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Mantova, ‘occhi elettronici’ per la città

Mantova, ‘occhi elettronici’ per la città

La prefettura approva il progetto di videosorveglianza del capoluogo e di altri 12 comuni

Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Mantova Gerlando Iorio, nella riunione del 24 febbraio scorso, ha espresso parere favorevole ai progetti, per l’installazione e l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza, presentati dalla citta di Mantova e da altri 12 comuni della provincia.

Scopo del ricorso a tali dispositivi tecnologici è quello di prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa e predatoria. 

I progetti, presentati dai comuni di Mantova, Canneto sull’Oglio, Castelbelforte, Castellucchio, Goito, Magnacavallo, Moglia, Pomponesco, Quingentole, Rivarolo Mantovano, Roverbella, Sabbioneta e Villimpenta – e che rientrano nell’ambito dei patti per la sicurezza urbana – saranno inoltrati al ministero dell’Interno per essere esaminati ai fini dell’ammissione al finanziamento.

All’incontro erano presenti anche i vertici delle Forze dell’Ordine, il vicepresidente della provincia Massimiliano Gazzani, l’assessore del comune di Mantova Iacopo Rebecchi e i comandanti della Polizia locale della provincia e del capoluogo, Cristiano Colli e Paolo Perantoni.

Fonte: Ministero dell’Interno

Messina, i comuni della provincia investono in sicurezza e tecnologia

Messina, i comuni della provincia investono in sicurezza e tecnologia

Approvati dalla prefettura 51 progetti per sistemi di videosorveglianza

Si è svolta venerdì 24 febbraio, in prefettura a Messina, la riunione tecnica di coordinamento interforze, presieduta dal prefetto Cosima di Stani, nel corso della quale sono stati approvati 51 progetti per la realizzazione di impianti di videosorveglianza, presentati da comuni dell’area metropolitana per l’ammissione ai finanziamenti del Ministero dell’Interno.

Nel corso della seduta si è proceduto a verificare la conformità dei progetti alle caratteristiche prescritte dalle direttive impartite dal Ministero dell’Interno ed è stata valutata la sussistenza dei seguenti requisiti di ammissibilità:

  • la presenza, come obiettivo prioritario, dell’installazione di sistemi di videosorveglianza in determinate zone del territorio comunale o infra-comunale;
  • che l’amministrazione locale proponente non ha beneficiato del finanziamento nelle tre procedure precedenti a quella prevista dal D.M. 21 ottobre 2022;
  • il possesso dei requisiti necessari ad assicurare la corretta manutenzione degli impianti e delle apparecchiature tecniche dei sistemi di videosorveglianza da realizzare, per almeno cinque anni dalla data di ultimazione degli interventi.

I progetti approvati – si legge nella nota del Palazzo del Governo – verranno inviati, a cura della prefettura stessa, ai competenti Uffici del Ministero dell’Interno per la successiva ulteriore valutazione di competenza per l’accesso al finanziamento.

Fonte: Ministero dell’Interno

Fondo nuove competenze: altri 180 milioni di euro in dotazione e adesioni fino al 27 marzo 2023

Le variazioni contenute nel decreto del Commissario straordinario di Anpal dello scorso 24 febbraio

Incremento della dotazione finanziaria di 180 milioni di euro e scadenza dei termini prorogata al prossimo 27 marzo, sia per la stipula degli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro sia per la presentazione delle domande. Questi i principali contenuti del decreto n. 31 del 24 febbraio 2023 del Commissario straordinario di Anpal che interviene sull’Avviso, approvato con decreto n. 320 del 10 novembre 2022, finalizzato “alla realizzazione degli interventi afferenti al Fondo nuove competenze, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 22 settembre 2022”.

Il decreto Anpal esce in concomitanza con l’approvazione parlamentare della legge di conversione del decreto Milleproroghe, che ha esteso al 2023 la possibilità per il Fondo nuove competenze di finanziare accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro per realizzare percorsi formativi. In tal modo si apre una prima finestra per il finanziamento di tali intese, nell’ambito dell’avviso pubblico ancora aperto. 
La somma di 180 milioni di euro proviene dai residui della precedente edizione del Fondo, dovuti a rinunce, minori rendicontazioni oppure da tagli in sede istruttoria.

La riapertura dei termini di presentazione delle domande da parte dei datori di lavoro permette l’invio di nuove domande fino al 27 marzo 2023. Il nuovo termine è stato fissato considerando le tempistiche legate all’ammissibilità delle spese (a valere sulla programma-zione 2014-20 del Fondo sociale europeo) e ai tempi di realizzazione dei progetti.

L’intera somma iniziale di un miliardo di euro, a disposizione di questa edizione del Fnc, è stata appena esaurita in sede di prenotazione con le domande finora presentate, ferme comunque restando le risultanze della fase istruttoria ancora in corso.

Leggi il decreto n. 31 del 24 febbraio 2023

Fonte: ANPAL

Consiglio dei ministri, al via il Codice degli Incentivi

Consiglio dei ministri, al via il Codice degli Incentivi

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nascita di un nuovo “codice degli incentivi” al fine di bloccare l’estrema frammentazione delle attuali politiche di incentivazione e raggiungere la piena efficienza degli interventi per le imprese.  

“Il provvedimento – commenta il ministro Urso – nasce dalla necessità di avere una riforma organica per fermare la giungla degli incentivi. L’obiettivo è semplificare e omogenizzare. Le sfide globali di oggi – continua il Ministro – hanno bisogno di risposte mirate e coerenti con un sistema degli incentivi compiuto e coordinato che possa rappresentare un corpus organico di regole che sia di riferimento tanto per i decisori pubblici che per le imprese”.  Il ddl è collegato alla Legge di Bilancio 2023-2025 in coerenza con le indicazioni del DEF e con il PNRR e prevede tra gli obiettivi anche la semplificazione delle norme in materie di investimenti e interventi nel Mezzogiorno. La revisione degli incentivi costituisce infatti un passaggio necessario anche per la promozione della politica industriale italiana che richiede sul piano nazionale un maggiore efficientamento degli interventi per le imprese nonché di orientamento verso le sfide globali come la transizione green e digitale. Nell’ultimo anno di rilevazione (il 2021), il sistema agevolativo nazionale ha fatto registrare un numero complessivo di 1.982 interventi agevolativi, di cui n. 229 delle amministrazioni centrali e n. 1.753 delle amministrazioni regionali.  Il provvedimento, condiviso con le amministrazioni interessate e in sintonia con il ministro Fitto opera su tre fonti principali: 

  • riordino e razionalizzazione delle misure di incentivo, alla luce delle valutazioni d’impatto che si effettueranno;
  • coordinamento tra le amministrazioni centrali e regionali in modo da prevenire sovrapposizioni e sprechi;
  • semplificazione, chiarezza e conoscibilità attraverso il codice dell’incentivazione che contiene le regole generali che dovranno essere uniformemente osservate. 

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dovrà adottare i decreti delegati entro 24 mesi.

Fonte: MISE