Rinnovato il Patto per Modena sicura

Il Ministro Lamorgese ha presenziato alla firma dell’atto. Potenziamento degli organici, videosorveglianza e sicurezza urbana le leve strategiche.

Il 7 Settembre 2022 è stato rinnovato il “Patto per Modena sicura” alla presenza del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, videocollegata dal Viminale.

Grazie al rinnovo dell’intesa, che risale al 2019, prosegue la fruttuosa azione di governo del territorio basata sulla leale collaborazione tra Stato ed enti locali, ha osservato la titolare del Viminale.

Una collaborazione, ha proseguito il ministro Lamorgese, orientata a coniugare inclusione, integrazione e legalità in un territorio nel quale, sebbene i tassi di criminalità siano in linea con la media nazionale, è opportuno intervenire sui fenomeni che incidono sulla percezione della sicurezza.

In quest’ottica, già in forza del patto siglato nel 2019 sono stati realizzati numerosi interventi, ha ricordato il ministro. Tra questi le progettualità per la sicurezza urbana finanziate dal ministero dell’Interno complessivamente per oltre 150mila euro nel biennio 2019/2020 a valere sul Fondo sicurezza urbana e sul Fondo unico giustizia, e gli oltre 500mila euro destinati dal ministero a Modena (260 mila euro nel 2019 e 280 mila euro nel 2020) a valere sul fondo destinato all’implementazione di impianti di videosorveglianza.  

Il rinnovo triennale dell’intesa siglato oggi dal Prefetto Alessandra Camporota e dal sindaco di Modena Gian carlo Muzzarelli si pone in linea con questo contesto, confermando l’impegno della prefettura e del comune per lo sviluppo di politiche integrate di sicurezza urbana. L’intesa prevede infatti, tra i suoi punti:

– il rafforzamento della collaborazione tra le Forze di polizia e la Polizia locale per un più incisivo controllo coordinato del territorio
– iniziative di analisi e prevenzione per il contrasto alla criminalità organizzata, promuovendo la valorizzazione dei beni confiscati
– azioni per l’inclusione sociale a supporto dell’azione di prevenzione e contrasto a devianza giovanile, bullismo e cyberbullismo, violenza di genere
– il consolidamento delle attività di ascolto e confronto con le rappresentanze sociali, economiche e culturali della città, e la rete del “controllo del vicinato”.

Una cabina di regia costituita in prefettura monitorerà l’attuazione dell’intesa.

Fonte: Ministero dell’Interno