Pubblicato il Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria 2023

Frutto della collaborazione tra Direzione centrale Polizia criminale e Abi, esamina il fenomeno in diversi ambiti economici per strategie di contrasto sempre più mirate

Cresce la sicurezza nelle sedi bancarie italiane e negli altri comparti economici più esposti al rischio di reati predatori, come dimostra il calo delle rapine registrato nel biennio 2021-2022 in questi settori, e in particolare in quello bancario (-46%), rispetto al precedente biennio 2019-2020, a fronte di un aumento del 7,8% del totale delle rapine commesse in Italia nello stesso biennio 2021-2022.

I dati sono contenuti nel Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria 2023 realizzato da esperti del centro di ricerca sulla sicurezza anticrimine (Ossif)  dell’Associazione bancaria italiana (Abi) e del Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale (Dcpc) in collaborazione con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio–Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma, Poste Italiane, Unem e Italiana Petroli.

Il documento, consultabile online, è stato presentato venerdì scorso a Roma nella sede Abi durante il convegno Stati generali della sicurezza. Illustra i dati relativi a furti e rapine commessi ai danni di banche, uffici postali, tabaccherie, farmacie, distributori di carburanti ed esercizi commerciali, e comprende un contributo di analisi realizzato dal Servizio analisi criminale.

Obiettivo della pubblicazione è non solo mettere a disposizione dati oggettivi sul fenomeno della criminalità cosiddetta predatoria nei comparti considerati ma anche, grazie all’attività di analisi su cui si basa, offrire elementi per affinare le strategie di prevenzione e contrasto da parte delle autorità di pubblica sicurezza, degli istituti di credito e degli altri soggetti economici interessati.

Prosegue così la collaborazione tra Direzione centrale della Polizia criminale e Abi – avviata con il protocollo d’intesa del giugno 2006 rinnovato il 5 dicembre scorso – per un monitoraggio approfondito e sempre aggiornato delle minacce criminali tradizionali ed emergenti.

Una collaborazione che «rappresenta un’eccellenza a livello europeo e ci consente di disporre tempestivamente di dati ed elementi di valutazione dei rischi estremamente utili per l‘attività di analisi strategica interforze messa in campo dal Servizio analisi criminale», ha sottolineato il vicedirettore generale della Pubblica Sicurezza-direttore centrale della Polizia criminale Raffaele Grassi, osservando che questa sinergia «ha consentito di sviluppare nel tempo nuove ed efficaci forme di prevenzione e contrasto al crimine».

«La sicurezza di cittadini e dipendenti è una priorità. L’impegno del mondo bancario trova conferma anche nel significativo calo dei reati registrato negli ultimi anni”, ha commentato il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini, sottolineando l’importanza di «tenere sempre alta l’attenzione e rafforzare ulteriormente la collaborazione con Istituzioni e Forze dell’ordine, per affrontare in modo efficace le sfide impegnative che il mondo globalizzato ci impone».

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Fonte: Ministero dell’Interno