Home Blog Pagina 9

INL: Patente a crediti. Riconoscimento di crediti aggiuntivi

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha emanato la  nota n. 288/2025, con la quale fornisce indicazioni sulle modalità di riconoscimento dei crediti aggiuntivi alle imprese e/o lavoratori autonomi, ai sensi dell’art. 5, comma 7, del Decreto del Ministro del Lavoro n. 132 del 18 settembre 2024. 

Il citato decreto ha previsto la possibilità di incrementare il punteggio iniziale della patente a crediti (30 crediti) fino alla soglia massima di 100, stabilendo i requisiti e il relativo punteggio nella tabella allegata. 

L’ Ispettorato ha quindi fornito criteri per l’attribuzione del maggior punteggio secondo  :

  1. anzianità iscrizione CCIAA;
  2. possesso certificazione di un SGSL conforme alla UNI EN ISO 45001 certificato da organismi di certificazione accreditati da ACCREDIA o da altro ente di accreditamento aderente agli accordi di mutuo riconoscimento IAF MLA;
  3. asseverazione del Modello di organizzazione e gestione della salute e sicurezza conforme all’articolo 30 del D.Lgs. n. 81/2008, certificato da un organismo paritetico iscritto al repertorio nazionale di cui all’articolo 51 del medesimo decreto legislativo e che svolgono attività di asseverazione secondo la norma UNI 11751-1 “Adozione ed efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro (MOG-SSL) – Parte 1: Modalità di asseverazione nel settore delle costruzioni edili o di ingegneria civile”;
  4. possesso della certificazione SOA di classifica I;
  5. possesso della certificazione SOA di classifica II;
  6. consulenza e monitoraggio effettuati da parte degli organismi paritetici iscritti al repertorio nazionale di cui all’articolo 51 del D.Lgs. n. 81/2008, con esito positivo. 

Fornite anche indicazioni in merito alle modalità di attestazione e di delega d’ufficio per i soggetti non italiani privi di identità digitale e per i professionisti che operano nei cantieri e che non siano già in possesso della patente. 

Fonte : INL – Lavorosi.it

Anac – Welfare aziendale assegnato ai dipendenti: non si può effettuare senza accedere a un Codice gara

Welfare written on a speechbubble

Precisazioni di Anac a richiesta di parere di un’Autorità portuale

L’affidamento del servizio di welfare aziendale quale quota di fringe benefit erogata al dipendente non può essere effettuato senza accedere a un codice identificativo di gara (Cig).

E’ quanto ha precisato Anac con Atto a firma del Presidente del 28 maggio 2025, rispondendo a richiesta di parere di un’Autorità portuale.

L’Autorità portuale intende fornire ai dipendenti un quantum annuale sotto forma di fringe benefit per l’utilizzo della Piattaforma informatica web (Portale web). Il corrispettivo per il servizio è rappresentato da:

  • il canone annuale per l’utilizzo della piattaforma WEB oltre IVA;
  • una percentuale fissa calcolata sul quantum erogato a ciascun dipendente, oltre IVA. 

Secondo l’Autorità portuale, il valore economico erogato sotto forma di fringe benefit a ciascun dipendente, non sarebbe da computare all’interno del valore economico dell’affidamento. Quindi, l’operatore economico che fornisce il servizio dovrebbe emettere una doppia fattura: una avente a oggetto l’importo dovuto per il servizio e il canone annuale spettante per l’utilizzo della piattaforma, con indicazione del CIG; l’altra avente a oggetto la quota economica che verrà caricata in piattaforma ed erogata ai dipendenti sotto forma di fringe benefit, senza CIG.

Secondo l’Autorità portuale questo sarebbe giustificato dal fatto che si tratta di welfare aziendale, cioè nell’attribuzione da parte del datore di lavoro ai dipendenti di un insieme di prestazioni, opere e servizi, in natura o sotto forma di rimborso spese, in quanto finalizzate a migliorare la loro vita privata e lavorativa. La particolarità di tali opere, servizi ed erogazioni consiste nel fatto che, in deroga al principio di omnicomprensività della retribuzione, tali attribuzioni non concorrono alla determinazione del reddito di lavoro dipendente.

L’oggetto della prestazione demandata all’appaltatore (e, dunque, la spesa dell’Ente da computare nell’importo dell’appalto quale corrispettivo del servizio reso) sembrerebbe riguardare l’importo nel suo complesso ivi incluse le attività connesse alla creazione/manutenzione della piattaforma online e alla gestione tecnico-amministrativa del credito welfare, comprese le somme ascrivibili a “crediti welfare” del personale. Tali somme complessive, infatti, dovrebbero confluire nell’importo totale pagabile all’appaltatore, quale corrispettivo per l’attività svolta.

Secondo Anac si tratta di un contratto assimilabile ai contratti sui servizi espletati dalle agenzie di viaggio e a quelli per la erogazione dei buoni pasto. Ne consegue – afferma Anac – che l’Autorità portuale dovrà comunque procedere con l’acquisizione del relativo CIG secondo le modalità previste per la procedura di affidamento individuata.

Atto a firma del Presidente del 28 maggio 2025 – fasc.1305.2025

Fonte: ANAC

Quando viale Ceccarini diventa un ring: serve la vigilanza privata

Negli ultimi mesi, Riccione è stata teatro di episodi di movida violenta: maxi risse in viale Ceccarini, con otto persone coinvolte e l’uso di caschi come armi, e feroci scontri tra gruppi di giovani, anche minorenni, in viale Dante. Questi fatti, che non sono più casi isolati, segnalano un’escalation che preoccupa residenti, turisti e operatori economici.

E’ arrivato quindi il momento di agire per evitare un ulteriore aggravio della situazione, anche in vista delle vacanze agostane. Ma quale può essere una soluzione che tenga insieme efficienza ed efficacia, a fronte di risorse limitate? Senza dubbio un un approccio integrato tra istituzioni e sicurezza privata: le guardie particolari giurate possono coadiuvare le pattuglie della Polizia e dei Carabinieri, intervenendo prontamente quando emergono comportamenti sospetti o pericolosi; operatori addestrati, in uniforme, presenti all’ingresso dei locali, nelle vie pedonali e dietro i dehors, sarebbero in grado di monitorare flussi, filtrare accessi e segnalare tempestivamente eventuali rischi; ancora, grazie a protocolli condivisi, controllo congiunto, comunicazione rapida e coordinamento h24 tra pubblico e privato, si potrebbe creare un sistema proattivo capace di prevenire e gestire situazioni di tensione. 

I vantaggi sarebbero immediati e tangibili, a partire da una maggiore deterranza e da un controllo mirato che possa dare tranquillità alla comunità locale e ai turisti.

L’obiettivo è chiaro: una movida divertente e sicura, senza rinunciare alla libertà di vivere la città o all’ospitalità turistica. Rafforzare il presidio significa restituire serenità a chi chiude bottega e a chi cerca un’estate in tranquillità.

Riccione è pronta per un salto di qualità: non basta più la sola presenza delle forze pubbliche, servono responsabilità condivise, presidi misti e un coordinamento strategico. GPG e vigilanza privata non sono sostituti, ma potenziali alleati di un sistema di sicurezza moderno, efficace e credibile.

Fonte: Il Resto del Carlino, “Movida violenta a Riccione: rissa sotto gli occhi dei passanti”.
https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/movida-violenta-riccione-rissa-passanti-dnmnrpvd

Stazioni appaltanti, nuovo modulo e indicazioni operative per la qualificazione con riserva

Disponibili anche FAQ aggiornate e un documento esplicativo del file excel di ‘download gare’

Nel contesto del nuovo sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza per le fasi di progettazione e affidamento in vigore dal 1° luglio 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, in seguito ai materiali e chiarimenti già pubblicati, mette a diposizione degli enti alcuni nuovi documenti e strumenti operativi, in coerenza con le modifiche introdotte dal d.lgs. 209/2024 cosiddetto Correttivo al Codice dei contratti pubblici.

In particolare, sulla pagina web relativa al servizio di qualificazione, disponibile nella sezione dedicata alle pubbliche amministrazioni nel portale Anac, vengono messi a disposizione il nuovo modulo di domanda e un documento con indicazioni operative per la qualificazione con riserva, che ha carattere eccezionale e può essere concessa, previa valutazione istruttoria, per consentire alle amministrazioni di acquisire la capacità tecnica e organizzativa necessaria a operare in conformità con le disposizioni normative vigenti, in alcuni casi come, ad esempio: costituzione di nuovi enti; fusioni o aggregazioni tra enti già esistenti, riorganizzazioni significative; circostanze oggettive ed eccezionali che non hanno permesso il raggiungimento del punteggio minimo.

La domanda di qualificazione con riserva deve essere presentata esclusivamente compilando l’apposito modulo reso disponibile, per poi trasmetterlo via Pec (Posta elettronica certificata) all’indirizzo [email protected]. La domanda deve contenere la documentazione necessaria come allegato con, tra l’altro, la specifica relazione sulla motivazione in merito alle ragioni della richiesta. È però necessario aver proceduto preliminarmente all’invio dell’istanza nel sistema di qualificazione, compilando tutti i campi previsti per la domanda e selezionando in particolare la dichiarazione relativa alla volontà di presentare istanza con riserva: gli elementi identificativi della domanda di qualificazione registrata dovranno infatti essere riportati in fase di compilazione del modulo. 

È stato anche predisposto un documento di guida esplicativo a supporto della lettura del file di download delle gare utilizzate per il calcolo del punteggio di qualificazione: nel documento sono illustrate in modo dettagliato le informazioni presenti nel file excel disponibile per il Rasa (Responsabile per l’Anagrafe Unica) in fase di elaborazione della domanda di qualificazione. 

Sul sito Anac sono inoltre presenti FAQ aggiornate per l’istanza di qualificazione, con domande frequenti e relative risposte.

Fonte: ANAC