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Terni, più sicurezza per i beni comuni. 

Da fine agosto a Terni è iniziato un servizio che merita di essere sottolineato e apprezzato: la vigilanza privata sui beni comunali. Non si tratta di un dettaglio secondario, ma di una scelta che mostra attenzione e responsabilità verso il patrimonio di tutti e verso la sicurezza dei cittadini.

Sapere che luoghi come gli immobili pubblici, le scuole, i parchi saranno sorvegliati, sia di giorno che di notte, significa proteggerli da vandalismi, abbandono o usi impropri, e al tempo stesso offrire alle persone che li frequentano un senso di tranquillità in più.

Troppo spesso si spende per riparare danni o ripristinare situazioni che potevano essere evitate con un po’ di attenzione in più. Un servizio di vigilanza ben organizzato permette proprio questo: intervenire prima che i problemi si trasformino in emergenze, prevenire, e quindi, in sostanza, alla lunga, risparmiare risorse pubbliche.

L’approccio sperimentale permette poi di testare l’efficacia del servizio, raccogliere dati e impressioni, e correggere il tiro se necessario. È il modo giusto per introdurre una novità che tocca da vicino la vita cittadina.

Naturalmente, perché l’iniziativa funzioni al meglio, serviranno trasparenza, chiarezza sugli obiettivi e professionalità da parte del personale incaricato. Ma la direzione intrapresa è quella giusta.

Da sempre la vigilanza lavora per i Comuni per la tutela dei beni comunali, ma qui la novità è portata dall’organicità del progetto, che ne struttura e coordina le attività in maniera sistematica e continua, andando oltre interventi isolati e sporadici.

Fonte: Comune di Terni

Aumenti del costo del lavoro e revisione prezzi: cosa dice il nuovo Parere ANAC 347/2025

L’ANAC, con il parere di precontenzioso n. 347 del 9 settembre 2025, ha chiarito i limiti alla revisione prezzi nei contratti pubblici. Se l’aumento dei costi della manodopera è prevedibile al momento dell’offerta (es. rinnovo dei CCNL o aggiornamento delle tabelle ministeriali già deliberati prima della gara), non può essere riconosciuta la revisione prezzi, poiché non si tratta di circostanza sopravvenuta e imprevedibile.

Il caso riguardava un appalto triennale per la raccolta differenziata e integrata dei rifiuti urbani (aggiudicato nel settembre 2024). L’appaltatore, nell’estate 2025, aveva chiesto un adeguamento dei corrispettivi al Comune. L’ANAC ha respinto la richiesta, ribadendo che la revisione può applicarsi solo in caso di eventi imprevedibili e successivi alla gara.

Scarica il documento

Fonte: ANAC

Alert negli ospedali di Verona: passo avanti, non soluzione.

In questi giorni si parla molto del nuovo sistema di alert che verrà installato negli ospedali di Verona. Si tratta di un dispositivo wireless che medici e infermieri potranno indossare per segnalare subito un’aggressione o una situazione di pericolo. È sicuramente un passo avanti, perché la tecnologia può aiutare a reagire più in fretta, ma come ha sottolineato Flavio Tosi, non basta.

Il punto è semplice: il personale sanitario deve curare, non fare il lavoro della sicurezza. Quando un medico o un’infermiera subiscono un’aggressione, non è sufficiente che possano premere un pulsante per chiamare aiuto. In quei minuti, spesso decisivi, restano comunque soli. Lo ha detto bene Tosi: non possiamo scaricare sulle vittime la responsabilità di difendersi.

Con una spesa relativamente contenuta si otterrebbe un grande risultato: personale più sicuro, cittadini meglio tutelati, e probabilmente anche un clima più sereno nei reparti.

In definitiva, il sistema alert è utile e va mantenuto, ma da solo non basta. La vera sicurezza arriva quando accanto al medico o all’infermiera c’è qualcuno che può difenderli davvero.

Fonte: Verona Sera

Aggressione a Brescia: ASSIV, la sicurezza privata presidio indispensabile

ASSIV esprime la massima solidarietà all’addetto alla sicurezza brutalmente aggredito a Brescia, mentre svolgeva il proprio servizio all’interno di un supermercato cittadino.

L’episodio non rappresenta purtroppo un caso isolato: testimonia le difficoltà e i rischi che quotidianamente affrontano gli operatori della sicurezza privata nello svolgere una funzione fondamentale per la collettività.

Gli addetti alla vigilanza privata, infatti, svolgono un ruolo essenziale di prevenzione e presidio del territorio, integrando l’attività delle Forze dell’Ordine e garantendo sicurezza a cittadini, lavoratori e imprese. Nei luoghi della quotidianità – supermercati, centri commerciali, stazioni, ospedali – la loro presenza è spesso il primo argine contro episodi di violenza, microcriminalità e disordine.

Per questo ASSIV richiama con forza l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di riconoscere pienamente la centralità della sicurezza privata, quale presidio indispensabile per la tutela dei cittadini e delle comunità, in un’ottica di reale integrazione “pubblico-privato”.

Fonte: Rainews – Aggressione a un vigilante a Brescia