Presentata al Parlamento la Relazione annuale Intelligence 2025

La Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza evidenzia le principali direttrici di intervento lungo le quali, nel corso del 2024, gli Organismi Informativi hanno operato a tutela degli interessi nazionali, in aderenza ai principi costituzionali e agli obiettivi indicati dal Governo, e sotto il controllo del Parlamento. Come di consueto, riflette la diversificata gamma di minacce alla sicurezza nazionale che sono state alla prioritaria attenzione dell’Intelligence.

Pur con alcuni elementi innovativi, a partire dal potenziamento delle possibilità di lettura della versione digitale, l’impianto complessivo della Relazione si pone in continuità rispetto all’edizione precedente, prediligendo un’analisi di taglio strategico. Ciò, da un lato, appare conforme all’esigenza di illustrare, entro il perimetro di quanto può essere reso pubblico, la politica dell’informazione per la sicurezza; dall’altro, permette di rappresentare in un’unica narrazione l’accentuata complessità dello scenario internazionale e la tutela degli interessi nazionali che su di esso si innestano.

L’obiettivo è condividere con il Parlamento – e attraverso di esso con la comunità nazionale – i risultati dell’azione intelligence e, al contempo, restituire un’immagine quanto più fedele possibile di un quadro securitario in costante deterioramento. Al moltiplicarsi degli scenari di crisi si associa, infatti, una loro sempre più profonda interconnessione. Ne derivano fenomeni di minaccia multiformi, sfide securitarie che attraversano domini e travalicano le tradizionali distinzioni operative.

A elevare il grado di incertezza concorre la progressiva erosione dell’ordine internazionale in vigore dal secondo dopoguerra. Proposte di riforma e ipotesi di parziale riassestamento si alternano a più assertivi tentativi, corredati da attacchi sempre più forti alle fondamenta delle democrazie liberali, sia di revisione di quell’ordine, sia di indebolimento della governance globale.

Al riguardo, l’anno di Presidenza italiana ha corroborato il ruolo insostituibile del G7, che, in quanto unito da valori e principi comuni, assicura, nello scenario mondiale, un apporto fondamentale alla difesa della libertà, della democrazia e dei diritti umani. Il G7 ha dunque esteso il novero dei dossier in agenda, grazie a un ampio outreach e all’inclusione di temi innovativi come l’intelligenza artificiale: ciò, anche in virtù del sistematico contributo informativo che l’Intelligence ha garantito alla Presidenza in relazione ai temi più rilevanti in chiave di sicurezza nazionale.

Chiamando alle urne oltre metà della popolazione mondiale, il 2024 ha confermato alcuni assetti di potere e ne ha rinnovati altri, ampliando l’orizzonte dei possibili scenari di sviluppo del (dis)equilibro internazionale. L’analisi del voto globale ha inoltre evidenziato la crescente rilevanza delle questioni socio-economiche nelle scelte degli elettori più giovani, possibile segnale dello spostamento delle nuove generazioni verso un’immagine dei rapporti internazionali più competitiva che cooperativa.

Sui variegati fattori di instabilità incide la velocità della trasformazione del mondo. In un intreccio costante tra ambiente digitale e ambiente analogico, l’innovazione tecnologica ha impresso un’accelerazione significativa al cambiamento delle relazioni umane, dei rapporti sociali e delle abitudini di vita. Insieme alle indiscutibili opportunità di sviluppo emergono, da una prospettiva intelligence, spazi virtuali di possibile isolamento e radicalizzazione, nuovi interessi da tutelare, vulnerabilità che ampliano la superficie di attacco agli occhi di attori ostili.

Tali evoluzioni portano a ricomprendere fra le dimensioni essenziali dell’interesse nazionale la tutela, anche nello snodo nevralgico rappresentato dalle eccellenze universitarie, della nostra capacità di innovazione e del nostro patrimonio scientifico e tecnologico più pregiato. Le evidenze intelligence rilevano infatti strategie assai sofisticate messe in campo da attori ostili determinati ad appropriarsi delle nostre conoscenze più avanzate, allo scopo di rafforzare la loro potenza geopolitica. Coerente risposta a tale fenomeno è stato il varo di un piano d’azione nazionale volto, nel pieno rispetto del principio costituzionale della libertà della ricerca scientifica, a tutelare l’Università e la Ricerca dalle ingerenze straniere.  A livello globale affiorano, inoltre, reazioni alla velocità del cambiamento che si instradano lungo sentieri diversi da quelli tracciati nell’epoca in cui la globalizzazione aveva trovato il suo apogeo. È un amalgama di rischi e opportunità a cui si somma il potenziale sovraccarico informativo prodotto dall’enorme quantità di informazioni reperibili online e dalla velocità della loro diffusione, fattori che richiedono all’Intelligence un continuo adattamento di processi e strumenti al fine di valorizzare le informazioni rilevanti per la sicurezza nazionale.

Tutto ciò si riflette nelle due sezioni che compongono la Relazione. La prima è dedicata allo scenario internazionale e avvia dalla crescente instabilità alle porte dell’Europa: il conflitto russo-ucraino, la guerra in Medio Oriente e la minaccia jihadista che da essa ha tratto opportunità di rilancio. Allarga dunque lo sguardo all’incertezza che avvolge altri quadranti all’attenzione intelligence (Balcani e Africa) o che deriva da ulteriori fattori di rischio (la minaccia ibrida alle democrazie liberali), e poi alla competizione che accomuna l’emergente protagonismo di un “Global South” sempre più variegato, le tensioni nell’Indo-Pacifico, i mercati globali delle materie prime e, in tale contesto, la tutela degli assetti strategici nazionali.

La seconda sezione si sviluppa sulle sfide globali che, superando ampiamente l’orizzonte annuale di questo documento, attraversano e connettono gli scenari di crisi. È anche attraverso la comprensione di temi quali i trend demografici e migratori, l’innovazione tecnologica, le sfide poste dal cambiamento climatico e dagli squilibri socio-economici che l’Intelligence affina la capacità di discernere le evoluzioni della realtà internazionale e offrire scenari che migliorino il posizionamento dell’Italia sullo scacchiere globale. A queste tematiche è associato uno degli elementi innovativi della Relazione: la dashboard infografica a introduzione del documento, un pannello di controllo acceso sulle sfide globali che, anno dopo anno, ne possa seguire l’andamento attraverso l’aggiornamento costante di alcuni indicatori utili a instradare la ricerca informativa e indirizzare l’analisi strategica.  Lungo entrambi i capitoli si inseriscono inoltre le molteplici sfaccettature della sicurezza nazionale e gli approfondimenti sui tradizionali ambiti di minaccia su cui si è concentrata l’attività info-operativa. Allo stesso modo, in linea con le precedenti edizioni, a dipanarsi nel testo è una serie di analisi infografiche che hanno l’obiettivo di restituire la complessità dei temi osservati, ora aggiungendo dettaglio alla parte testuale, come nella scomposizione dei molteplici scenari di insicurezza del continente africano, ora aprendo una finestra su ulteriori dossier, ad esempio approfondendo la nuova corsa allo spazio.

Ulteriore elemento di novità è rappresentato, infine, dall’inserto dedicato all’intelligenza artificiale che, da una prospettiva intelligence, inevitabilmente indirizzata verso le possibili minacce al corretto funzionamento della vita democratica, affronta i diversi profili in cui l’IA mostra il suo potenziale dirompente, dalla trasformazione del mondo del lavoro alle applicazioni militari. La scelta di un approfondimento separato (ma annesso) alla Relazione testimonia non solo l’attenzione alla corsa in atto a livello globale per la supremazia in tale campo, ma anche la consapevolezza delle possibilità che l’IA può offrire in termini di velocità e dettaglio all’attività di informazione per la sicurezza. È anche la conferma della volontà della Comunità Intelligence di arricchire con peculiari chiavi di lettura il dibattito pubblico sugli scenari attraverso cui si schiude il cambiamento del mondo.

Le pagine che seguono mirano in definitiva a testimoniare l’impegno degli Organismi Informativi ad assolvere alla propria missione di tutela degli interessi nazionali, nell’esclusivo interesse della Nazione e delle sue istituzioni democratiche.

Allegati

RELAZIONE_ANNUALE_2025

INSERTO_2025

Qui trovi il video della presentazione:

Fonte: sicurezzanazionale.gov.it

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