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Decreto Rilancio: approvato in via definitiva dal Senato della Repubblica

Decreto Rilancio: approvato in via definitiva dal Senato della Repubblica

 

Con 159 voti favorevoli, 121 contrari e nessun’astensione, il Senato della Repubblica, oggi giovedì 16 luglio, ha rinnovato la fiducia al Governo approvando in via definitiva il ddl n. 1874, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 34, in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, politiche sociali connesse all’emergenza da COVID-19

Qui trovi anche i dossier di documentazione:

Nota di lettura Decreto Rilancio – Vol. I

Nota di lettura Decreto Rilancio – Vol. II

 

WHO: Coronavirus disease 2019 (COVID-19) Situation Report”

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica periodicamente il “ Coronavirus disease 2019 (COVID-19) Situation Report”, un documento che riporta i dati aggiornati sulla diffusione del nuovo Coronavirus nel mondo, fornendo indicazioni e raccomandazioni alla collettività. L’allegato è l’aggiornamento del 12 luglio 2020.

 

Fonte: World Health Organization

Istat: il finanziamento delle imprese nell’emergenza sanitaria

Istat: il finanziamento delle imprese nell’emergenza sanitaria

Nel mese di maggio l’Istat ha effettuato un’indagine sulla situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria, rivolta alle unità con almeno 3 addetti che, nel complesso, rappresentano quasi il 90% del valore aggiunto e circa tre quarti dell’occupazione complessiva.

L’integrazione di tali informazioni con quelle contenute nell’indagine multi scopo nell’ambito del Censimento permanente delle imprese (2019) consente di approfondire gli aspetti strategico-operativi posti in essere in conseguenza dell’emergenza da Covid-19.

   In questa breve nota vengono esposti i punti principali dell’impatto del Covid-19 sulle strategie di finanziamento delle imprese.

L’impatto delle misure di contenimento dell’epidemia, unite al calo della domanda nazionale ed estera, ha avuto severi effetti sul sistema produttivo : tra tutti, la crisi di liquidità indotta dal calo del fatturato, che ha colpito oltre la metà delle imprese (soprattutto quelle coinvolte nel lockdown e di dimensione minore), ha indotto strategie di finanziamento in parte diverse rispetto a quelle messe in atto prima dello scoppio della pandemia.

 

 

Banca d’Italia: Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita

Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita – luglio 2020

 

Pubblichiamo   l’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita condotta tra il 25 maggio e il 17 giugno 2020 presso le imprese italiane con almeno 50 addetti della Banca d’Italia.

Secondo l’indagine i giudizi sulla situazione economica generale nel secondo trimestre del 2020  sono  peggiorati rispetto alla precedente indagine condotta in marzo. 

Le imprese riportano un’ampia flessione della domanda corrente. Le attese a breve termine sulle vendite sono invece meno pessimistiche, così come quelle sulle proprie condizioni operative. La maggioranza delle imprese indica che il proprio fatturato ha subito una riduzione a causa della pandemia e prefigura che la propria attività torni ai livelli prevalenti prima della crisi sanitaria in poco meno di un anno; solo il 3 per cento delle aziende ritiene di non poter più tornare a livelli di fatturato pari a quelli precedenti la diffusione del Covid-19.

I giudizi delle imprese sulle condizioni di accesso al credito sono lievemente peggiorati rispetto al trimestre precedente. Circa metà delle imprese ha avanzato richiesta di liquidità nel quadro delle misure di supporto introdotte dai recenti decreti governativi, riuscendo ad accedervi in forma totale o parziale nel 70 per cento dei casi. Le condizioni per investire sono valutate in  peggioramento.

I piani di spesa prefigurano una riduzione degli investimenti nel complesso del 2020, riconducibile soprattutto alla caduta già registrata nella prima metà dell’anno. Le attese sull’occupazione restano sfavorevoli nel settore dell’industria in senso stretto e nei servizi, mentre sono tornate positive nell’edilizia.

Le attese sull’inflazione al consumo sono lievemente diminuite su tutti gli orizzonti temporali.

I prezzi di vendita praticati dalle imprese hanno ulteriormente rallentato rispetto al trimestre precedente e le attese per i prossimi 12 mesi ne prefigurano incrementi molto modesti.

 

Fonte: Banca d’Italia