Pubblicato il rapporto dell’Autorità nazionale anticorruzione sul mercato degli appalti relativo al primo quadrimestre 2020

Il mercato dei contratti pubblici subisce, a causa del Covid-19, la prima flessione dopo 3 anni di
incremento: il valore economico delle gare cala più del loro numero, ma aumentano i contratti per le
forniture, e le procedure avviate prima e durante l’emergenza non subiscono uno stop.
Questi in sintesi i dati principali che emergono dal rapporto quadrimestrale dell’Autorità nazionale
anticorruzione relativo alle procedure di affidamento perfezionate di importo pari o superiore a 40.000
euro nel periodo gennaio aprile 2020, in piena emergenza pandemica.

“A fronte di un comprensibile calo delle gare – ha commentato il Presidente dell’Anac, Giuseppe Busia –
appare confortante osservare che il coronavirus non ha fermato quelle avviate, mentre il tasso di gare
annullate è in linea con gli anni precedenti. L’Autorità – conclude Busia – continua e rafforza l’opera di
sostegno alle pubbliche amministrazioni impegnate a far fronte all’emergenza sanitaria, soprattutto per
l’utilizzo delle procedure più semplici e veloci”.
Nel periodo di riferimento, si registrano 48.792 lotti di gara avviati, per un importo complessivo a base
d’asta pari a 46,2 miliardi di euro, in calo rispettivamente del -3,9% e del -17,5% rispetto all’analogo
periodo del 2019. Se si eccettua il 3° quadrimestre 2018 in cui ci fu un calo nel valore delle gare, è la
prima volta dal 2017 che si verifica una diminuzione tendenziale nelle gare pubbliche.
Se guardiamo alla tipologia di contratto (lavori, servizi, forniture), vi è stato un calo generalizzato sia nel
numero di procedure che nel valore, ad eccezione del numero di forniture che è cresciuto del 25,7%, come
probabile conseguenza della corsa all’acquisto di farmaci, mascherine, DPI, strumentazioni ospedaliere
etc. nel pieno dell’emergenza Covid-19.


Per quanto riguarda la scelta del contraente, si conferma una prevalenza delle procedure “derogatorie”:
2 gare su 3 sono aggiudicate tramite affidamento diretto o procedura negoziata senza previa
pubblicazione del bando, per un valore complessivo pari a circa un terzo dell’intero mercato.
Infine, è stato approfondita la situazione di quelle procedure che, a fine aprile, non risultavano
“perfezionate”, per le quali cioè non era stato ancora pubblicato il bando, o inviata la lettera d’invito o
emessa la determina a contrarre: l’obiettivo era capire se queste procedure, avviate poco prima o durante
il lockdown, avessero dato luogo a gare vere e proprie o fossero state annullate a causa dell’emergenza.
La percentuale di mancato perfezionamento si è rivelata in linea (circa 10%) con quella storica, segno che
le Amministrazioni hanno continuato ad operare pur nelle enormi difficoltà del periodo.

Roma, 22 ottobre 2020

Fonte: ANAC