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Coopservice e Guardie Giurate cercansi

La crescente difficoltà a reperire personale qualificato nell’ambito della Vigilanza Privata è stato al centro di un recente articolo sulle colonne di S News, ASSIV e Agenti di vigilanza cercansi nel quale la Presidente ASSIV Maria Cristina Urbano sottolineava come tale fenomeno sia ormai evidente a tutti gli operatori, in un contesto in cui la domanda di servizi di sicurezza è in costante aumento.

Coopservice e Guardie Giurate cercansi 

Ulteriore testimonianza giunge dall’Istituto di Vigilanza Coopservice, che nel piano industriale 2024-2026 prevede l’assunzione di nuove Guardie Giurate per un totale di 700 nuovi ingressi nell’ambito della sicurezza e vigilanza privata. Le nuove Guardie Giurate andranno ad aggiungersi ai circa 4.000 dipendenti già in organico.

A tal fine, precisano da Coopservice, “l’Istituto organizza un Recruiting Day specifico e in presenza per la sede di Modena. La giornata di selezione, focalizzata su Modena e provincia, si terrà venerdì 17 ottobre, con inizio alle ore 9.30, nella sede della centrale operativa dell’Istituto di Vigilanza Coopservice, in via David Livingstone 30 a Modena. Le nuove Guardie Particolari Giurate (GPG) si occuperanno di attività di vigilanza, piantonamento, antirapina, antitaccheggio e televigilanza. Verrà data priorità – specificano – ai candidati già in possesso del Decreto di GPG in corso di validità. Per coloro, invece, che non possiedono ancora i titoli necessari, ma che hanno forti ambizioni a lavorare nell’ambito della sicurezza armata, l’Istituto di Vigilanza Coopservice organizzerà percorsi di formazione mirati all’ottenimento del decreto. Inoltre, a coloro che verranno selezionati ma che non sono domiciliati a Modena, Coopservice offre un supporto concreto: chi sceglierà di trasferirsi in Emilia-Romagna avrà la possibilità di usufruire gratuitamente di un alloggio”.

Importante ribadire a tal proposito quanto espresso dalla Presidente ASSIV, ovvero che la sicurezza privata non è soltanto un comparto occupazionale, bensì una leva strategica per la sicurezza complessiva del Paese, a supporto delle istituzioni e a tutela dei cittadini.

Fonte: S News

Sicurezza urbana: a Mantova un esempio virtuoso di cooperazione pubblico-privato, ma manca una visione sistemica a livello nazionale

La sicurezza è uno dei pilastri della convivenza civile. Garantire ai cittadini un ambiente sicuro significa anche favorire lo sviluppo economico, la serenità sociale e una migliore qualità della vita. Sentirsi protetti e sapere che esiste una collaborazione strutturata tra chi opera per la sicurezza pubblica e chi la affianca nel privato rafforza la fiducia della comunità e il senso di appartenenza al territorio.

L’iniziativa di Mantova – che oggi commentiamo – merita quindi davvero di essere valorizzata e presa come esempio di buona pratica nel campo della sicurezza urbana e territoriale, nella speranza mai sopita che il Ministero dell’Interno decida di investire davvero in uno strumento di PPP nato tanto tempo fa sotto i migliori auspici e mai giunto a maturazione.

Eppure la collaborazione tra forze dell’ordine e istituti di vigilanza privata dovrebbe costituire un modello virtuoso su tutto il territorio nazionale, a dimostrazione di quanto il lavoro di squadra possa fare la differenza. Mettere insieme competenze, esperienze e risorse diverse significa essere più efficaci e tempestivi nel rispondere alle esigenze di sicurezza dei cittadini, delle imprese e delle comunità locali.

Le città oggi cambiano rapidamente, le abitudini sociali si evolvono e anche le sfide legate alla tutela del territorio diventano sempre più complesse. In questo contesto, la collaborazione tra pubblico e privato potrebbe, e a nostro giudizio dovrebbe, assumere un ruolo fondamentale. Le guardie giurate, grazie alla loro presenza capillare e continua nonché alla conoscenza diretta delle realtà locali, rappresentano un supporto prezioso per le forze dell’ordine, contribuendo in modo concreto alla prevenzione e alla rapidità d’intervento. Il ricorso sempre più diffuso alla tecnologia da parte degli Istituti di vigilanza, peraltro, funge da moltiplicatore. Dove esistono accordi in tal senso, le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale hanno concretamente beneficiato del supporto garantito dagli Istituti di vigilanza, con risultati tangibili. Quando vigilanza privata e forze dell’ordine, infatti, lavorano insieme si crea una rete di controllo del territorio più solida, efficiente e capace di intervenire dove serve, garantendo una presenza costante e attenta.

L’esperienza di Mantova si inserisce in un percorso virtuoso, il protocollo “Mille occhi sulla Città”, che fa della collaborazione e della fiducia reciproca tra operatori della sicurezza pubblica e privata il perno della nuova sicurezza partecipata. È un esempio che guarda al futuro, che ovunque impiegato ha garantito risultati molto positivi, ma la cui concreta applicazione non può più essere lasciata alla buona volontà dei singoli. E’ ora che il Ministero degli Interni si faccia promotore di un’iniziativa organica a livello nazionale, seppur declinata nei singoli territori, appostando ove servano le necessarie risorse umane, strumentali e finanziarie. Un modello che merita di essere implementato con convinzione, senza limitarsi a generiche seppur apprezzate prese di posizione. Incertezza, in questo caso, non fa rima con sicurezza.

Fonte: Gazzetta di Mantova

ICMQ: La matrice dei rischi e il risk management per la progettazione e la gestione delle commesse così come richiesto negli appalti pubblici e privati (nuovo Codice D.lgs 36/2023). 13 Novembre 2025

La matrice dei rischi e il risk management per la progettazione e la gestione delle commesse così come richiesto negli appalti pubblici e privati (nuovo Codice D.lgs 36/2023)

Il corso di 8 ore si terrà in modalità online il 13 Novembre dalle ore 9.00 alle ore 18.00.

L’analisi dei rischi è fondamentale per approcciare a qualunque progetto. La matrice dei rischi è sempre più richiesta dalle Stazioni Appaltanti pubbliche quali il Politecnico di Milano, l’Università di Perugia, etc. come documento d’offerta in sede di gara con il criterio dell’offerte economicamente più vantaggiosa, unitamente ai concetti di rischio negativo e di rischio positivo/opportunità.

Il successo di un progetto dipende infatti dalla oggettiva e sapiente gestione di più variabili, fra cui i rischi da prevedere e gestire. In tutti i progetti ormai, è fondamentale poter disporre della capacità di individuare i rischi connessi al progetto stesso e, più in generale, all’intervento in atto, in modo da poter mitigare e comunque gestire i rischi medesimi; per il vero occorre osservare che il rischio, se ben gestito, può diventare un’opportunità (opportunità in quanto l’aver saputo gestire i rischi di un progetto/intervento porta ad essere concorrenziale sia dalla fase di offerta rispetto a chi non ha saputo gestire il rischio).

Il Corso di 8 ore, suddiviso in due moduli, si rivolge a liberi professionisti, società di ingegneria, imprenditori, dirigenti pubblici e privati che intendono acquisire una nuova opportunità professionale nel campo della progettazione, nella gestione delle commesse, allo scopo di mitigare i rischi e di poterli trasformare in opportunità. Saranno esposti casi reali di risk management in cui il relatore è stato consulente.

Obiettivo generale del Corso di Risk Analysis e Risk Management, è la formazione di una figura professionale capace di ridurre il rischio di derive del progetto attraverso una tempestiva analisi dei rischi applicata all’attività progettuale e gestionale delle commesse di opere sia pubbliche che private. La formazione di tale figura professionale è la risposta alla richiesta del mercato del lavoro di figure più ricche di competenze tecnico-manageriali, in grado di individuare e valutare i rischi, nonché di sviluppare strategie per governare gli stessi nelle diverse fasi tecniche, economiche, finanziarie e amministrative del progetto. Il corso terrà conto della Norma UNI ISO 31000/2018.

Obiettivo specifico del Corso di Risk Analysis e Risk Management è la formazione di un nuovo professionista capace di inserirsi nelle fasi tecniche e gestionali del progetto e della commessa, in grado di identificare potenziali rischi e poterne mitigare i più pericolosi, trasformandoli, ove possibile, in un’opportunità, ma soprattutto ottimizzare attraverso queste analisi, le risorse per un miglior rendimento del progetto e dell’intero processo costruttivo.
Una figura professionale, quindi, con un taglio fortemente polivalente, tale da consentirle di comprendere accanto ai problemi della progettazione, della programmazione e della gestione, il loro impatto in termini di rischi tecnici, economici, finanziari e sociali. Tutto ciò permetterà di approcciare complessi processi progettuali, costruttivi, industriali, con particolare attenzione alle criticità realizzative, nonché anche per evitare possibili conflitti di interesse.

Le procedure, le metodologie e le tecniche di Risk Management apprese fanno sì che il partecipante possa gestire al meglio le attività progettuali e tutti i processi necessari per la realizzazione di un progetto/commessa o di un bene immobiliare o industriale. Il Risk Manager è in grado così di agire nell’ambito degli obiettivi prescelti e strategici, al fine di garantire il controllo della realizzazione del progetto e della migliore gestione della commessa.

Il Risk Management attiene alla metodologia finalizzata ad un’efficace individuazione e analisi dei potenziali rischi in cui si può incorrere durante la progettazione e/o la gestione delle commesse, per poter limitare dunque l’esposizione ai rischi medesimi.

La Risk Analysis permetterà oltre alla valutazione dei rischi anche la classificazione dei medesimi in base alla loro possibile gravità e frequenza, in modo da individuare la migliore politica per ottimizzare la loro gestione, e, ciò in linea con le possibilità e le capacità finanziarie disponibili; nonché la definizione delle misure di eliminazione o prevenzione dei rischi individuati in coordinamento con i tecnici coinvolti nel progetto/commessa e nella verifica dei risultati e in relazione al controllo nel tempo.

Informazioni e iscrizioni a questo link.

ICMQ: I criteri vincenti nella predisposizione dell’offerta economicamente più vantaggiosa Come redigere un’offerta vincente in un appalto – 29/10/2025 dalle ore 9.00 alle ore 18.00 

ICMQ organizza il corso di formazione

Il Corso offre ai partecipanti la formazione per completare e predisporre un’offerta vincente per un appalto di servizi e/o lavori aggiudicato tramite l’offerta economicamente più vantaggiosa.

Si terrà in modalità online sincrona il 29 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 18.00 .

Il corso vuole guidare i partecipanti nel destreggiarsi tra le clausole, richieste e documentazioni necessarie al corretto inoltro di un’offerta completa e vincente.

Il Corso offre ai partecipanti la formazione per completare e predisporre un’offerta vincente per un appalto di servizi e/o lavori aggiudicato tramite il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Il corso intende guidare i partecipanti nel destreggiarsi tra le clausole, richieste e documentazioni necessarie al corretto inoltro di un’offerta completa e vincente.

Saranno affrontate le previsioni in materia di offerta economicamente più vantaggiosa di cui al Codice dei Contratti Pubblici, D.lgs. 36/2023, che delinea i possibili criteri e le metodologie di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per appalti di servizi di progettazione e DL, nonché per appalti di progettazione e/o costruzione e per appalti di servizi ispettivi.

La predisposizione di una completa ed esaustiva relazione metodologica, detta anche Piano di Gestione Qualità, coerente con le prescrizioni richieste dalla Stazione Appaltante, potrà esprimere in modo opportuno nell’offerta CHI, COSA, DOVE, QUANDO, PERCHE’, COME e QUANTO (trattasi dunque, di un’offerta gestita con le metodologie di Project Management).

Verrà studiata l’offerta con le succitate metodologie e tecniche di Project Management; Agli elementi qualitativi, sono attribuiti il massimo punteggio; Il D.lgs 36/2023 non prevede più un punteggio nell’offerta economica con il limite del 30%. Prevede comunque un equilibrio tra i punteggi dell’offerta tecnica e dell’offerta economica.

Da parte del relatore, sarà illustrata anche la richiesta sempre più frequente di offerte con il “criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, che dovrà ormai comprendere la metodologia BIM e le fondamentali interazioni tra BIM – Project Management e Life Cycle Costing.

A tal riguardo, infatti, sempre più spesso, molte Stazioni Appaltanti pubbliche in relazione ad appalti di progettazione, costruzione e di servizi attinenti all’ingegneria e l’architettura, vengono evidenziati tra gli elementi di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa “professionalità e adeguatezza dell’offerta” e “caratteristiche metodologica dell’offerta” da esplicitarsi tutte tramite la relazione metodologica (o Piano di Qualità). Non esiste più il riferimento di legge, se pure come esempio, dei criteri di riferimento per l’offerta economicamente più vantaggiosa.

Per la progettazione, non c’è più la progettazione definitiva, e quella esecutiva è a cura dell’impresa. In gara lo studio di fattibilità tecnico economico.

La frequenza del corso conferisce 8 crediti formativi per il mantenimento della certificazione Project Manager secondo la norma UNI 11648.

Info e iscrizioni disponibili a questo link.