ASSIV: il vento del cambiamento
di Maria Cristina Urbano – 26 Marzo 2024

Alla fine degli anni โ80 usciva โWind of changeโ, una canzone degli Scorpions che ebbe un successo planetario e che tuttโoggi viene passata frequentemente nelle radio italiane e di tutto il mondo. La canzone celebrava i cambiamenti politici in atto in quegli anni, con il muro di Berlino che stava per cadere, lโURSS in piena Perestrojka e il comunismo nellโEuropa dellโEst in fase di sgretolamento. Si percepiva oramai vicina la fine di unโepoca, con lโeccitazione e le ansie che sempre accompagnano i cambiamenti radicali. Mutatis mutandis, senza voler peccare di megalomania, ricordare quel momento storico dello scorcio finale del XX secolo mi aiuta ad introdurre alcune considerazioni circa la fase che sta vivendo il settore della vigilanza privata, fase che non รจ piรน congiunturale ma che ha tutte le caratteristiche per rappresentare uno iato, un prima e un dopo, per le nostre aziende.
Da tempo comeย ASSIVย abbiamo saputo tessere unย filo diretto con il Ministero del Lavoro, ed in particolare con il Sottosegretario sen. Claudio Durigon, con il quale abbiamo affrontato il tema dellโintegrazione delย CCNL di comparto, tema assai complesso per le sue implicazioni tanto sui lavoratori quanto sulle aziende, anche perchรฉ affrontato a distanza di pochi mesi dalla firma unitaria del nuovo CCNL, significativamente migliorativo rispetto a quello giร da tempo scaduto. Eppure, siamo stati capaci, con senso di responsabilitร e, perchรฉ no, di sacrificio, di raggiungere un ulterioreย accordo tra le partiย lo scorsoย 16 febbraio.
La posizione di ASSIV
Come presidente di ASSIV ho ribadito piรน volte le enormi difficoltร che le aziende si trovano ad affrontare nel sostenere un cosรฌ cospicuo e repentino aumento dei salari relativi agli operatori della sicurezza, cui si aggiunge quello per il personale decretato. Come piรน volte ricordato, quello per lโaccordo integrativo รจ stato un negoziato difficilissimo, soprattutto perchรฉ innescato e condizionato da fattori esogeni, che ASSIV ha affrontato con la consapevolezza del momento, con lโobiettivo di perseguire un risultato di compromesso, capace di salvaguardare lโunitร tra le parti sociali e al contempo mediare fra la necessitร di riallineamento dei costi legati al lavoro e la loro sostenibilitร nel lungo periodo. Perchรฉ, senza garantire la seconda, ogni concessione sul primo si traduce in una vittoria di Pirro, foriera di crisi strutturali del settore che nessun beneficio possono portare ai lavoratori.
Un addendum al nuovo CCNL, quindi, molto sofferto e molto oneroso. Un risultato di assoluto rilievo, che ora รจ compito di tutti difendere con atti concludenti e non vaghe promesse. Iniziando proprio dal Ministero del Lavoro, cui abbiamo chiesto la pubblicazione in tempi rapidissimi delle tabelle del costo medio orario del lavoro da adottare con Decreto Ministeriale, strumento indispensabile per consentire ai committenti, sia pubblici che privati, lโelaborazione di bandi di gara valorizzati secondo gli attuali costi del lavoro. A questo proposito spiace rilevare che, al contrario di quanto giร fatto dalle Associazioni Datoriali, le OOSS non hanno ancora sciolto la riserva sullโulteriore accordo, rallentando cosรฌ il procedimento amministrativo per lโemanazione del Decreto.
Ci troviamo infatti nel bel mezzo di una situazione nella quale la risposta del mercato รจ unโincognita, questo perchรฉ purtroppo, per molteplici responsabilitร โ molte delle quali, dobbiamo essere onesti in proposito, sono riconducibili alla politica che per anni ha fatto finta di non vedere le criticitร di un sistema normativo e regolamentare che andavano ingigantendo โ i committenti sono stati capaci di imporre costi davvero vergognosi per i servizi fiduciari, livellando in basso le retribuzioni del settore, con un effetto osmotico a danno della vigilanza armata, proprio nel momento in cui questa era il soggetto di un percorso di rilancio professionale, qualificazione e diversificazione dei compiti. Questa circostanza rappresenta un aggravante che รจ impossibile sottostimare negli effetti negativi che ha prodotto, proprio perchรฉ il personale armato veniva in quel momento incardinato nel sistema sicurezza Paese, con regole, professionalizzazione e livelli minimi di qualificazione ben precisi e incomprimibili, quindi costosi.
Lโauspicio di ASSIV nei confronti del Ministero del Lavoro
Per tali ragioni, lโauspicio รจ che il Ministero del Lavoro โ che certamente a ciรฒ non รจ obbligato, se non moralmente โ possa procedere alla diramazione di una Circolare o una Nota di accompagnamento, che ribadisca la necessitร , per le stazioni appaltanti, di indicare nel bando di gara il CCNL di riferimento e stabilisca in maniera ferma lโincomprimibilitร degli oneri derivanti dal costo del lavoro.
Il futuro del settore
ร sensato prevedere, in una prima fase applicativa, che il nostro settore registri una sensibile contrazione della domanda, proprio perchรฉ una lettura superficiale di tali misure evidenzierebbe esclusivamente il dato dellโaumento del costo del servizio. Tuttavia, siamo convinti che, chiariti alcuni aspetti strettamente connessi gli uni agli altri, dalle nuove condizioni puรฒ generarsi una offerta di qualitร piรน elevata rispetto il passato, proprio perchรฉ gli Istituti di Vigilanza Privata potranno finalmente costruire le proprie offerte di servizio non solo sulla riduzione del costo, come sono stati costretti sinora, per la falsa convinzione che prezzi bassi significhino risparmio. Sappiamo che le cose stanno diversamente, ossia che a costi bassi non possono che corrispondere servizi inadeguati, con un danno reale per le stazioni appaltanti che deriva dal fatto di doverne sostenere i costi senza poter al contempo garantire adeguati livelli di sicurezza alle proprie strutture. Nel medio termine ne trarrebbe giovamento tutto il sistema. Si tratta, in buona sostanza, di garantire finalmente piena applicazione alla ratio che sottende la grande riforma normativa del comparto avvenuta oltre dieci anni orsono: le imprese potranno finalmente fare ciรฒ per cui si sono preparate in questi lunghi anni, ossia innalzare la qualitร dei servizi offerti con una definizione chiara e misurabile dei livelli di processo e una accentuata qualificazione delle maestranze. Saranno le competenze che definiranno il valore del lavoro. Da questo punto di vista, alle parti sociali congiuntamente spetta un compito ineludibile: garantire il costante monitoraggio delle gare di appalto, per aiutare ad individuare benchmark e criteri minimi capaci di โsuggerireโ alle stazioni appaltanti i migliori parametri sui quali costruire i capitolati, per ottimizzare il rapporto costo-rendimento.
Inevitabile corollario a tutto quanto sopra: lโintroduzione di una norma ad hoc che garantisca un meccanismo di riallineamento economico dei contratti in esecuzione, per tener conto del sostanziale aumento delle retribuzioni conseguenza del nuovo quadro contrattuale o, in caso di mancato adeguamento dei corrispettivi, quantomeno la facoltร per lโappaltatore di sciogliere il vincolo contrattuale. In mancanza, la maggior parte dei contratti in essere si trasformerebbe in un abbraccio mortale per le aziende.
Tutto ciรฒ, come sopra ricordato, va comunque ad innestarsi su un percorso virtuoso giร intrapreso dalle imprese del comparto vigilanza, iniziato con la riforma del settore e portato avanti con convinzione, che ha avuto anche il benefico effetto di permettere lโulteriore consolidamento delle imprese virtuose. Percorso che ha recentemente trovato nellโapprovazione delle norme di riferimento UNI 11925 e 11926 un ulteriore fondamentale passo avanti, che davvero faciliterร lโulteriore professionalizzazione del nostro personale, definendo i requisiti relativi allโattivitร degli operatori dei servizi ausiliari alla sicurezza, ossia gli addetti di imprese incaricate della gestione del patrimonio di unโorganizzazione, al fine di assicurarne i requisiti di fruibilitร , disponibilitร , funzionalitร , nonchรฉ identificando i servizi ausiliari alla sicurezza non regolamentati da norme cogenti e idonei ad assicurare le condizioni di fruibilitร di beni materiali e immateriali di unโorganizzazione, da parte dei suoi utenti, nonchรฉ lavoratori e altre persone coinvolte.
Se si considera, infine, lโattitudine di molte imprese del settore ad adottare ed implementare i processi tecnologici, che vanno sostanziandosi in una spinta digitalizzazione ed in una efficace integrazione tra elemento fisico e infrastruttura immateriale, il quadro che viene delineandosi รจ di un profondo mutamento della vigilanza privata, che apre piรน porte di quante non ne chiuda.
Se solo lโunitร della rappresentanza fosse finalmente percepito come un valore in sรฉ e come lo strumento per garantire la tutela dei legittimi interessi del comparto, davvero potremmo navigare avendo in poppa il vento del cambiamento.
#Assiv#Associazioni#Normative#Scenari#Vigilanza
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