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Fake news: Vaccino anti SARS Cov 2 obbligatorio per gli addetti alla sicurezza

Vaccino anti SARS Cov 2 obbligatorio per gli addetti alla sicurezza

Da qualche giorno girano in rete, e di conseguenza vengono ripresi da Istituti di Vigilanza, Guardie Particolari Giurate, Rappresentanti sindacali, etc. etc. i testi di Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che decretano “l’obbligo di vaccinazione anti Covid-19 per tutte le Forze Armate, nonché per tutti gli addetti alla sicurezza pubblica e privata, nonché addetti al portierato e antitaccheggio”…..oppure per “addetti ai servizi  nei supermercati” che addirittura prevedono che “chi rifiuterà la vaccinazione entro Febbraio 2021 sarà denunciato per epidemia dolosa e condannato a 2 anni di carcere….”.

Ovviamente si tratta di fake-news.

Per leggere il provvedimento più recente in materia di politica vaccinale, potete cliccare sul link che trovate di seguito:

http://migr.assiv.it/ministero-della-salute-piano-strategico-per-la-vaccinazione-anti-sars-cov2/

Inoltre, Vi informiamo che in data 7 Gennaio u.s. è stata trasmessa al Ministero della Salute (e ad altri destinatari) la lettera datoriale a firme congiunte in cui le Associazioni chiedono l’inserimento in via prioritaria nelle liste vaccinali della categoria delle figure professionali delle Guardie Particolari Giurate e degli operatori fiduciari della sicurezza.

Istat: nota sull’andamento dell’economia italiana

Istat: nota sull’andamento dell’economia italiana novembre e dicembre 2020

Nelle ultime settimane del 2020, il riacutizzarsi dei contagi ha reso necessarie nuove misure di contenimento che hanno frenato la ripresa economica internazionale. Il lockdown in molti casi è stato parziale, determinando effetti eterogenei tra paesi e settori produttivi.

In Italia, gli indicatori congiunturali hanno mostrato un’evoluzione in linea con quella dell’area euro. A novembre, la produzione industriale e le vendite al dettaglio hanno segnato una flessione.

Segnali positivi hanno caratterizzato l’andamento del mercato del lavoro, con una ripresa della tendenza all’aumento dell’occupazione a cui si è accompagnata una decisa riduzione della disoccupazione.

A fine anno, si è attenuata la fase deflativa dei prezzi al consumo, come effetto di una minore deflazione per i beni energetici e di una moderata ripresa della core inflation.
Le aspettative per i prossimi mesi mantengono un elevato grado di incertezza, ma a dicembre la fiducia di famiglie e imprese ha registrato un miglioramento.

Fonte: Istat

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto sul rinvio delle scadenze in ambito tributario

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto sul rinvio delle scadenze in ambito tributario

Decreto Legge 15 gennaio 2021, n.3: Misure urgenti in materia di accertamento, riscossione, nonché adempimenti e versamenti tributari

Il testo prevede l’ulteriore differimento, dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021, dei termini previsti per la notifica degli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, nonché degli altri atti tributari elencati dall’articolo 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.

Inoltre, si fissa al 31 gennaio 2021 il termine finale di scadenza dei versamenti, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non, sospesi dall’articolo 68, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, termine attualmente stabilito al 31 dicembre 2020. Per effetto di tale intervento – fermo restando quanto disposto in relazione alla salvezza delle attività compiute e degli effetti prodottisi nel periodo dal 1° gennaio 2021 alla data di entrata in vigore del decreto-legge appena approvato – la sospensione degli stessi versamenti opera senza soluzione di continuità dalla data iniziale della stessa (21 febbraio 2020 per i debitori con residenza/sede operativa/sede legale nei comuni della prima “zona rossa”, 8 marzo 2020 per tutti gli altri) fino alla data del 31 gennaio 2021. 

Si differisce, dal 31 dicembre 2020 al 31 gennaio 2021, la scadenza della sospensione degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall’agente della riscossione e dagli altri soggetti titolati, aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione, o di assegni di quiescenza.

Restano comunque acquisiti, per quanto attiene ai versamenti eventualmente eseguiti nello stesso periodo, gli interessi di mora, le sanzioni e le somme aggiuntive già corrisposti. Restano fermi gli accantonamenti effettuati e restano definitivamente acquisite e non sono rimborsate le somme accreditate nel suddetto periodo.

Restano prive di qualunque effetto le verifiche relative all’adempimento degli obblighi di versamento derivanti dalla notifica di cartelle di pagamento da parte dei beneficiari di pagamenti delle pubbliche amministrazioni (di cui all’articolo 48-bis, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 602/1973) eseguite sempre nel medesimo periodo, per le quali l’agente della riscossione non abbia già notificato l’ordine di versamento. Pertanto, i soggetti pubblici provvedono ad effettuare il pagamento a favore del beneficiario.

Infine, si prevede, in sede di prima applicazione, il rinvio del termine per i versamenti relativi all’imposta sui servizi digitali per il 2020 dal 16 febbraio al 16 marzo 2021 e il rinvio del termine per la presentazione della relativa dichiarazione dal 31 marzo 2021 al 30 aprile 2021.

Ministero della Salute: le regioni in area rossa e in area arancione

Ministero della Salute: le regioni in area rossa e in area arancione

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il 16 gennaio quattro nuove Ordinanze sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020), che si è riunita il 15 gennaio 2021.

Le Ordinanze, che saranno in vigore dal 17 gennaio 2021, collocano in area arancione le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta e in area rossa le Regioni Lombardia, Sicilia e la Provincia Autonoma di Bolzano.

Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province Autonome nelle aree gialla, arancione e rossa è la seguente, a partire dal 17 gennaio:

area gialla: Campania, Basilicata,  Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana;
area arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia,Umbria, Valle d’Aosta;
area rossa: Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia. 

Restano in zona arancione, come da Dpcm del 14 gennaio 2021, le Regioni Calabria, Emilia Romagna e Veneto.

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Per conoscere le restrizioni

Fonte: Ministero della Salute