri), non è ritenuto sintomatico dell’assenza di equivalenza tra i due contratti”.

“Nel caso in cui l’operatore economico dichiari di applicare un contratto collettivo diverso da quello indicato dalla Stazione appaltante negli atti di gara, l’Amministrazione è tenuta a verificare, dapprima, se sussistano i presupposti per l’operatività della presunzione di equivalenza, ovvero se i due CCNL (quello indicato nel bando e quello dichiarato dall’impresa) siano stati sottoscritti dalle medesime organizzazioni sindacali (le organizzazioni datoriali saranno necessariamente diverse), concernano il medesimo sottosettore e il CCNL indicato dall’impresa risulti coerente con la sua dimensione o natura giuridica; nel caso in cui la suddetta verifica dia esito negativo, la Stazione appaltante dovrà confrontare, sul versante economico, le componenti fisse della retribuzione globale annua dei due CCNL, costituite dalle seguenti voci: a) retribuzione tabellare annuale; b) indennità di contingenza; c) elemento distinto della retribuzione (EDR); d) eventuali mensilità aggiuntive; e)eventuali ulteriori indennità previste dei due contratti e potrà ritenere accertata l’equivalenza solo nel caso in cui il valore complessivo delle suddette componenti della retribuzione globale annua del CCNL indicato dall’impresa risulti almeno pari a quelle del CCNL indicato negli atti di gara”.

Qui trovi il testo del Parere di precontenzioso n. 32 del 5 febbraio 2025

Fonte ANAC

ICMQ: Regolamento sull’Intelligenza Artificiale: la frontiera tra la tecnologia e il rispetto del ruolo degli individui – Online l’11/03/2025, ore 9:00

ICMQ organizza il corso di formazione

Regolamento sull’Intelligenza Artificiale:
 la frontiera tra la tecnologia e il rispetto del ruolo degli individui.

Come prepararsi alla conformità AI Act nello sviluppo e utilizzo di sistemi di
Intelligenza Artificiale

Il corso analizza i requisiti normativi dell’AI ACT – REGOLAMENTO UE 2024/1689 – necessari per garantire un uso sicuro ed etico dell’intelligenza artificiale, nel rispetto dei diritti e delle libertà delle persone.

Durante il corso, verranno esplorati i sistemi ammessi e vietati dalla norma, le categorie di rischio e le implicazioni per le organizzazioni.

Attraverso un approccio operativo ed esemplificativo, verranno fornite indicazioni su come le organizzazioni possono conformarsi alla norma sia che sviluppino, sia che integrino, sia che utilizzino, le tecnologie dell’AI in modo sicuro.

Verrà rilasciato un attestato di frequenza e saranno riconosciuti 8 crediti formativi validi per il mantenimento della certificazione dei Professionisti della Security UNI 10459, DPO UNI 11927, Periti liquidatori assicurativi UNI 11628, al superamento del test di valutazione.

Le iscrizioni sono aperte fino al 04/03/2025 all’indirizzo: [email protected]

Qui potete trovare il programma del corso e la scheda di iscrizione.